di Marco Galetti
Luciano è stato minacciato.
L’altro ieri ha ricevuto una mela verde con un pizzino al posto del torsolo, in una grafia al limite dell’incomprensibile che denotava un nervosismo interiorizzato troppo a lungo, c’era testualmente scritto: stai attento a scendere da un cornicione vacante, continua a parlare di pizza che è meglio.
Pensando ad uno scherzo, non ci ha dato peso e ha continuato per la sua strada che non prevede un semaforo rosso, tuttalpiù una sosta con le quattro frecce per una marinara da godere al volo.
Ma il giorno dopo gli è arrivata una telefonata minatoria, il tuo risottaro seriale la deve smettere di inanellare chicchi…ci siamo capiti ?
La sua risposta, da incorniciare, è stata questa: scusami Edo non sento bene, sto giocando a Pilates in sala Ponzio, adesso mi lavo le mani e vado a farmi una pizza, se vuoi ne parliamo lungo la strada, della mozzarella da condividere c’è sempre e qui da noi non serve alcun lasciapassare, ti aspetto.
Tutto è nato per questo post che faceva seguito al primo dello stesso argomento.
Forse è un po’ colpa mia, ma che devo fare, dopo i cinquanta risotti Luciano mi aveva detto, Marco, non demordere, considerando che il riso non si morde, avrei dovuto capire che fosse un invito a degustare l’agnello, evitando di pestare i piedi al Re incontrastato del chicco, io invece, ho creduto che fosse un invito a continuare e che mi stesse dando risaia bianca.
Florian Maison, San Paolo D’Argon, risotto zucca, astice e amaretti, un plauso alla preparazione di Umberto De Martino da Sorrento, sperando non venga colto da saudade e rimanga qui al nord
La Piazzetta, Montevecchia, risotto con taleggio della Valsassina, rosmarino di Montevecchia, pere senapate e borroeula del super premiato norcino Carlo Casati, storica macelleria salumeria da Pinuccio a Sartirana di Merate
Buona Condotta, Ornago, risotto alla Milanese con zafferano in pistilli e con il midollo di vitello, la ricetta tradizionale del risotto alla milanese, del colto, preparato e pluripremiato Matteo Scibilia
Antica Osteria Magenes, Barate di Gaggiano, arancini di riso allo zafferano con crema di cetrioli al caffè, dai vincitori di Giallo Milano il riso non manca mai
Roberto Pirelli, bello, buono ed equilibrato il suo risotto con crema di gambero rosso, completano il piatto arancia, finocchio e gambero rosso a crudo
Osteria Marascia, Calolziocorte, risotto alla parmigiana con filettini dorati di pesce persico al burro e salvia, in una location da favola, risotto a chilometro zero, ma sarebbe meglio dire ad acqua dolce zero
Opera Restaurant, Sorisole, risotto asparagi e mazzancolle, Nicola Locatelli è uno dei più bravi sui risotti, mi sto allenando per una full immersion, quando vado da lui, tre risotti sono il numero minimo da scegliere sulla sua carta dedicata
Trattoria Visconti, Ambivere, risotto allo zafferano, anche qui riconoscimenti ed apprezzamenti, ricerca costante, umiltà di fondo, dedizione, un luogo Panda
Al Vigneto, Grumello del Monte, carnaroli, frutti di mare e primi piselli, di Vito Siragusa ho già detto, anche qui, come nel risotto d’apertura il livello è alto, sopra media e di livello altissimo la proposta ittica, Omar in sala è l’accoglienza che vorremmo sempre trovare
Buona Condotta, Ornago, risotto con asparagi rosa di Mezzago, grande attenzione anche ai vini in questo luogo di ristorazione soprattutto lombarda
Trattoria Isoletta, San Martino Olearo, risotto con pasta di salame, l’emblema delle trattorie di una volta
La Piana, Carate Brianza, il piatto del Buon Ricordo da mangiare nel locale di Gilberto Farina, millefoglie di riso croccante con ragù di pasta di salame fresca, sopra porri fritti, la ceramica è dipinta a mano dagli artisti di Vietri Sul Mare, lasciate uno spazio per i formaggi voi ch’entrate
La Piazzetta, Montevecchia, risotto Pila Vecia ai carciofi con crema di cacio e pepe e gamberi al lime, lo strudel di Walter Stuerz veleggia incontrastato sopra la cappa d’afa che, là sotto, tiene in ostaggio i milanesi
La Rava e la Fava, Biassono, risotto con asparagi, in Brianza, risotti e ottimi dolci maison
Antica Osteria Magenes, Barate di Gaggiano, risotto carciofi, caffè e liquirizia, una famiglia tra sala e cucina lavora per clienti che usciranno contenti
Officina dei Sapori, Biassono, risotto ai piselli, nero di seppia e fiori di campo, la mano sui risotti si vede e si sente
Trattoria Visconti, Ambivere, Riso Carnaroli con fragoline di bosco dell’Albenza e gelato al parmigiano, in un assaggio acidità, sapidità, contrasti di temperatura e di consistenza
Roberto Pirelli, dal 18 Giugno al Ristorante ViDi Castello Tafuri Charming Suites, Portopalo di Capo Passerò SR, risotto con zucchinette in fiore, stracciatella e bresaola di tonno rosso
D’O, Cornaredo, Fabrizio Scarpato, autore della foto, si chiede se questo riso al profumo di limone con lenticchie beluga e briciole affumicate, non sia il più buono di sempre…non saprei, questo è l’unico che non ho assaggiato
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