Il Fiano fuori dal Fiano di Avellino docg. Un aspetto interessante e sempre più convincente in molte zone della Campania ma prime fra tutte il Cilento, la stessa Irpinia e il Sannio. Belle esecuzioni e vini sempre più convincenti. Ecco le nostre proposte
1-Fiano Pietraincatenata 2015 Cilento dop
Maffini
Un viticoltore con le palle. Questa è la definizione giusta di Luigi Maffini, convinto delle sue idee oltre ogni convenienza, tanto da portare a dop questo bianco senza sfruttare la denominazine più pop Paestum. Ma non solo, siamo in presenza di uno dei migliori bianchi italiani, continuamente aggiustato millesimo dopo millesimo in un bellissimo rapporto tra legno e frutto. Eterno, giovane, abbiamo memoria di grandissime annate a cui iscriviamo di ufficio questa 2015 ai suoi primi passi. Frutta piena, toni sapidi note balsamiche. Decisamente impossibile trovare di meglio.
www.luigimaffini.it
2-Fiano 2mila15 Colli di Salerno igt
Mila Vuolo
Un bianco importante, messo in commercio con attenzione e senza fretta, risultato sempre di una viticoltura attenta all’ambiente e pensato da chi ama provare in giro i vini degli altri. Questo bicchiere 2015 è stupendo, ancora giovane in verità, ma già carico di un naso complesso e variegato che va dalla frutta a pasta bianca alle note di macchia mediterranea. In bocca è imponente, materico, molto ricco con un allungo finale piacevolmente amaro. Anche in questo caso l’esperienza ci insegna che bisogna avere la pazienza di aspettare per avere le sorprese più belle.
www.milavuolo.it
3-Tresinus Aureus 2015 Paestum igt
San Giovanni
Eccolo, eccolo. Un momento di passaggio che dovrebbe accompagnare il Tresinus ad uscire con un anno di ritardo. Una scelta necessaria vista la qualità e la spettacolare evoluzione che il bianco curato da Mario Corrado. Il vino, provato per la prima volta al Vinitaly, si è dimostrato semplicemente spettacolare e in buona ev9luzione con il passare dei mesi. Frutta matura, sapidità, freschezza, verve e vivacità sono le caratteristiche di questa interpretazione del bravo enologo irpino Michele D’Argenio. Da conservare e stappare nelle occasioni giuste.
www.agricolasangiovanni.it
4-Fiano Vigna Girapoggio 2016 Cilento dop
Viticoltori Verrone
Ci piace sempre di più questa piccola grande azienda su una collina carezzata dal vento del mare di Agropoli. La vinificazione è in acciaio, a breve sarà pronta la nuova cantina, insomma è un momento di crescita. L’annata per il Fiano si mostra in tutta la sua magnificenza: opulenta di frutta al naso, materica e fresca al palato con un equilibrio ancora da raggiungere. si tratta di una viticoltura sana e di qualità: alla fine la famiglia Verrone vinifica solo una piccola parte delle uve e, ovviamente selezione le migliori. Scommettere sulla sua crescita non è un azzardo.
www.verroneviticolttori.it
5-Fiano Donnaluna 2016 Paestum igt
Viticoltori De Conciliis
Torna pimpante questa azienda con uno dei bianchi che hanno fatto la storia del Cilento. Una bandiera che in questa annata si esprime ai massimi livelli.m Il profilo olfattivo è molto interesante e complesso, le note di frutta matura si ritrovano al palato, supportate da una buona freschezza. Decisamente i vini di questa cantina hanno riacquistato quel piglio autorevole dell’esordio, ormai vent’anni fa. Alle spalle una viticoltura conspevole e rispettosa dell’ambiente e tanti nuovi progetti in cantiere. Un bianco che già adesso può essere stappato perché in gradevole equilibrio.
www.viticoltorideconciliis.it
6-Pian di Stio 2016 Paestum igt
San Salvatore 1988
Grande Fiano di montagna, dalle uve raccolte a Stio Cilento, nel cuore del parco nazionale a quota 600 metri. Un Fiano di successo che è stato la bandiera dell’azienda agricola fondata da Peppino Pagano e che ha continui riscontri. L’annata 2016 è sicuramente molto ben riuscita, sentori di frutta a asta bianca, mineralità, piacevolezza e chiusura finale. Un vino che riesce ad esprimere compiutamente la bellezza ambientale del territorio. Sicuramente una delle esecuzioni più riuscite di Riccardo Cotarella in questa bella cantina leader del territorio.
www.sansalvatore1988.it
7-Fiano Valmezzana 2016 Cilento dop
Albamarina
L’azienda di Mario Notaroberto inizia a consolidare uno storico importante. La vigna inizia a rendere al meglio e l’annata in questa parte del Cilento, siamo sulle colline da cui poi si scende a Palinuro è stata davvero buona. L’enologo al lavoro è Carmine Valentino, una vita intera spesa per il Fiano e si vede: il risultato è un bianco sapido, molto fresco, con toni fruttati e minerali ben equilibrati fra loro. Un vino che gioca in eleganza più che di potenza, come del resto è giusto che sia per questo vitigno bianco che mostra di essere perfettamente acclimatato nel Cilento.
www.fattorialbamarina.it
8-Fiano di Baal 2015 Colli di Salerno igt
Casa di Baal
Sempre più bello e interessante il fiano di questa azienda dove convivono olio e vite. La famiglia Salerno vi lavora da tempo e con l’aiuto di Gennaro Reale ha avviaoto e concluso un processo di ristrutturazione del vigneto qualificandolo, ammodernandolo e soprattutto inserendolo in armonia con l’ambiente. Il Fiano di Baal esce un anno dopo la vendemmia e già questo ci piace moltissimo. E’ un bianco marino, si sente la vicinanza del mare, al naso buoni sentori di frutta, al palato una beva efficace e precisa. Decisamente una bella esecuzione.
www.casadibaal.it
9-Fiano San Matteo 2016 Paestum igt
Rotolo
Un altro protagonista della effervescenza cilentana nata nella seconda metà degli anni ’90. Alfonso Rotolo è un riferimento per il territorio, un professionista serio che si è sempre distinto per esecuzioni lineari e semplici. In questo caso il vino nasce in una vigna nella località Fontanelle di Rutino a circa 500 metri di altezza. Al naso presenza con belle note floreali di ginestra e di frutta bianca, al palato emergono sapidità, freschezza, chiusura finale piacevolmente amarognola e gratificante. Un vino di sicuro effetto che riflette il territorio cilentano ai massimi livelli possibili.
www.alfonsorotolo.it
10-Fiano Vestalis 2016 Cilento dop
Cantine Barone
Restiamo a Rutino, andiamo nell’altra cantina storica del piccolo borgo cilentano. Qui in cantina c’è l’enologo Vincenzo Mercurio, lunga esperienza con il fiano e attento alle compatibilità ambientali. Anche in questa esecuzione della etichetta simbolo si manifesta la buona annata 2016. Il bianco è già infatti in ottimo equilibrio, al palato c’è buona frutta, il naso è ricco, ampio e profondo. Anche in questo caso a nostro giudizio bisognrebbe aspettare prima di uscire in commercio: ne guadagnerebbe il fiano in equilibrio e in espansione olfattiva come sempre succede in questi casi.
www.cantinebarone.it
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