Residenza Rurale di Charme con sei stanze
Località Mainolfo
Tel.0974.963779, 392.6870659
www.sulleondedellacollina.com
Aperto la sera, in inverno solo nei week end
Il Cilento non è il luogo delle possibilità economiche, e neanche la terra promessa, ma sicuramente è il grande spazio fisico delle possibilità dello spirito. La sua astrazione antropologica, il palpabile rallentamento e la dilatazione dei tempi che restituiscono le ore all’individuo, il contrasto con il resto della regione iperantropizzata, la forza selvaggia della natura protagonista nonostante generazioni di sindaci rilascia-licenze, ora in parte bloccati dall’esistenza del Parco. Facile camminare per chilometri e chilometri restando nel bosco o viaggiare da soli nel mare di Ulisse.Tutti questi fattori, insomma, attraggono persone da fuori e trasformano quelle che, nate e vissute qui, riescono a guardare oltre la punta del proprio naso. L’impegno c’è, molto forte, spesso si tratta di lottare contro una burocrazia locale ignorante e incompetente più che corrotta, contadini strappati alla terra e sistemati in uffici pubblici dal boss politico locale, le abitudini consolidate nei secoli, ma la differenza con quanto succede altrove è che qui si ha poi la sensazione concreta di partecipare a qualcosa che resta con noi e dopo di noi.
Molti protagonisti della filiera agroalimentare di eccellenza sono impegnati a vivere la seconda vita.
Come questa coppia nella foto, Maryda Geraci e Danilo Porro.
Visioni dall’interno e dall’esterno
Maryda e Danilo sono napoletani, da qualche anno si sono buttati anima e corpo della costruzione di questa casa, in società con l’amico Antonio Engle, sul poggio di una collina da cui si domina il mare a cavallo di Punta Licosa nel comune di Montecorice. Maryda è un’artista, Danilo un appassionato pescatore subacqueo, insieme, senza soldi pubblici, hanno investito qui: un piano terra con la sala ristorante, un salottino, al secondo sei stanze personalizzate dove trascorrere la vacanza e il week end a dieci minuti di auto da alcune delle più belle spiagge della Campania, Ogliastro, Agnone, Acciaroli. La costruzione è in materiali locali, pietra e legno, ben integrata con la proprietà dove si coltiva l’orto che finisce poi nel piatto.
Lo stile della cucina non è folk, bensì moderno, gourmet ma senza voli pindarici e troppe pretese, se non quella di sfruttare la materia prima del mare e della campagna e divertirsi con presentazioni light e aggiornate. Gli antipasti (7-8 euro) prevedono polpette di gamberi, polpette di alici Papilarl e alici baciate con aioli e ketchup dello chef, polpette di polpo con insalatina, tartare di ricciola su dischetto di pasta al sesamo, parmigiana di melanzane e caponata al sugo di pomodorino. Noi abbiamo provato come entré un bel gambero crudo con le sue uova su gelatina di limone
I primi (10 euro) ci parlano di semplice chitarra con le vongole, gnocchetti in crema di cozze, gnocchi con crema di ceci e gamberetti, gnocchetti Zì Fedi con ricciola, pomodorini e mandorle, tortelli di ricotta con pesto di basilico.
I secondi valgono da soli il viaggio: dentice arrostito con crepé croccante alle verdure (provata), ricciola all’acquapazza, ricciola al cartoccio, salciccia di maiale cilentano. E qui siamo sui 13-14.
Infine il dessert prevede il semifreddo al caffè, la mousse di yougurt di bufala e il duetto di cioccolato bianco con cacao. Sui 6 euro.
Il dentice e la tartare di gambero crudo
Piccola ma gradevole, educata e centrata carta dei vini dove dominano i locali (e che locali: Maffini, San Giovanni, Case Bianche), qualche campano.
Mangerete pagando 30/35 euro a testa e dormirete per 40/45 euro a persona.
Come arrivare
Siccome in Campania è più facile costruire un villaggio abusivo che ottenere le autorizzazioni per i cartelli, vi dovete affidare all’istinto. Uscita Battipaglia dalla Salerno-Reggio, poi direzione Agropoli. Uscite ad Agropoli Sud, direzione Castellabate. Superate Santa Maria e San Marco, superate Ogliastro Marina e Punta Licosa, appena iniziano di nuovo le curve vi fermate e chiamate. Il Paradiso di Maryda e Danilo e sulla sinistra, tre, quattrocento metri di salita.
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