Monnalisa Bistrot a Montesano sulla Marcellana
Via Nazionale 58
Telefono: 0975-030429
www.monnalisabistrot.it
di Carmen Autuori
L’idea è quella di ricreare lo spirito d’accoglienza di una locanda, dalla colazione alla cena, forse suggerita anche dal luogo in cui è nato il Monnalisa Bistrot. Ci troviamo nel cuore del Vallo di Diano, a Montesano sulla Marcellana, sulla Statale 19, l’antica Strada Regia delle Calabrie unico collegamento con il Meridione d’Italia fino agli anni Sessanta.
La moderna struttura di proprietà di Antonio Ernesto Detta, architetto, e di Rosalba De Martino, vuole essere un progetto trasversale ed anche innovativo per il territorio. Monnalisa è un bistrot “slow”, una vetrina delle eccellenze del territorio che provengono dall’azienda agricola De Martino, dalle farine agli ortaggi, alla frutta, di proprietà della famiglia di Rosalba. Per il resto, carne e formaggi, ci si muove all’interno di un chilometro quadrato.
La cucina è affidata allo chef Pietro Annunziata, classe 1989, originario di Sarno con alle spalle una buona esperienza presso importanti attività ristorative, affiancato in sala da Biagio Napolitano che, invece, è di Casalbuono.
“Sono arrivato al Monnalisa a pochi mesi dall’apertura – spiega chef Annunziata – attratto dall’idea di questa nuova formula, per il territorio, di offerta ristorativa che inizia con la colazione e finisce con la cena, che fa propri i principi del “vivere lento”, e quindi sano, etico e giusto, anche a tavola. Il mio menù è strutturato su piatti che oltre a rispettare rigorosamente la stagionalità, sono una sorta di vetrina della ricchissima biodiversità del Vallo di Diano che, per certi versi, è ancora poco conosciuta. E mi riferisco, ad esempio, all’aglio orsino prodotto di punta sia nel mondo pizza che in quello della ristorazione di cui le montagne del circondario sono ricchissime ma che ancora non viene commercializzato”.
Cosa si mangia al Monnalisa Bistrot? Iniziamo dalla colazione.
Si comincia con le classiche proposte da forno: croissant, brioche, fagottini arricchiti da marmellata home made, soprattutto di fichi. “C’è un albero di fichi a ridosso della struttura i cui frutti mi fanno l’occhiolino dai vetri della cucina – ci riferisce Pietro – tardivi ma saporitissimi, un po’ come tutti i frutti di questa terra”. Il classico croissant integrale è stato sostituito da una sbriciolata di grani antichi, all’olio d’olivo e fibre di agrumi adatta a chi è intollerante al lattosio e alle uova, queste ultime sostituite, grazie ad una tecnica particolare, dalle fibre. Per chi preferisce il salato è in carta il panino valdianese: pezzentella (salume realizzato con le parti meno nobili della carne suina), caciocavallo, polvere di olive e pane home made.
Il pezzo forte è una ricchissima selezione di appetizer che, oltre ad accompagnare l’aperitivo, può essere anche una valida alternativa al canonico antipasto oppure una pausa pranzo alternativa . Si chiama “Con le mani…” e prevede originali crocchette di verdure (gustosissima quella di verza, patate e guanciale), candele ripiene di ragù alla valdianese, stick di polenta ai funghi porcini, le inimitabili patate del Vallo fritte con la buccia, a parte una buona selezione di formaggi e salumi autoctoni. Da bere, soprattutto in questa stagione, consigliamo lo Spritz Autunnale: prosecco, acqua di zucca, liquore alle castagne.
E poi c’è lui, il pizziddo, vero protagonista di questa carrellata di leccornìe. Si tratta di una ricetta antichissima, pasta di pane fritta e condita con un cucchiaio di pomodoro, formaggio pecorino o, più semplicemente con una crema di lardo aromatizzato da aglio e basilico, il “cunzarieddo”. La merenda, ma spesso anche la cena, dei tempi in cui accendere il forno a legna era un lusso.
Quello di Pietro Annunziata prevede nell’impasto, lievito madre, latte ed un po’ di zucchero, oltre che la doppia cottura: a vapore e fritto. Tre le varianti: con scarola, capperi e olive; pancetta, mozzarella stracciata e tartufo nero; broccoli e acciughe.
Da provare, tra gli antipasti, il roll partenopeo, scarola, battuto di baccalà, papacelle e salsa di olive nere a sostituire quella di soia: una ventata di Oriente (cum grano salis) nel Vallo di Diano.
Tra i primi segnaliamo i bottoni ripieni ai formaggi, conditi con succo di manzo, ottenuto dalla riduzione del brodo di ossa (qui non si spreca nulla) e tartufo nero.
Buone anche le proposte per gli amanti del baccalà: spaghettone con spuma di baccalà, aglio orsino e crumble di pane al crusco. Straordinaria la tempura di mussillo accompagnata da broccolone e maionese al limone realizzata al momento.
Per dessert i churros con gelato al cioccolato, l’omaggio al Venezuela meta della grande emigrazione della comunità montesanese negli anni Cinquanta. il Tiramisud, è invece la personale rivisitazione di chef Annunziata del dolce italiano più famoso. La crema di ricotta vaccina aromatizzata con buccia di limone sostituisce il mascarpone, a fare da base al posto dei savoiardi il babà.
Da qualche settimana la domenica Monnalisa Bistrot si trasforma nella sala da pranzo di nonna Rosanna, al secolo Rosanna Vassallo, cuoca sopraffina e mamma di Rosalba De Martino.
E’ lei a dettare le regole del gioco: ferricieddi, cavatelli, ragù rigorosamente con la pezzente, ma anche zuppe di verdure e la straordinaria pizza di crema vi accompagneranno in un viaggio nei sapori più autentici di questa terra enigmatica e preziosa. Un po’come il sorriso di Monna Lisa.
Monnalisa Bistrot
Via Nazionale 58
Montesano Sulla Marcellana (Sa)
Telefono: 0975-030429
www.monnalisabistrot.it
Dai un'occhiata anche a:
- Sunrise Ristorante Caserta, quando il mare bagna la Reggia
- CrudoRe’ a Napoli: mare e cantina a via Poerio
- Magma Bistrot a Torre del Greco: sapori vista mare
- Trattoria Scirocco a Bacoli, la cucina di mare di Luca Costagliola
- Trattoria Da 41 a Cervinara (AV) di Antonio Lacerra
- Le migliori trattorie della Campania: 200 indirizzi da non perdere!
- Maicol Izzo a Piazzetta Milù, la maturità di una cucina contemporanea
- Line – San Cristoforo a Ercolano