Napoli per Time Out è la migliore città
per mangiare grazie alla pizza margherita
di Luciano Pignataro
Mi piace riproporre questa classifica personale aggiornata alla luce di numerosi feedback che va incontro al mio gusto perché esprime molto bene cosa significa, per me, il temine pizza: quando al palato la pasta si fonde con pomodoro e mozzarella, oltre che con l’olio, diventando una cosa diversa in cui ciascuna componente esalta le altre trasformandosi. La pizza non è pane, così come il babà non è pan di Spagna.
Tutto ciò che si allontana da questo concetto base è focaccia, alias margherita scomposta: da un lato il pane, dall’altro la farcia. E allora preferisco pane, mozzarella e pomodoro a crudo:-)
Ovviamente parliamo di margherita anche se negli ultimi due anni la fantasia si sta sbizzarendo. Ma io quando vado in pizzeria chiedo sempre una marinara, poi una margherita e poi ne parliamo!
Queste non sono le uniche pizze margherite buone Napoli, ma è quelle che in questo momento sono quelle che preferisco tra quelle che potete portare a casa.
Un elenco tanto più valido alla luce di Time Out che h indicato Napoli come migliore città del mondo per mangiare proprio grazie alla pizza margherita
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Da Michele
- La pizza napoletana senza se e senza ma, quella che ha determinato lo stile a ruota di carro e la tradizione da cui non ci si allontana. Impossibile dire di aver mangiato una pizza nella propria vita senza essere passati di qui, a due passi dal Corso Umberto e da Castel Capuano. Notate come non è coperta di latticino come avviene ormai nella maggior parte dei casi.
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Ciro Salvo di 50 Kalò
Ciro Salvo è il re dell’impasto soffice ed elastico. Quella scherzosamente definisce “assoluto di margherita” è una pizza di qualità nella quale il latticino, il pomodoro e l’impasto si fondono alla perfezione. Da prendere con il fior di latte
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- Altra grande, grandissima margherita al prezzo popolare di 3,5 euro che tutti possono mangiare a patto di mettersi pazientemente in fila. Una bellissima esecuzione classica e una buona lievitazione ne fanno una margherita di riferimento.
- La prima margherita che ha segnato una inversione di tendenza sulla qualità della materia prima. Ancora oggi un classico da cui non si può prescindere a Napoli.
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Antonio Starita
Ancora una margherita classica, nello storico quartiere di Materdei, che noi prediligiamo sempre con il fior di latte . Imperdibile
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Gorizia 1916 al Vomero
Una pizza tradizionale e storica nel cuore del Vomero, è quella di Gorizia il cui nome è dedicato proprio alla città friulana liberata dagli austriaci nel 1916. Un riferimento sicuro per tutto il quartiere, efficace e buona.
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Ciro Pellone alla Loggetta
Una pizza tradizionale ed efficace, di impatto immediato, rassicurante. Una vera scoperta in un quartiere fuori da ogni rotta turistica.
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Porzio a Soccavo
Anche qua siamo fuori dalle rotte turistiche e dai riflettori mediatici. Proverete una pizza tradizionale napoletana di grande personalità. Imperdibile
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Pizzeria 3.0 di Ciro Cascella
Ed eccoci ad una nuova proposta a Chiaia, per chi vuole provare l’ebbrezza del canotto proprio nel cuore della città insieme ai mostri sacri della pizza tradizionale.
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Ciarly a Fuorigrotta
- Non lo nascondo: non amo i gommoni. A me piace lo stile classico. Ma il critico deve giudicare al di là del proprio gusto la coerenza di un progetto ed effettivamente la pizza di Raffaele Bonetta a Fuorigrotta è leggera come una piuma, piacevole, ben eseguita. Da provare.
- Vincenzo Esposito ha dalla sua l’umitlà e la concretezza. Il padre per 50 anni è stato pizzaiolo al Trianon, lui ha avuto la capacità di aggiornarsi mantenendosi fedele alla tradizione senza voler stupire. Quando entrate lo trovate sempre lì, con la pala a infornare. Lontano dal cellulare.
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Pizzeria del Popolo di Gianni Breglia
Ne ha sfornate di pizza Gianni Breglia. Lì, a piazza Mercato è una istituzione con il suo stile classico e imperdibile. Una sicurezza per quanti amanola margherita classica napoletana, quella con tanto sapore.
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Da Attilio alla Pignasecca
Una margherita di tradizione anche se più piccola di quella a via Tribunali. Anche qui, grande impasto, stupenda fusione dei sapori in cottura, imperdibile.
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Concettina ai Tre Santi di Ciro Oliva
Siamo alla Sanità, nella pizzeria di un protagonista antico e nuovo della pizza napoletana: Ciro Oliva. La sua pizzeria oggi offre una proposta variegata, ma la sua margherita resta una delle meraviglie che Napoli può offrire.
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Fratelli Salvo a Chjaia
Una pizza tradizionale, ormai collaudata e che non tradice mai le attese.
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Bro Fratelli Tutino
Ancora Piazza Mercato, i locali sono nuovi ma oro sono eredi di un lunga tradizione, e allora, ecco un altra margherita a cui è impossibile rinunciare.
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Da Gennaro a Secondigliano
Altro classicone che ha da poco cambiato sede, da sempre un riferimento per il quartiere con un forno acceso oltre cento anni fa. Più tradizione di questa, ne vogliamo parlare?
La pizza della pizzeria più antica del mondo ha un suo fascino indiscusso. Recentemente ristrutturata, al tavolo o al portafoglio, imperdibile.
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10 Diego Vitagliano
Un canottista della prima ora che s è perfezionato co il passare degli anni. Grande lievitazione, materia prima da sbalo, leggera come una piuma.
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La Figlia del Presidente
Un’altra mia grande passione a Napoli: in questo locale si coltiva il culto di Ernesto Cacialli e la figlia Maria che con il marito e la la famiglia porta avanti il lavoro.
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Le migliori margherite di Napoli dunque per me hanno la radice in Via dei Tribunali dove si è realizzata la perfetta fusione tra panetto, latticino e pomodoro con l’olio. Da preferire il Fior di latte alla mozzarella di bufala.
Questo stile elastico e scioglievole, quasi da bere, è la caratteristica della pizza napoletana.
E voi che ne dite? Sono troppo conservatore o troppo moderno per capire che il futuro ha sempre radici nel passato?
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