Via Roma, 2, 84010 Conca dei Marini SA
Dico, ma durante questa estate perchè non venite qui per qualche ora? Non c’è bisogno di essere miliardari per provare la bella cucina di Christoph Bob al Monastero di Santa Rosa, uno dei buchi più grandi che la Michelin tiene al Sud. Certo, se fosse un pizzaiolo, o il patron di locali ignorati perché noiosi e omologati, Christoph farebbe qualche post sul complotto, sulle stelle vendute, sulla competenza di chi giudica i ristoranti, se sia giusto valutarli con una sola visita, e, visto che siamo in Campania, giù a parlare di cupola e altri pensieri profondi di questo tipo.
Ma lui è anzitutto un grande professionista, poi è tedesco e pedala, pedala, pedala. Perchè si deve sempre pedalare, fin dal ’90 con la stessa determinazione del primo minuto.
A me la cucina di Christoph è sempre piaciuta molto perché lontana dagli eccessi. La tecnica l’ha appresa nelle grandi scuole, citiamo Ducasse e Beck, in Penisola ha acquisito la conoscenza della grande materia di orto e di mare e la affrontata con la sensibilità nordica verso il bello e il buono, soprattutto lui che è un tedesco del Nord.
Lo seguiamo da sempre, per questo non vi raccontiamo la storia di questo Monastero Santa Rosa restaurato grazie alla visione di Bianca Charma, la miliardaria americana che tutto poteva immaginare nella sua vita tranne affrontare la burocrazia italiana, capace di bloccare un investimento da venti milioni per venti centimetri di un muretto non in regola, salvo poi verifica del contrario. Ma è andata bene, il panzer è fuori dal meccanismo competitivo dei cuochi in Penisola e se la gioca con professionalità.
Venire qui non è una esperienza da ricchi, ma da persone colte. In fondo si paga sugli 80 euro il menu degustazione, più o meno quanto si sborsa in questo periodo in un locale turistico o in uno omologato. Qui, tra spesa e orto, c’è la verità del gusto. Del sapore che non si trova altrove, oltre che una cucina con alcuni dei grandi classici.
CONCLUSIONI
Struttura e panorama mozzafiato, bella carta dei vini, molto ampia e abbastanza profonda. Servizio perfetto e appassionato. Un cuoco nel pieno della sua maturità espressiva con un menu ricco di idee, non cerebrale, piacevole, capace sempre di centrare il sapore, giocato sul mare e sull’orto ma anche con buone carni.
E poi, come bonus, niente traffico e parcheggio. Quello che paghereste ad Amalfi o a Ravello per la sosta qui lo usate per mangiare:-)
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