di Monica Bianciardi
Se di eccellenza si tratta non si può mancare l’appuntamento con Terre di Toscana a Lido di Camaiore nei cui i saloni dell’UNA Hotel Versilia, si è conclusa la rassegna 2018. Un evento ideato e organizzato, dall’ Acquabuona.it che sviluppa attraverso la rassegna il tema sempre più attuale di enogastronomia.
Il format vincente segnato da un alta affluenza alla manifestazione è stato per questa edizione arricchito da “Golosizia” evento nell’evento dedicato ai grandi chef della ristorazione toscana, che hanno ulteriormente allietato i palati con cooking shows. Un viaggio attraverso la Toscana delle delizie che ha coinvolto le aree vitivinicole più vocate con una selezione di 130 produttori con 600 vini in degustazione provenienti da ogni angolo della Toscana.
L’attenzione si è focalizzata soprattutto sui grandi rossi che hanno portato la Toscana alla ribalta nel panorama vitivinicolo mondiale.
La fresca annata 2016 si riflette nei rossi di grande bevibilità e prontezza di palato con Rosso di Montalcino Lisini 2016 – Rosso di Montalcino Canalicchio di Sopra 2016 – Sesti Rosso di Montalcino 2016. Rosso di Montalcino Pietroso 2016.
Non poteva mancare qualche assaggio di Brunello 2013. Livelli molto alti per Salvioni che conferma un mix di eleganza e potenza; un must have il Marroneto Madonna delle Grazie, raffinatezza nei profumi e spessore unito ad un ottima bevibilità; Brunello Canalicchio di Franco Pacenti olfatto nitido, ampio ben scandito nei profumi, tamarindo, menta, erbe aromatiche, viole , coerente ed austero in bocca prevale la finezza di gusto con tannini svolti e vellutiati ; Brunello di Poggio di Sotto 2013 frutto croccante enegia e tannini soffici malgrado la gioventù.
Presenti anche alcune riserve Brunello 2012 e 2011 che in un crescendo di piacevolezza e rigore hanno fatto volare a livelli molto alti. Brunello Le Potazzine Riserva 2011 classe da vendere la cui profondità e ampiezza lo pongono sull’Olimpo degli assaggi. Armonico e raffinato, una bottiglia che non può mancare da conservare gelosamente in cantina sotto chiave. Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino Riserva 2012 in cui austerità e carattere raffinato si fondono per dar vita ad un vino cesellato, saporito con texure tannica finisissima.
Alcuni sorprendenti assaggi anche nel Chianti Classico che riesce a conquistare olfatto e palato con vini precisi ed appaganti; Solatione “Solo Lui 2012 ” Sangiovese 100% vino bipolare dal profumo tipicamente floreale di violetta, arancia rossa geranio e ferro e dal gusto pieno appagante solare. Pian del Ciampolo Montevertine 2016 frutto e fiori in primo piano seguito da un insieme di bacche aromatiche che coniuga freschezza e grande bevibilita. Istine Chianti Classico 2012 rigore dato da un olfatto calibrato da agrumi fiori e note pietrose, al palato conserva leggiadria e scorrevolezza unita a struttura.
Nobile di Montepulciano 2013 Riserva – Contucci 80% Prugnolo gentile, 10% Canaiolo nero, 10% Colorino Profumi gentili e ben definiti lampone e fiori viola erbe mediterranee con una zaffata piccante di pepe rosa. Sorso ben bilanciato da freschezza e morbidezza smussato da tannini docili.
Per il Pinot Nero non poteva mancare Il Rio -Ventisei 2015 . Olfatto delicato di fragoline e fiori uniti a sottobosco umido. Palato deciso con ingresso morbido e tannini aggraziati, corpo in cui la struttura è ingentilita da un agile snellezza di corpo.
Il Lunedì non sono mancate le emozionanti bottiglie di vecchie annate.
Sesti 2000 Brunello di Montalcino formato Magnum; appena maggiorenne il Brunello Sesti mantiene lo scatto di un Millennials adolescenziale. Fiori frutto, bergamotto, spezie invitanti, palato energico ben movimentato nel gusto da una freschezza vivace e tannini di seta.
Brunello Canalicchio di Sopra 1997 Il tempo ha appena sfiorato un bagaglio olfattivo misurato, composto da fiori appassiti, tocchi balsamici di incenso, foglie macerate. Sorso coerente e disteso.
Castell’Invilla 2000 Le vecchie annate di questo vino non finiscono mai di sorprendere per slancio e finezza. Corredo olfattivo integro ben espresso da effluvi balsamici viole arancia e ribes, la struttura è sorretta da una parte acida ottimamente conservata, tannini distesi su una chiusura lunga e pulita.
Vintage di Montepepe 2012 Un bianco da invecchiamento a base di vermentino 70%, viogner 30. Evoca i grandi vini transalpini per colore oro e complessità olfattiva data da idrocarburi ed erbe aromatiche, con lime e buccia di pompelmo candita. Struttura glicerica e morbidezza ben compensata da abbondante freschezza e sapidità, ottima tenuta della persistenza.
Arrivederci al prossimo anno.
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