Feudo Cavaliere
Uva: Nerello Mascalese
Fascia di prezzo: 15,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 32/35
Ho dovuto aspettare un po’ con Margherita Platanìa, ma alla fine ci sono riuscito: l’ultima tessera del mosaico (leggi il conclusivo report sui vini premiati a Radici del Sud di quest’anno) finalmente è stata incastrata. E così con il Millemetri Etna Rosato Doc 2011 dell’Azienda Feudo Cavaliere di Santa Maria di Licodia (Ct), primo classificato per la giuria internazionale, ho portato a termine il mio lavoro di recensire tutti i vini vincitori a Radici.
I vigneti, allevati col classico sistema ad alberello che traduce con più fedeltà i tratti salienti delle matrici vulcaniche dei suoli, sono terrazzati e contenuti da muretti a secco, come succede nella viticoltura estrema di altri territori d’Italia.
Sono posizionati sul versante sud-occidentale dell’Etna a circa 1.000 metri (ecco spiegato il titolo della bottiglia in esame). Qui la bella e caparbia Margherita coltiva soltanto i due classici vitigni etnei a piede franco: il nerello mascalese ed il carricante, ricavandone due rossi, un bianco ed un rosato tutti di ottima stoffa e pluripremiati dalle guide specializzate.
La vendemmia è stata effettuata verso la metà di ottobre. Il contatto del mosto con le bucce dura alcune ore per estrarre un colore affidabilmente cerasuolo, con luccichii luminosi ai bordi. Dopo la fermentazione, il vino ha trascorso circa un anno in vasche di acciaio e poi è stato imbottigliato.
Il corredo olfattivo si dipana in mille sensazioni. In primis l’impronta fruttata di melograno, di fragoline di bosco e di ribes si carica anche di eleganti nuances di granitica mineralità e di tocchi sulfurei che vivacizzano il bouquet.
Un garbato vezzo floreale di montagna impreziosisce l’odorato, insieme a sentori di erbe aromatiche. Intrigante la suggestione dolcemente speziata che si respira.
In bocca il vino ha una verve rinfrescante e godibile, che appaga la beva. Il palato è blandito da guizzi sapidi, morbidi, succosi, infiltranti e mediati da un input iodato e da un frutto croccante. Chiude elegantemente su toni abbastanza pervasivi ed appaganti. Ottimo vino che nell’insieme mi fa venire in mente un rosato salentino a base di negroamaro. Accostamento culinario con la classica cucina di mare siciliana ed affettati vari. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Santa Maria di Licodia (Ct) – Contrada Cavaliere Bosco
Cellulare 348 7348377 – feudocavaliere@tiscali.it – www.feudocavaliere.it
Enologo: Maria Carella
Ettari vitati di proprietà: 20
Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: nerello mascalese e carricante
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