di Adele Elisabetta Granieri
l migliore alleato per un San Valentino di successo? Senza dubbio, un buon bicchiere di vino.
Il calice portato dolcemente alle labbra, le mani che si sfiorano con il pretesto di un brindisi… il vino ammicca, stuzzica, provoca, si concede poco a poco richiamando un sottile gioco di parole e sguardi, “prepara i cuori e li rende più pronti alla passione”, come diceva già Ovidio.
Per un incontro galante sono perfette le bollicine, da sole o da accompagnare ad un piatto di crudi di mare: ipnotizzano con il loro movimento continuo, solleticano il palato e inebriano la mente con leggerezza. Ci si augura che siano tante e sottili come punte di spillo, come quelle del “Belle Epoque”, Champagne della Maison Perrier Jouèt, che già dalla bottiglia rimanda ad atmosfere romantiche d’altri tempi. Da scegliere nella versione Blanc des Blancs, per apprezzare le delicate note floreali e burrose dello Chardonnay, o nella versione Rosè, dal carattere più energico e risoluto dato dal Pinot Noir.
Per i più patriottici, niente di meglio che grandi bollicine del Sud Italia, come quelle dell’azienda pugliese D’Araprì, meglio ancora se nella versione “Riserva Nobile”, Metodo Classico da uve Bombino bianco.
Chi cerca un complice infallibile nell’arte della seduzione può affidarsi al Pinot Nero che, secondo recenti studi, risulterebbe il più afrodisiaco tra i vini, in quanto le sue note di testa di frutti rossi e fiori e quelle di coda speziate e terrose, racchiuderebbero la ricetta olfattiva perfetta per attivare i feromoni che inducono l’attrazione. Che Pinot Nero sia, dunque! Meglio ancora se affinato in legno come “Abtei Muri” dell’azienda altoatesina Muri-Gries.
Chi ha proprio bisogno di un miracolo, non può che giocarsi la carta di un grande rosso di Borgogna, con l’accortezza di fuggire tempestivamente assieme alla bottiglia, qualora al primo bicchiere il partner sembri più affascinato dal vino che dalla compagnia.
Per i più romantici, che credono ancora nell’amore eterno e vogliono dichiararlo, due rossi siciliani che scaldano il cuore: “Mille e Una Notte” di Donnafugata, a base di Nero d’Avola ed una piccola percentuale di vitigni internazionali a bacca rossa e “Lamorèmio” di Benanti, a base di Nerello Mascalese, Nero d’Avola e Cabernet Sauvignon. Da abbinare a carni rosse, corroboranti.
I golosi non potranno fare a meno del peccato di gola per antonomasia: il cioccolato. Che sia fondente ed accompagnato da un Recioto della Valpolicella di Allegrini o da un Sagrantino di Montefalco Passito di Arnaldo Caprai.
I più spregiudicati potranno tentare un approccio diretto, presentando al partner un rosso di carattere come il “Soffocone di Vincigliata” dell’azienda Testamatta di Bibi Graetz, a base di Sangiovese a cui concorrono una piccola percentuale di Canaiolo e di Colorino.
Si raccomanda che si tratti di coppie rodate, altrimenti potrebbero non arrivare al dolce.
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