Al Giardiniello a Minori
Corso Vittorio Emanuele 17
Tel.089.877.050
Sempre aperto
ristorantegiardiniello.com/
Sono trascorsi 60 anni dsa quando Francesco Di Bianco e la moglie Nunziatina Celio aprirono questo locale oggi gestito dai figlio Antonio e Giovanni. Impossibile fare l’elenco di tutti quelli che sono passati da qui, facciamo prima a dire che sono pochi quelli che lo conoscono.
In questo locale di buon mestiere e calda accoglienza si respira ancora l’atmosfera scanzonata degli anni d’oro della Costiera Amalfitana, mangerete la gioia di vive nei grandi classici della cucina degli anni del baby boom supportata da buona materia prima. O, volendo, una semplice pizza che si richiama più alla tradizione della vicina Tramonti che a quella napoletana.
Una cucina per turisti ma molto aprezzata anche dagli abitanti della Costiera che vengono volentieri qui la sera, a due curve da Amalfi e a una da Maiori, per godere il fresco del pergolato.
Ed ecco allora la batteria di antipasti divertente e saporita, dalle alici ben fritte al classico polpo con qualche guizzo come il baccalà abbinati ai fagioli bianchi di Controne.
Il cuoco, Giovanni Cozzolino, ha un passato di tutto rispetto nei locali della Costa d’Amalfi, conosce la materia prima e la propone in maniera moderna e ben eseguita, come nel caso del polpo e del dentice.
Assolutamente da provare, tra i primi, i grandi classici. A cominciare dai Dunderi, gli antenati della pasta moderna, un misto di farina e ricotta, che vanta circa mille anni e che furono riscoperti dal gastronomo amalfitano Ezio Falcone scomparso nel 2001 e che li rilanciònegli anni ’90.
Nel menu del Giardiniello troviamo la riproposta la ricetta scritta a mano da Nunziatina.
Da routinier i primi coni frutti di mare, a cominciare dagli scialatielli, inventati proprio in Costoera Amalfitana da Enrico Cosentino e, ovviamente, gli spaghetti.
Ovviamente non mancano i crudi di mare e altri classici, come i paccari con lo scorfano e il pescato del giorno nella cotture classiche.
Olio, limoni, liquore di arancia e anice della vicina pasticceria Gambardella, i grandi vini della Costa d’Amalfi. Insomma, una sosta easy, imperdibile, che difficilmente vi può costare più di 50 euro.
Dai un'occhiata anche a:
- Ristorante Dattilo a Strongoli: la migliore Caterina Ceraudo di sempre
- Ristorante Merak a Taranto, il ristorante che mancava in città
- Temira Restaurant by Endoni Di Lieto: il ristorante che non ti aspetti a Pimonte
- Capri Palace Jumeirah, l’hotel diventa il miglior hub gastronomico italiano con Zuma, l’Olivo, il Riccio e a-Ma-Re
- Osteria La Remesa a Cavallino, nel Salento vicina a Lecce
- Da Marino al St. Remy a Cagliari e la cucina di mare di Silvana Sardu
- I love Tartare Fish Bar, Pescato d’Amare
- Trani, Osteria Corteinfiore di Michele Matera