La mafia è roba che si mangia? Sì!
E mangiando ce ne stiamo liberando.
Lunedì 12 ottobre al Future Food District dell’esposizione milanese
Tiziana Di Masi porta il suo spettacolo di teatro civile-gastronomico,
sui prodotti di Libera Terra, in una data speciale aperta al mondo.
Teatro che nutre speranza per tenere alta la guardia contro la penetrazione mafiosa
nell’agricoltura e nelle eccellenze del made in Italy
“Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida”, lo spettacolo sui prodotti di Libera Terra, dai terreni confiscati alle mafie, si avvicina al traguardo delle 200 repliche. Tra le tappe di avvicinamento, spicca quella prevista per lunedì 12 ottobre a Expo 2015.
Tiziana Di Masi, interprete dello spettacolo, porterà in scena la rappresentazione, premio Carlo Alberto Dalla Chiesa e premio Cultura contro le mafie 2014, all’interno dell’esposizione internazionale dedicata al cibo e alle buone pratiche nell’agricoltura e nell’alimentazione, contesto quanto mai appropriato per i contenuti di “Mafie in pentola”. Inizio previsto per le 19.30. Lo spazio scelto è l’area tematica Future Food District; in caso di maltempo la rappresentazione si terrà all’interno del Coop Forum. Organizzazione a cura di Coop Lombardia.
“Lo spettacolo va in scena a Expo – spiega Tiziana Di Masi – per raccontare al mondo un’esperienza straordinaria di impegno sociale a partire dal cibo e dalla produzione biologica in agricoltura: quella di Libera Terra. Il riscatto dall’economia mafiosa può iniziare dal cibo, per tutti noi. E’ infatti possibile fare antimafia mangiando, scegliendo prodotti che rappresentano un modello di sviluppo: non merce ma bene comune. A chi un tempo si chiedeva, provocatoriamente, se la mafia fosse roba che si mangia, io rispondo che proprio mangiando ce ne possiamo liberare. Il consumo consapevole è uno strumento di lotta per costruire un mondo più giusto“.
Lo spettacolo, giunto ormai al quinto anno di repliche, ha inaugurato un genere, il teatro civile-gastronomico, e continua a raccogliere consensi e a muovere le coscienze degli spettatori, restituendo il senso di un’antimafia concreta e praticabile nella quotidianità. Tiziana Di Masi racconta infatti la nuova resistenza, che viene portata avanti in quei terreni con il lavoro dell’uomo, attraverso l’investimento nell’agricoltura biologica che è stata la reazione alle montagne di veleni scaricate dalle mafie negli anni. Questa è la sfida lanciata dalle cooperative di Libera Terra in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e infine nel centro/nord Italia, sempre più nelle mani dei clan.
Scritto dal giornalista Andrea Guolo, Mafie in pentola – Libera Terra, il sapore di una sfida è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera Terra dove, sui terreni un tempo in mano alle mafie, è nata una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. È uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità.
Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; ecco i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; ecco in Sicilia l’affermazione di un’agricoltura che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori.
È uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare. Con un’interpretazione capace di sfumare dal drammatico al brillante e attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato sul palco ad assaggiare i prodotti, non “chiude” lo stomaco dello spettatore, bensì stimola la sua “fame” di legalità e di cose buone.
Il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale.
TIZIANA DI MASI
Note biografiche
Attrice di teatro civile (Premio cultura contro le mafie 2014, Premio Carlo Alberto Dalla Chiesa 2014, Premio Ponti di Memoria 2015), interprete di spessore di un autentico impegno sociale sul panorama artistico nazionale, ha lavorato e si è formata con Moni Ovadia, Carlo Lucarelli, Daniele Biacchessi, Oliviero Beha, Marco Baliani, Gigi Dall’Aglio etc.
Ha affrontato nei suoi spettacoli i grandi temi della nostra società (legalità, antimafia, memoria storica) con modalità drammaturgiche nuove, coinvolgendo il pubblico e dando vita a spettacoli che scuotono le coscienze.
Ha inoltre trasformato il cibo e la qualità del cibo italiano e della ristorazione in un mezzo di espressione teatrale. Dal 2008 indirizza il proprio teatro civile alla promozione attiva di una cultura della legalità (in collaborazione con Daniele Biacchessi nasce “A 100 passi contro le mafie”) e nel 2010, in collaborazione con Libera (Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie), crea un nuovo genere, il teatro civile-gastronomico, con lo spettacolo “Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida”, che ha all’attivo quasi 200 date in tutta Italia e ha toccato luoghi simbolo della lotta contro le mafie.
E’ inoltre nel direttivo di Arci Ponti di memoria, il primo network in Italia che riunisce giornalisti, scrittori, artisti impegnati sul tema della memoria e dell’impegno sociale.
Da ottobre 2013 porta in scena, dopo un attento lavoro di indagine, il primo spettacolo di teatro civile in Italia sul tema della contraffazione e del mercato del falso, “Tutto quello che sto per dirvi è falso” che ha già all’attivo 80 date ad oggi su tutto il panorama nazionale. Il 26 maggio 2015 lo spettacolo è stato rappresentato alla Camera dei Deputati.
www.tizianadimasi.it
www.tuttofalso.org
www.pontidimemoria.it
Premi e riconoscimenti (per la promozione della legalità)
2015 – 23 aprile 2015 Premio Ponti di Memoria “per l’impegno civile sulle nuove resistenze”
2014- 31 ottobre 2014 Premio Carlo Alberto Dalla Chiesa-Legalità e cambiamento a Tiziana Di Masi e Andrea Guolo nella sezione Arti e Cultura
2014 – 28 settembre 2014 premio Cultura contro le mafie a Tiziana Di Masi, promosso da Associazione DaSud, Associazione Arci Ponti di Memoria e MEI-Fiera delle etichette indipendenti
2013 – Mafie in pentola e Tiziana Di Masi hanno ricevuto il premio Capitani dell’anno 2013 unitamente a Coop Lombardia che lo ha usato come strumento di formazione alla legalità e raccolta di fondi per la costituzione della Cooperativa di Libera terra dedicata a Rita Atria.
ANDREA GUOLO
Giornalista specializzato in economia della moda, del food/wine e del design,
2011 – Andrea Guolo Premio Vergani, Cronista dell’anno 2011 per la sua inchiesta sulle scarpe al cromo esavalente (sostanzialmente le inchieste che compongono il testo dello spettacolo Tutto quello che sto per dirvi è falso).
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