Massì, anche il Natale ha la sua pizza.
E ogni anno che passa ce ne è una nuova nel forno.
Vediamo, allora, che cosa troviamo in questo 2016 vicino al presebbio, a bocca di forno.
Ciro Oliva nella sua Concettina ai Tre Santi alla Sanità parte con il fritto.
È così il suo calzone Aria ‘e mare farcito con ricotta di fuscella di bufala, ricciola affumicata, zeste di arancia di Massalubrense, alga di mare disidratata e pepe.
È nu bisciù ovéro avrebbe detto il poeta assaggiandola.
Gli fa eco Gianfranco Iervolino ad Aversa, Morsi & Rimorsi con un bel panuozzo, un saltimbocca infornato. Museo San Severo si chiama.
E raccoglie la scarola schiana, una delle varietà vesuviane più saportita, saltata in padella con uva passa, pinoli, alici di Cetara, olive nere di Itri.
È impreziosita con ventricina piccante, la tipica salsiccia morbida abruzzese e campana fatta con la carne grassa suina.
Bella e stimolante.
Giovanni Mariconda dà lo spunto ad Alessio Sisinno per mettere d’accordo Irpinia e Calabria, patria del pizzaiolo di Degusta ad Avellino.
Nasce così Na…tale terra.
Sembra un gioco di parole per enigmisti, ma è una golosa pizza cotta nel ruoto guarnita con manteca di ricotta di pecora bagnolese, tartara di podolica, guanciale di grotta calitrese, peperone crusco, cerfoglio e peperoncino.
Gino Sorbillo ai Tribunali, ma pure sul lungomare di Napoli, è totalmente partenopeo, ma strizza l’occhio alla tradizione padana con la Margherita all’ombra di pomodoro.
L’impasto è fatto con farina biologica.
Tra fiordilatte, San Marzano e basilico ci sta, perciò, una pancetta pepata emiliano-romagnola.
Ciro Salvo si rifugia in una rassicurante Pizza e Soffritto. La zuppa forte è fatta con carni speciali suine che gli fornisce Roberto de Io Sono La Chianina. Il ragù di frattaglie e mascariello, anziché a pezzettoni, è tritato finemente, viene preparato secondo la ricetta classica e arricchisce il fiordilatte di Agerola.
Francesco detto Ciccio nella sua Casa Vitiello a Tuoro di Caserta accoglie gli ospiti con la ‘Nnzalata ‘e rinforzo, una pizza tonda con papaccelle, cavolfiore e scarola riccia bio della comunità Leo di Valle, baccalà, olive verdi e polvere di oliva nera caiazzana.
Sul Vesuvio a Ercolano c’è Giuseppe Pignalosa nella sua Le Parùle.
Ha pensato alla pizza con verza e fiordilatte arricchiti con noci e castagne allesse riposte in uscita dal forno.
Francesco Martucci a Caserta da I Masanielli si diverte con la Riccia di Mammà.
C’è sopra la scarola riccia, il pomodorino del piennolo, l’ oliva caiazzana, il cappero di Salina, la burrata di bufala, le alici di Cetara.
Bella colorata e golosa.
Diego Vitagliano a Pozzuoli Pizzeria 10 sta preparando Angelina, la pizza con il ragù specialità dei Curti di Sant’ Anastasia, quello con cui si condiscono gli spaghetti puverielli, senza vongole e capitone, la Vigilia di Natale.
Pasqualino Rossi ad Alvignano da Èlite è in tema con Natalina.
È guarnita con zucca lunga napoletana grigliata, burrata vaccina del Matese e alici di menaica.
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