di Elisabetta Adele Granieri
I consigli del bere bene durante le ferie? Bollicine, naturalmente. Nient’altro disseta, appaga i sensi ed al tempo stesso ritempra lo spirito come un buon calice di spumante. Da bere da solo, in un tardo pomeriggio al fresco, in compagnia di un buon libro o del giusto sottofondo musicale, o come perfetto abbinamento dei piatti estivi.
Eccovi una selezione di dieci etichette, rigorosamente campane, che faranno al caso vostro.
- Dubl+ e Dubl Rosato, Feudi di San Gregorio: Da tempo una garanzia di qualità, la linea spumantistica “Dubl”, Metodo Classico, si conferma anno dopo anno al top delle bollicine campane. Dubl+ (da uve 100% Greco) si presenta con intensi profumi minerali, di agrumi e di crosta di pane, accompagnati da una leggera nota di salvia. In bocca è verticale, di gran corpo, fine e persistente. Dubl Rosato (da uve 100% Aglianico) è di un bel rosa tenue, con sentori di frutti rossi e ricordi balsamici. Il sorso è pieno, appagante ed equilibrato. Ottimo antistress anche in aeroporto.
- Brut Contadino, Ciro Picariello: Un Metodo Classico da uve Fiano, coltivate tra Summonte e Montefredane. La rifermentazione in bottiglia avviene senza l’aggiunta di lieviti indigeni. La bottiglia viene tenuta capovolta perché si tratta di uno spumante non sboccato: sta al consumatore decidere se eseguire la sboccatura per espellere i lieviti, o berlo così com’è, al naturale. Anche se l’espressione dei colori e dei profumi varia da bottiglia a bottiglia, il comune denominatore è dato da note di agrumi e di nocciola tostata, con richiami minerali di gesso e idrocarburi. Bel perlage ed ottima spalla acida. Si sorseggia che è un piacere.
- Joi, San Salvatore 1988: È prodotto in Cilento, a 4 km dal mare, questo Metodo Classico millesimato da uve Aglianico in purezza. Un delicato rosa cipria con un bel perlage fine, sentori di fragoline di bosco, rosa canina, crosta di pane ed una piacevole nota di nocciola tostata. In bocca è fresco, cremoso, sapido e persistente. Elegante.
- La Matta, Casebianche: Cilentano anche questo spumante naturale, ma da uve Fiano 100%, rifermentato in bottiglia con l’aggiunta del mosto che ha generato il vino base, senza zuccheri, lieviti e solfiti aggiunti. Colpisce per il colore torbido, per gli intriganti profumi vegetali e floreali e per la freschezza quasi citrina. Dissetante.
- Matà, Villa Matilde: Metodo Classico da uve Aglianico dai vigneti della storica tenuta di San Castrese, alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina. Un vino di un bel rosa cerasuolo, con bouquet delicato ed elegante che offre sentori di frutti di bosco maturi, seguiti da intriganti note floreali. Il sorso è fresco, avvolgente e vellutato, accompagnato da un perlage fine e persistente. Seducente.
- Astro Brut, Cantine Astroni: Uno spumante Metodo Charmat da Falanghina coltivata ai margini del cratere degli Astroni. Non cede assolutamente alla deriva degli Charmat piacioni e beverini, conservando carattere e grinta. Al naso presenta profumi di pesca gialla, agrumi e salvia; il sorso è fresco e pieno. Da bere a fiumi, salvando il portafoglio.
- CaprettOne, Casa Setaro: Dalle falde del Vesuvio arriva questo Caprettone spumantizzato con Metodo Classico. Un vino che profuma di ginestra, pesca bianca e crosta di pane, fresco e molto sapido. Estremamente territoriale.
- DòRè, Sorrentino: Vesuvianissimo anche questo Lacryma Christi, ma stavolta Metodo Charmat ed Extra Dry. Di un bel giallo paglierino carico, con riflessi dorati, profuma di pesca gialla e cedro candito, con accenni minerali e di erbe aromatiche. In bocca conserva una buona acidità che lo fa risultare molto piacevole. Ottimo aperitivo.
- Oro Rosè, Tenuta Cavalier Pepe: Ultimo nato dell’azienda irpina, questo spumante Metodo Charmat da uve Aglianico si presenta al naso un bel bouquet di frutti di bosco maturi, rosa e piacevoli note di erbe aromatiche.
In bocca è fresco e di buon corpo e buona persistenza. Da scoprire.
E a voi, piacciono questi o ne avete altri da segnalare?
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