La classifica delle dieci pizzerie di Milano da non perdere, ciascuna per un ingrediente

Pubblicato in: Le pizzerie
La pizza di Cracco

La pizza di Cracco

No vabbè, è solo uno scherzo, niente paura:  nessuna di queste pizzerie fa una pizza come quella di Cracco :-)

di Alessio Cutrì

10 pizzerie per 10 ingredienti. Di quelli buoni. Di quelli wow.
Lievità
Gorgonzola d.o.p. Giorgio Caruso realizza una pizza da non perdere. Il suo prodotto speciale è il gorgonzola dolce realizzato dal caseificio SI Invernizzi di Trecate. Un formaggio erborinato della tradizione, stagionato sul legno come una volta. Impasto semi-integrale per la pizza “Gorago” che unisce il fiordilatte di Agerola a asparagi verdi e gorgonzola dolce d.o.p. Bravo Giorgio!

Trapizzino

Pomodoro Bio. Mi sono innamorato del pomodoro al primo morso. Il mio trapizzino con le polpette profuma di casa, di domenica. Chi coltiva, lavora e trasforma il pomodoro è l’azienda Inserbo di Angri. Se chiudo gli occhi sento tutto il gusto del sole caldo.

I 12 Gatti

Lardo di Arnad d.o.p. Non si può non mangiare una pizza sulla loro terrazza, nel cuore di Milano. Mauro e Nasser, i pizzaioli, hanno selezionato il lardo di Arnad. L’unico lardo d.o.p. d’Europa! Prodotto da oltre 60 anni, in maniera artigianale, da Maison Bertolin. Pizza con fiordilatte di Agerola, piccoli gherigli di noce, rosmarino e lardo di Arnad d.o.p. Bertolin. Una pizza che profuma di montagna.

IGPizza
Farina “Molticereali”. Onofrio è un pizzaiuolo umile. Per lui parlano le super pizze. Il suo prodotto-wow è la farina “molticereali” creata da ViVa La Farina. Composta da grano tenero tipo 1, segale integrale e riso rosso della riseria “Gli Aironi”. Una farina 100% made in Piemonte, molita a pietra lavica naturale estratta dalle cave dell’Etna!

Sorbillo Gourmand
‘Nduja. Una pizzeria pop che sforna pizze esclusivamente cotte in un forno elettrico. Motivo n°1 per provare la pizza di Sorbillo Gourmand. Abbinamenti regionali golosi. Gino ha scelto la ‘nduja dell’Artigiano di Luigi Caccamo. Burrosa. La pizza calabrese è ricca di cipolle rosse, pecorino crotonese e ‘nduja. Energia pura.

Berberè
Mozzarella di bufala d.o.p. Una pizza elegante. Arriva in tavola già tagliata in 8 spicchi (mio cugino sarebbe contento!). Il prodotto-wow è senza ombra di dubbio la mozzarella di bufala d.o.p. dell’azienda agricola Ponterè, della famiglia Cecere. Una spremuta di latte 100% biologica. Bufale allo stato semibrado, munte una sola volta al giorno. Insomma, una mozzarella genuina da più di 100 anni.

Pummà
Olio extravergine di oliva. Quando Beniamino, il patron, mi parla dell’olio sento tutta la passione per il suo lavoro. L’olio di Pummà non può che essere della Romagna, cuore del progetto. Tenuta Pennita sorge su colli che non dimenticherò mai. Quelli di Castrocaro Terme. L’olio speciale di Gianluca Tumidei è il “selezione Alina”. Sentori di pomodoro verde e cedro. 100% nostrana di Brisighella. Gianluca! Vengo a trovarti. Così saluto Castrocaro!

Da Zero
Alici di Menaica Una pizza meravigliosa. Ogni fetta profuma di salsedine. E’ come mangiare una pizza in riva al mare. Giuseppe sceglie le Alici di Menaica (la tipica rete) di Donatella Marino. Primo presidio Slow Food della Campania, dal 2001. La pizza del mare si chiama “Primavera cilentana”. Mozzarella nella mortella, fiori di zucca, datterino giallo, basilico, olio evo del Cilento e alici. Se non vi siete mai tuffati nelle acque di Marina di Pisciotta questa è la vostra occasione.

La Taverna Gourmet
Salsiccia di Bra Il prodotto speciale di Davide, patron de La Taverna ci riporta in Piemonte. La salsiccia di Bra è avvolgente. P.A.T. del Piemonte, anima del territorio. La sua macelleria di fiducia è gestita dalla famiglia Tibaldi, Davide e Alberto. In autunno/inverno la pizza speciale si chiama Langhe. Toma Piemontese, tartufo nero pregiato e salsiccia di bra. Profumo intenso di campagna. Rassicurante.Assaje – Carciofi di Castellammare Mangiare la pizza da Assaje è quasi come essere a Napoli! Una pizzeria frizzante e colorata. Antonio Tammaro ha scelto i carciofi violetti di Castellammare (avete presente il cappello di terracotta?). Quelli di Sabato Abagnale. La pizza è intensa. Burrata di Andria, conciato romano, olio evo bio e carciofi


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