CASA SETARO
La crisi morde le chiappe a tutti, ed ecco allora un suggerimento quasi al termine di queste vacanze senza colonna sonora sulle spiagge. Parlo della Falanghina Minos 2007 di Casa Setaro a Trecase: uno di quei piccoli campioncini di cui solo la Campania è capace visto che parliamo di una bottiglia franco cantina intorno ai quattro euro alla quale la commissione di Vini Buoni d’Italia del Touring Club ha assegnato 80/100 di punteggio, cioé tre stelle piene, non lontano dalla vetta toccata dalla migliore etichetta arrivata a 88/100. Ma cosa ha colpito di più i degustatori? Sicuramente la presenza di ottimo equilibrio tra la frutta, rotonda e matura nonché leggermente arruffianata dalla stagione calda, e il marker della mineralità coniugato alla freschezza grazie ai quali il bianco di Massimo e Maria, a breve genitori oltre che viticoltori in servizio permanente dal 2004, è predisposto all’abbinamento con una grande quanità di piatti. Insomma, per dirla in parole povere, è un vino utile, figlio della cultura latina del pieno rapporto fra il bicchiere e il piatto. E, non ultimo, contribuisce a calmierare il conto grazie al suo prezzo davvero abbordabile a tutte le tasche. Ma per la sua qualità intrinseca, può anche essere un bianco delle grandi occasioni. Pochi territori come quello campano offrono questa possibilità. Minos è la punta dell’iceberg di una piccola e compatta proposta costituita dai tre Lacryma Christi base, ossia bianco, rosato e rosso, e dal Lacryma Christi Don Vincenzo, il papà a cui Massimo ha voluto dedicare la selezione più importante di uve. Chiude l’Aglianico Campania igt. Tutte le bottiglie, ad eccezione del top wine, partono con meno di 5 euro franco cantina. Casa Setaro è uno dei tanti segnali di una viticoltura antica con tanta voglia di rialzare la testa: la piccola proprietà, parliamo di tre ettari, fu acquistata dal nonno, mercante di frutta, uva e damigiane di sfuso. Adesso, con la terza generazione aggrappata alla lava del vulcano, le prime etichette. La modernità coniuga la tipicità con la politica dei piedi per terra sui prezzi, segno, questo, di quella tradizione commerciale di cui c’è tanto bisogno nel mondo del vino meridionale, soprattutto nelle zone interne. La Falanghina Minos va bene con la cucina di mare estiva, le paste fredde, le carni bianche, le fritture: un esempio di vino completo, senza fronzoli.