di Raffaele Mosca
Diretto in Abruzzo per Pasqua, faccio un pit stop da Clemente a Sulmona, bib gourmand Michelin a un tiro di schioppo dall’autostrada, e ordino il rosso d’entrata di quest’ azienda assai più nota per i suoi bianchi – Vigna di Capestrano e Vigneto di Popoli – e per il Cerasuolo d’Abruzzo (premiato anche in 50 Top Rosè 2022).
Trattasi di Montepulciano da uve biodinamiche, vinificato e affinato solo in acciaio. Praticamente il rosso perfetto per i “bianchisti”: una spremuta di frutti di rovo croccanti con un pizzico d’arancia sanguinella; algido e disimpegnato, ma con una bella sfumatura animale/ematica che dà un po’ di complessità e scongiura la noia. Un compagno formidabile del cibo sostanzioso e senza fronzoli: sgrassante su chitarrina con guanciale, ricotta e zafferano, cannelloni e arrosto misto abruzzese.
Considerando anche il prezzo – sui 18-20 euro a scaffale oppure online – mi pare un partito perfetto per colazioni e pranzi pasquali, grigliate e pic-nic vari.