di Marina Betto
Sull’isola più grande del Mar Mediterraneo i vini sono spesso forti, alcolici, potenti frutto di una terra baciata dal sole dove le temperature anche in inverno non sono mai eccessivamente basse. Crocevia delle più importanti rotte marittime la Sicilia ha visto sbarcare sulle sue coste, poi insediarsi, molteplici civiltà che hanno tutte lasciato un segno indelebile del proprio passaggio. Micenei, Greci e Romani hanno fatto prosperare la coltura della vite, gli Arabi hanno introdotto la canapa, il lino, gli ortaggi e gl’agrumi parcellizzando il territorio, costruendo una rete di irrigazione consentendo anche al singolo la coltivazione di piante e ortaggi per la propria sussistenza; Spagnoli, Francesi e Inglesi hanno dominato l’isola per secoli e questi ultimi sono stati i fautori del vino Marsala, conosciuto in tutto il mondo, al pari del Porto e dello Jerez.
Questo melting pot culturale si riflette in ogni cosa anche nella cucina e nel vino dove non c’è omologazione alcuna. Sorprendono i bianchi siciliani da Catarratto e dal suo complesso varietale (Grillo e Inzolia) per freschezza e mineralità, gli Chardonnay esotici e sontuosi che questa terra sa tirare fuori così come i raffinati vini rossi dell’Etna da Nerello Mascalese spesso messi a confronto con i vini francesi di Borgogna. Proprio sull’Etna vengono coltivate le uve tradizionali più adatte alla spumantizzazione: Carricante e Nerello Mascalese.
Murgo Brut 2011 è uno spumante legato al terroir ottenuto da solo Nerello Mascalese che nasce nella tenuta S. Michele (CT). Nel 1981 il Barone Scammacca del Murgo decide di dare nuovo impulso all’ attività vitivinicola di famiglia riuscendo in poco tempo a fare della propria cantina un esempio di efficienza e modernità. Del 1990 è il primo spumane Murgo ottenuto da uve raccolte prima della completa maturazione. Il vino ottenuto viene affinato per otto mesi in serbatoi di inox fino alla ripresa di spuma la primavera successiva alla vendemmia, segue la fermentazione in bottiglia per due mesi con lieviti selezionati quindi la maturazione per 24/30 mesi, remuage sur pupitre, degorgement e dosaggio per ottenere uno spumante succoso, agrumato e fresco sia al naso che in bocca dalla buona sapidità e persistenza che sa lasciare una sensazione vellutata con una sferzata di gusto.
Noblesse di Benanti prende vita sempre sulle pendici dell’Etna, versante di nord est, ma viene fatto con il 90% di uva Carricante e il restante da vitigni autoctoni. Le viti hanno più di ottanta anni di età in parte a piede franco ed è questo uno dei segreti della suadenza di questo spumante dalla veste giallo paglierino dai riflessi verdi, naso che si tuffa nei fiori di zagara e nella frutta estiva coltivata su suolo vulcanico. Bocca armonica, fresca e aromatica dotata di notevole persistenza che permette di utilizzare questo spumante a tutto pasto soprattutto gustando pesce.
Duca di Salaparuta Brut Riserva è costituito da uve Grecanico e Chardonnay coltivate in alta collina su suolo calcareo a Castel Daccia (PA) dove l’escursione termica tra il giorno e la notte permette la perfetta maturazione delle uve e del loro corredo terpenico. Si utilizza solo la prima frazione del mosto fiore che viene fatto fermentare a basse temperature per poi applicare il metodo charmat lungo facendo rimanere il vino per sei mesi sui propri lieviti in autoclave.
Il colore di questo spumane è giallo paglierino con riflessi verdi, naso che odora di crosta di pane e frutta; la bocca si riempie di piacevole freschezza rilasciando note evolute che lo possono vedere protagonista di ogni aperitivo.
Almerita Brut di Tasca d’Almerita nasce nella Contea di Sclafani Tenuta Regaleali vicino Palermo ed è composto di solo chardonnay. Nel suo colore e nelle sue note odorose vi è tutta l’eleganza dello chardonnay che nasce e cresce in Sicilia, capace di sprigionare colore oro pieno e luminoso e profumo di frutta esotica. Il suo perlage è fine e continuo, il naso è fruttato e caldo con ricordi di brioches; in bocca peculiari note mielate mescolate alla freschezza di frutto si lasciano assaporare a lungo esprimendosi nella consistenza cremosa regalando sensazioni evolute e complesse. Adatto a tutto pasto con pesce e caponata di melanzane.
Mira di Porta del Vento viene prodotto nella zona dell’Alcamo DOC e del Monreale DOC in Contrada Valdibella Camporeale Palermo, dove il terreno è sabbioso-roccioso. Qui la coltivazione è biologica certificata e si utilizzano preparati biodinamici; l’azienda fa parte di VinNatur. Mira è ottenuto da una base di Catarratto con aggiunta del primo mosto della vendemmia successiva, segue permanenza sui lieviti indigeni per 18 mesi prima della sboccatura.
Il colore è oro intenso, il naso mielato e fruttato con ricordi di tabacco da pipa, in bocca è coinvolgente e persistente senza nessuna forzatura acida ma continui rimandi aromatici che richiamano il paesaggio e la vegetazione siciliana. Con bresaola di tonno e ricotta vi ricorderà tutto quello che è il sapore di Sicilia.
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