Dove mangiare la pizza a Salerno?
Salerno dista da Napoli soltanto 50 chilometri. Eppure sono stati sufficienti, nel corso dei decenni, perché si formassero due culture completamente differenti sulla pizza. O meglio, la supremazia della vera pizza napoletana nella città longobarda non si era mai compiuta. Per il salernitano la pizza è stata per tanti anni focaccia al taglio (la cosiddetta «pizzetta», celebre e indimenticabile quella della storica friggitoria Sabatino in città dal 1948) oppure, nel caso del forno a legna, un disco di pasta quasi panoso come consistenza e leggermente biscottata come cottura, come ad esempio era la pizza del Vicolo della Neve, nel centro storico. Tanto è vero che la pizza napoletana tradizionale, con la pasta molto più ‘elastica’, con la farcia che fa ‘cedere’ il centro, per capirci, ha tardato ad affermarsi.
Questo non vuol dire che la città non sia stata lambita dalla recente rivoluzione sulla pizza che si è diffusa a Napoli, Roma e poi su tutto il territorio nazionale negli ultimi anni. Nel senso che anche a Salerno si è cominciato già da un bel po’ a lavorare seriamente con farine e prodotti di qualità e ad essere attenti su metodi e tempi di lievitazione.
Dopo decenni durante i quali l’unica pizzeria di matrice (e casa madre) napoletana è stata il Trianon, in piazza Flavio Gioia, che ha avuto anche l’indiscusso merito di portare a Salerno – appena 30 anni fa – la pizza a pranzo, il ventaglio di proposte in città non soltanto si è ampliato, ma tocca ormai diverse punte di eccellenza.
Ecco quelle che abbiamo visitato.
‘A PUNTELLA
Via Ugo Foscolo, 20
Tel. 089 925 3596
Sempre aperto
Siamo nel rione Santa Margherita nella zona Orientale della città. Un grande forno al centro e una squadra giovane e motivata. A capo della nuova attività Amedeo Romano, figlio e nipote di pizzaiolo che con una sorta di “manifesto della tradizione” stampato anche sulle tovagliette di carta, proprio a al papà e al nonno dedica la sua impresa (puntella, puntellare, in dialetto, vuol dire omaggiare la figura del primogenito con il nome del nonno). Di tradizionale, in realtà, alla Puntella c’è l’arte del pizzaiolo dell’eredità familiare, ma la pizza di Amedeo e la sua pizzeria hanno senza ombra di dubbio un’impronta contemporanea. Dall’ambiente semplice ma curato all’attenzione alla grafica e comunicazione; dall’organizzazione del menu (molto ben fatto) allo stesso stile della pizza, caratterizzata dall’ormai onnipresente cornicione ‘a canotto’. Tutto parla il linguaggio delle pizze di ultima generazione. Ottime le classiche, buona birra e vino. Servizio preparato e professionale.
ANIELLO MANSI
Via Gennaro Stanislao de Crescenzo
Tel.327 474 8614
Aperta la sera, sabato e domenica anche a pranzo
Uno dei tre fratelli Mansi, Aniello, insieme alla moglie ha deciso di aprire un nuovo spazio nel Quartiere Italia, quella negli anni ’80 era periferia non asfaltata e che oggi è un luogo residenziale della città ben collegato alla Tangenziale (uscita Pastena). La pizzeria è molto bella, si sviluppa sue due piano con uno spazio esterno che viene sfruttato quando il clima è mite. Lo stile è napoletano, ma c’è anche la linea integrale, sempre più richiesta dagli appassionati. Rispetto alla pizza partenopea la pasta ha un ruolo più importante, tipico della provincia. Ma la buona lievitazione e la qualità della materia prima rendono la pizza buona, digeribile e gradevolmente scioglievole in bocca. Buona scelta di birre e qualche vino. Ottimo il servizio, da non perdere i fritti.
ANTICA PIZZERIA DA MICHELE
Piazza Sedile di Portanova 21
lun. – ven.: 12:00 – 23:00
ven. – dom.: 12:00-00:00
Tel. 089796764
Da Michele non ha certo bisogno di presentazione essendo il locale italiano più conosciuto al mondo. Ha aperto nel 2022 nel cuore della città ed è la prima sede a conduzione diretta da parte della famiglia del famoso marchio. Le pizze sono quelle a ruota di carro, il servizio perfetto e veloce e, cosa importante, è aperta senza alcuna pausa per rispondere anche alla domanda dei turisti che circolano in città.
CARMINUCCIO
Via Tommaso Prudenza, 13
Tel. 388 344 8742
Aperto a pranzo e cena, domenica e lunedì la sera. Il martedì solo a pranzo.
Nuova vita per questa storica pizzeria salernitana. La scorsa estate ci ha lasciato Carmine Donadio, fondatore di questa pizzeria di periferia a cui tutti i veri salernitani, di tutte le età, sono visceralmente attaccati. Tanto che molte pizzerie hanno, citandola, la sua pizza più famosa, la Carminuccio: ne abbiamo avuto una bella prova in occasione del primo anniversario della scomparsa che ha coinvolto una trentina di pizzaioli. Ma c’è anche la novità della sede nuova in attesa della ristrutturazione della vecchia sede a Mariconda. Nel nuovo locale tutto fila sempre alla perfezione, bel servizio, pizze buonissime, il timone è nelle mani del gnero Enzo D’Antonio, eccelso pizzaiolo. Un giudizio che vale ancora di più perché eravamo anonimi in una bella tavolata di una quindicina di persone. Gli ordini sono filati lisci e perfetti, nessuna sbavatura, tutto funziona come un orologio.
CRISCEMUNNO
Via Romualdo II Guarna, 15
Tel. 089.2966164
Aperto la sera
www.criscemunno.it
I fratelli Paolo e Francesco Lettieri, con il socio Errico Lardieri, hanno scelto una location che tradizionalmente sta nel cuore dei salernitani: un ex ristorante del centro storico situato proprio di fianco al Duomo di San Matteo. Un posto di grande suggestione, che è stato ristrutturato con molta cura e con una terrazza verandata spettacolare che affaccia sulla piazzetta antistante la Cattedrale. Ambiente molto moderno, con richiami architettonici alla antica struttura (nel ‘600 era addirittura un convento), tavolini in marmo si alternano a quelli con inserti di maioliche vietresi, un grande forno a legna di fattura napoletana. Tovagliette e tovaglioli di carta, con logo e menu che sottolineano una certa cura anche nella comunicazione. a pizza di Paolo Lettieri si muove lungo due binari ben definiti: portare la tipicità della pizza napoletana a Salerno, con tutti gli annessi e connessi che questo comporta, dall’impasto ai fritti. E, allo stesso tempo, lavorare – grazie ad un’attenta e curiosa ricerca tra i prodotti del territorio – con ingredienti che abbiano tutti un nome e cognome. Ecco allora che la carta delle pizze diventa in realtà una sorta di mappa di tesori gastronomici, prevalentemente campani: si va dalle papaccelle del Vesuvio ai pomodorini del piennolo e di Corbara; dal prosciutto crudo e cotto irpino, di Venticano, al provolone del monaco di Vico Equense; dalla soppressata di Gioi Cilento al blu di bufala della piana del Sele. Ottimi i fritti.
DON ANTONIO
Via Molo Manfredi, 6
Tel. 089 288 2727
Aperto la sera
Chiuso martedì
Salernitano ma figlio e nipote di napoletani, il nonno d Fabio di Giovanni, don Antonio appunto, si trasferì nel piccolo capoluogo per amore di una donna della Costiera Amalfitana e aprì il ristorante il Cigno nella zona orientale della città, un riferimento per intere generazioni dove si proponeva il cucinato e la pizza. Qui Fabio muove i suoi primi passi aiutando in sala, poi ai fornelli e al forno. E per quella strana legge che vuole i nipoti agganciarsi più facilmente ai nonni che ai genitori, è a lui, al nonno fondatore del Cigno nel 1970, che dedica questa pizzeria aperta negli ultimi giorni di luglio. Lo spazio è bellissimo, ha due dehor con vista sul mare in una piazzetta pedonale ed è, cosa fondamentale per questa città, in un’area dove è più facile, al momento, trovare parcheggio. presenta una proposta autenticamente napoletana sempre più apprezzata a Salerno. L’impasto è scioglievole, ma quello che colpisce è la capacità di ragionare sul cucinato. La montanara fritta e poi passata al forno con pomodorini gialli è una delizia anche per me che non amo le montanare e detesto i pomodorini gialli. Un boccone che regala al palato soddisfazione e soprattutto freschezza. Buone proposte di vino e birra, ottimo servizio. O fate la fila o prenotate con anticipo.
Lungomare Trieste 218-220
Tel. 089 995 2798
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
giagiupizzeria.it
Tel. 089 995 2798
Ciro Pecoraro, Andrea Giannattasio e Giancarlo Manzo si sono trasferiti da via Velia nei locali, molto più ampi e funzionali dell’ex sala Varese vicino alla Questura. Un salto di qualità che mette questa pizzeria sempre più al centro dell’attenzione. Questo perché la filosofia, verrebbe quasi da dire la “fede”, che li guida è infatti la profonda convinzione di vivere in un territorio che per prodotti e lavorazioni artigianali non ha nulla da invidiare (e neppure da importare) al Nord del paese. E così, invece di raccontarselo in maniera nostalgica ai tavoli di un bar, i tre amici lo hanno messo in pratica sulle loro pizze, aprendo il locale al quale hanno dato il nome della varietà gialla del pomodorino vesuviano, appunto “Giagiù”. Dall’Abruzzo alla Sicilia, gli antipasti di Giagiu’ ma soprattutto le pizze, sono un bel viaggio gastronomico lungo il nostro Mezzogiorno, nei caseifici, laboratori, aziende agricole, spesso poco conosciuti. Il menu è organizzato in diverse sezioni. Dopo gli antipasti e i fritti, trovate le pizze originali della casa, ognuna con un’idea che prende spunto da suggestioni di memoria, da un’usanza, da un’antica ricetta. Servizio perfetto: la loro presenza riqualifica un’area considerata chic negli anni ’60 e poi progressivamente marginalizzata sino alla ripresa d iquesti anni.
GLI ESPOSITO PIZZERIA
Via Roma 262
Tel. 089 214 8942
Aperto la sera, la domenica anche a pranzo
Il locale è un approdo sicuro di qualità nella bolgia della ristorazione di Via Roma, giusto nel mezzo, tra la Villa Comunale e il Palazzo di Città. La sala principaleè arredata in modo elegante, con le pareti dipinte di blu e le poltrone in alcantara dello stesso colore, tutto studiato per far rilassare gli avventori e prepararli ad una esperienza positiva a tavola. Le aspettative alte, grazie al colpo d’occhio iniziale, sono presto confermate dalla gentilezza del personale di sala e dalle portate. Il deus ex machina dei due forni, uno dedicato al senza glutine, è il salernitano Marco D’Elia. Tutti i fritti erano perfettamente asciutti e le farciture ricche e succulente. Le pizze sono chiaramente ispirate alle ruote di carro tradizionali napoletane, con l’impasto steso sottile e il cornicione appena accennato. Ottima la cottura, così come le materie prime utilizzate. Buona carta dei vini e delle birre.
GRANAMMARE
Via, Lungomare Clemente Tafuri, 11
tel. 089 209 9317
Aperto la sera
Dove sta Granammare? I salernitani hanno una sola risposta: al posto di Mainardi, storico negozio di mobili. A chi viene da fuori diciamo che sta esattamente di fronte ai campi da tennis e alla piscina comunale di fronte al mare, al palazzo affianco alla Carnale e che parcheggiare non è un problema. Bella hotellerie, carta dei vini all’altezza, ottime birre artigianali, un bar per i cocktail di cui non si può fare a meno dopo i telefonini. La proprietà? Una solida società di servizio di consegne per Amazon e altri giganti che opera al Nord ma che è composta da due salernitani Paolo Nobile e Nicola Cardillo. La novità è il cambio di pizzaioli. La pizza resta quella a canotto, con effetto crunch sul cornicione, ottime le materie prime usate, disposte con cura e con un pensiero da cuoco anziché, come capita spesso, alla rinfusa. I due forni sono a gas e funzionano perfettamente, impercettibile la differenza con quelli a legni a dimostrazione che la tecnologia ormai ha fatto davvero passi da gigante. Pizze leggere, classiche e d’autore. Ottimo servizio e buone carte di birra artigianali e di vino. Bancone per chi ama o preferisce i cocktail. Con il bel tempo, cioè quasi sempre, si mangia fuori.
MADIA
Via Irno, 2
Tel. 089 286 3178
Aperto la sera, sabato anche a pranzo
l locale si trova al pian terreno della nuova costruzione, è molto spazioso e luminoso, con tavoli all’esterno nella bella stagione e un centinaio di coperti all’interno, su due livelli. Prevalenza di bianco e legno che ad un occhio non tecnico o semplicemente un po’ distratto apparirà semplicemente come un ambiente ben curato; in realtà, dai tavoli alla panchina esterna fino ai complementi di arredo, si tratta di lavorazioni artigianali in legno di design studiatissimo, con molti spunti originali. Il menù infatti è molto ben articolato, tra pizza tonda (si va dai 4 euro della marinara agli 8 delle più elaborate) e pizza alla pala (costa dai 13 ai 16 euro ed è per due persone). E’ una carta studiata e organizzata a seconda del mercato e delle stagioni, con una sezione ovviamente dedicata alle pizze della tradizione, con un’attenzione ai vegetariani e vegani non penalizzante. Ottimo servizio e grande carta dei vini.
MULINO URBANO
P.za XXIV Maggio, 12, 84122
Tel. 089 2146836
Sempre aperto
Piero Robertiello, quasi due metri di uomo, abituato ad osservare da lontano, così come faceva , quando da portiere della Salernitana, aspettava la sua occasione per scendere in campo , ha osservato a lungo il problema è poi ha proposto la sua soluzione. Il forno , per chi viveva in piccoli paesi della provincia, era lo scrigno del tesoro: una volta a settimana, spesso il sabato, la famiglia si riuniva per caricare la dispensa: si impastava il pane che doveva durare fino alla successiva , la pizza “nel ruoto” e quando il forno era ormai basso, c’era spazio per i biscotti , soprattutto quelli di grano. Grande attenzione alla pizza e ai fritti sin dal buon mattino con apertura serale prolungata che regala un delizioso, sano e ottimo aperitivo. Da non perdere le classiche e quelle con gli ingredienti di stagione, elegantemente servite ai tavoli.
PIZZA’ IDENTITA’ GASTRONOMICHE
Vicolo Masuccio Salernitano, 62
328 565 7235
Aperta solo di sera
Mercoledì giorno di chiusura
Nel cuore di uno dei vicoli più antichi della città, vico dei caciocavalli per isalernitani veraci un concept decisamente metropolitano che combina l’arte, in varie forme espressive e la pizza di tecnica, contemporanea. All’ingresso subito un murales che ricorda (con fantasia dell’autore) Tommaso Guardati, il Masuccio Salernitano a cui è dedicata la strada. All’interno, le pareti, espongono, alternandosi, opere di artisti emergenti. Nicola Monetti, dopo un po’ di tempo all’estero, ha approfittato dallo stop causato dal covid, trasformandolo in risorsa, per ripartire proprio dalla sua città. L’obiettivo era creare un qualcosa per il cliente che andasse aldilà della classica pizzeria. Lasciare il segno agli ospiti, far vivere delle esperienze culinarie, culturali e artistiche. “Pizzà, è il nostro brand, un nome riconoscibilissimo da tutti, dove l’accento la fa da padrone, anche graficamente. Identità Gastronomiche è la nostra missione: rappresentare le eccellenze della provincia di Salerno e dintorni , su un disco di pasta“. In questa avventura, ha voluto con sé l’amico Vittorio di Giovanni. Anche lui un bel po di esperienza, l’ultima con Francesco Capece, prima che emigrasse a Milano.
PORZIO
Lungomare Trieste, 18-20 (piazza della Concordia)
Tel. 089 910 3054
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
Senza prenotazione
Il locale, di circa 80 coperti tra interno ed esterno ha un arredamento moderno, semplice, dai colori marinari. E’ in posizione strategica nei pressi del porto turistico e degli imbarchi per il metrò del mare.Da sempre, nel suo menu, accanto alle pizze classiche, Errico ha sperimentato un’infinità di gusti e declinazioni. Un’inventiva vivace, da vero scugnizzo napoletano, che è diventata pirotecnica nell’era del web. Oggi infatti è diventato un pizzaiolo protagonista nei social network e sono “social” nel suo menu anche molte pizze, delle quali vengono riportati gli ingredienti su Facebook. Servizio veloce ed efficiente.
REGINA MARGHERITA DI ANDREA PAOLELLA
Via Pietro del Pezzo, 39
Tel. 089 711338 – 3385748018
Aperto sempre, la domenica solo la sera
Andrea Paolella ha cominciato praticamente da ragazzino a impastare pizze. Originario di Acerra, il comune dell’area metropolitana di Napoli che detiene oggi un bel record di pizzerie di qualità, ha in pratica sostituito un po’ alla volta il fratello Gaetano, che ad Acerra ha tre locali e che qui a Torrione aprì un pizzeria da asporto circa 7 anni fa. Sette anni durante i quali si è fatto conoscere e amare dai salernitani del quartiere. Poi, finalmente, il salto di qualità: un bel locale grande e luminoso, di fronte alla vecchia sede, che con l’aiuto di un bravo architetto ha dato alla pizzeria un’impronta moderna, giovane, con un pizzico di design e una cura ai dettagli che non guastano. Un grande albero al centro della sala richiamato da un pilastro bianco e verde e una suggestiva ramificazione sul soffitto, dal quale scendono diversi punti luce. Colori chiari, prevalenza di legno bianco, tovaglie e tovaglioli di carta e bicchieri per l’acqua con il nome del pizzaiolo. Da bere, birra nazionale monomarca sia in bottiglie che alla spina.
Due bei forni a legna a vista, uno per l’asporto e l’altro che serve la sala. Già, perché per i fratelli Paolella l’asporto è una cosa seria, forse l’anima di un quartiere popolare che vive soprattutto di pizze condivise a casa, la vera catena che tiene in piedi il rapporto personale tra il pizzaiolo e il singolo abitante della zona. Il menu prevede, oltre ai tradizionali fritti napoletani, crocchè, arancini, frittatine di pasta, frittelle di pasta cresciuta, gattò di patate e montanare tre sezioni per le pizze. Quella delle ‘tradizionali’, le ‘speciali’ con abbinamenti più nuovi e fantasiosi e le ‘creme’, cioè con una base di crema di zucca, di porcini, di noci, di zucchine o di tartufi. L’impasto è un misto di farina 00 e 1, a lunga lievitazione, i pomodori e i prodotti usati per la farcia sono quasi tutti di provenienza regionale. Il risultato è una pizza elastica, tipicamente napoletana, il cornicione è basso, ben disteso e ben cotto.
RESILIENZA
Via Santa Teresa, 1
Tel. 347 607 3735
Sempre aperto dal venerdì alla domenica
Resilienza è adesso in una nuova sede, non lontana dalla precedente. Si tratta di uno spiazzo a ridosso della chiesa di Sant’Anna, molto amata dagli abitanti del quartiere Porto, con due sale ricavate dentro Palazzo Centola e uno spiazzo. Non mancano, come sempre, alcuni piatti cucinati (noi abbiamo beccato pasta e patate e due parmigiane). la filosofia è sempre la stessa: buona materia prima, impasto ben lievitato, pochi fuochi d’artificio e tanta sostanza. Si conferma sicuramente una delle migliori di Salerno, quella più vicina ai protocolli di Slow Food. Ha il grande vantaggio di essere una delle poche aperte a pranzo e di questi tempi non è poco. Straordinario il pane fatto con il grano di
Caselle in Pittari.
ROSSOPOMODORO
P.za della Libertà, 65
Tel. 329 203 8050
Sempre aperta
Ilaria Bove è tornata nella sua città dove aver vissuto al Nord, lavorato a Londra e a Barcellona per oltre quindici anni. Marco Barlettai, napoletano di piazza Mazzini ha iniziato nella storica sede di Corso Vittorio Emanuele a Roma per poi lavorare a Londra e a Milano prima di venire qui, vicino alla figlia avuta durante il suo periodo lavorativo in città. L’esperieza internazionale, il piglio, lo stile di Rossopomodoro, si vede tutto: superate indicibili difficotà burocratiche, alla fine l’apetura è avvenuta e noi siamo vnuti a provare la pizza accarezzati dalla prima brezza marina estiva, il dolce maestrale che spira da Nord Ovest e rende meno afosi i pomeriggi in città. In poche parole, perfette, asciutte e pulite le fritture, ottima la pizza (in particolare la margherta e il ripieno, di puro stile napoletano), buoni i primi. E la vista è incommensurabile come il Cilento sullo sfondo del Golfo.
VINCENZO MANSI
via Claudio Guerdile 39 (Torrione)
Tel. 089722149 – 3890430716
Aperto solo la sera
Nel mondo della pizza da quando aveva 8 anni, da quattro è nel suo nuovo locale a Torrione: punti luce indovinati, un ingresso con divano vintage e punto di attesa; sedie e tavoli colorati, piante pensili rigogliose a dare un tocco naturale, qualche bel pezzo di moderniariato, a partire dagli inserti della pavimentazione. Un servizio sempre molto efficiente e veloce, con un’ottima organizzazione tra forno e sala. Al forno, con inciso il suo nome, oltre a Vincenzo il fratello Biagio e una squadra di ragazzi bravissimi e affiatati. Con una pizza dal cornicione non esagerato, dalla base sottile, sempre ben cotta, la pizza di Vincenzo Mansi resta a nostro giudizio una delle migliori della città. Ottimo servizio, buona scelta di birre e di vini.
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ARCHIVIO: LA SITUAZIONE NEL 2022
Carminuccio a Mariconda: sebbene situata in un quartiere periferico, può essere considerata la pizzeria storica per tante generazioni. Tanto è vero che la ‘Carminiello’ con pomodoro, formaggio, pancetta e basilico è proposta rispettosamente in tanti menu di giovani pizzaioli salernitani.
Ciripizza la pizza sottile e fantasiosa di Cosimo Mogavero, il primo in città a fare pizze ‘gourmet’ e con uno sguardo attento anche all’espetto salutistico e di eccellenza dei prodotti utilizzati.
Antica Pizzeria Da Michele. La sede di Salerno ha una peculiarità importante: è gestita direttamente dalla sede madre di Napoli. Il locale, nel cuore della città nell’isola pedolnale, è una consolazione per quanti amano lo stile napoletano del centro storico, a ruota di carro.
Gli Esposito, Aperta in centro città, precisamente in via Roma oggi ha anche ampliato notevolmente la capienza dei posti, tra esterno e sala nuova. Pizza in stile più salernitano che napoletano, ma moderna per concezione in un locale molto bello, praticamente un salotto.
Criscemunno, posto magnifico, di fronte alla cattedrale di San Matteo, per una pizza autenticamente napoletana, ben lievitata e farcita con prodotti selezionati tra le eccellenze del nostro Sud.
Giagiù, la novità del 2020: una graziosa pizzeria che prende il nome da uno dei prodotti di eccellenza della Campania: il pomodorino giallo del Vesuvio. Ciro Pecoraro, Andrea Giannattasio e Giancarlo Manzo sono riusciti a mettere insieme amicizia e amore per il Sud prima in un piccolo ma grazioso locale nel centro pedonale di Salerno, adesso nella gloriosa Sala Varese, decisamente più ampia e spaziosa.
Giardino degli Dei, una pizzeria giovane come impostazione ma già con una bella esperienza alle spalle e una gestione imprenditoriale moderna, pioneristica in città.
‘A Puntella, tra le ultime aperture a Salerno (zona orientale) questa di Amedeo Romano è una pizzeria con una squadra giovane, un bel locale moderno e forti richiami alla tradizione, anche se la tipologia di pizza è quella contemporanea del ‘canotto’.
Vincenzo Mansi, il pizzaiolo è campione del mondo e la sua pizza campionessa di leggerezza. Posto semplice, dall’accoglienza sincera, per una delle pizze migliori di Salerno.
Aniello Mansi, il fratello di Vincenzo, ha aperto la sua pizzeria nel quartiere Italia, zona est della città. Locale curato, servizio giovane e veloce, una pizza leggera e digeribile, farcita con ottimi prodotti.
Re Denari, scuola, forni e filosofia made in Naples per questa bella pizzeria dall’ambiente molto curato, nel quartiere Torrione.
Regina Margherità, da Acerra con furore: la pizza di Andrea Paolella, rinnovata nel look e attenta alla qualità, amplia con successo l’offerta di un quartiere, quello di Torrione, che vanta il maggior numero di nuove aperture nell’ultimo anno.
Resilienza, tra i primi a fare della selezione accurata dei prodotti una missione di vita, seguendo con passione e dedizione la strada indicata da Slow Food.
Salerosa, forno a pietra sorrentina per una tipologia diversa dal solito, a degustazione. Un piccolo e grazioso locale che in pochi anni è riuscito a conquistarsi la simpatia dei salernitani.
Rodolfo Sorbillo, nome importante che la dice lunga sul tipo di pizza e la proposta di fritti, in un bel locale di fronte alla stazione centrale.
Don Antonio. Vede protagonista Fabio Di Giovanni che ha scelto il nome del nonno fondatore del ristorante pizzeria Il Cigno a Pastena per la sua prima pizzeria in cui è socio proprietario. Bellissimno ambiente a ridosso del porto in un ‘area in cui è più facile parcheggiare e due dehor all’estero. Pizza di stile napoletano, da non perdere quella dedicata a Carminuccio, la famosa pizzeria di Mariconda dove ha lavorato a lungo.
Pizzà Identità Gastronomiche. Una piccola pizzeria a vicolo Masuccio Salernitano dove si cura con passione il prodotto insieme ad una serie di opere d’arte con rassegne e dibattiti. Un luogo di “identità salernitana”
Madia. Vicino l’uscita di Fratte, con comodo parcheggio. L’impasto è preparato con farina macinata a pietra di tipo 1 e una lievitazione di 36 ore. Gli ingredienti sono selezionati con grande attenzione e il menù cambia ogni stagione. Qui la materia prima viene prima di ogni cosa, rispettata nella sua essenza e semplicemente aiutata ad esprimere il massimo. Tante le eccellenze nazionali e locali come il pomodoro San Marzano, la pancetta arrotolata di un piccolo salumificio cilentano, la mozzarella di bufala, l’aglio dell’Ufita, le alici di Cetara, la cipolla ramata di Montoro.
Rispetto ad una novità segnaliamo una sicurezza vintage, la pizzeria Quo Vadis aperta nel 1975!
Errico viene da una famiglia di pizzaioli napoletani e, pur nel rispetto della memoria e dei valori che questa gli ha trasmesso, ha saputo innovare e trasformare il sapere e l’arte del pizzaiolo in una autentica impresa di successo. Oggi le pizzerie con il suo nome oltre che al Vomero e Soccavo, si trovano ad Aversa, a Roma, a Torino e a Salerno.
A Salerno siamo su Lungomare Trieste, di fronte a Piazza della Concordia. Il locale, di circa 80 coperti tra interno ed esterno ha un arredamento moderno, semplice, dai colori marinari.
Rossopomodoro a Salerno. Ilaria Bove è tornata nella sua città dove aver vissuto al Nord, lavorato a Londra e a Barcellona per oltre quindici anni. Marco Barletta, napoletano di piazza Mazzini, ha iniziato nella storica sede di Corso Vittorio Emanuele a Roma per poi lavorare a Londra e a Milano prima di venire qui, vicino alla figlia avuta durante il suo periodo lavorativo in città. L’esperieza internazionale, il piglio, lo stile di Rossopomodoro, si vede tutto
Pizzium. Nel cuore del centro cittadino una delle due sedi aperte in Campania dal gruppo. L’unico esercizio in questa parte di corso che rispetta il passaggio pedonale (gli altri lo hanno recintato profittando del Covid per guadagnare tavolini) e che chiude alle 11 senza andare avanti a oltranza per rispettare i contratti con i dipendenti. Dentro molto carino. Pizza classica napoletana ben eseguita, servizio attento, professionale e rapido. Fa anche asporto e ne approfittiamo abitanto a 50 metri :-)
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