La pizza è stata senza dubbio la protagonista dell’anno. Con il riconoscimento dell’arte dei piazzaioli napoletani da parte dell’Unesco si è sancito il primato partenopeo non solo temporale ma anche di metodo. Lo testimoniano decine e decine di aperture in Italia e nel mondo. Ma quali sono stati i protagonisti del 2017? Vediamo.
1 – Franco Pepe
Un anno importante, con l’apertura all’Albereta, l’invenzione del Pizza table al terzo piano della sua pizzeria a Caiazzo e soprattutto con il plebiscito che lo ha visto arrivare primo con largo margine nella Guida 50 Top Pizza con un rimbalzo mediatico mondiale.
La scommessa da vincere: assicurare la continuità generazionale con il figlio Stefano, già bravissimo.
2 – Gino Sorbillo
Sempre sotto i riflettori, aperture a Milano e New York con la visita del sindaco De Blasio, secondo in 50 Top Pizza. Ormai una icona della pizza napoletana con qualche eccesso di protagonismo ma anche con tanta spontaneità, disponibilità e impegno.
La scommessa da vincere: restare sempre sempre se stesso.
3 – Da Michele
Il locale italiano più votato a livello mondiale, quello con la fila perenne stile vecchie Poste Italiane, la coerenza di restare fedeli alla propria impostazione senza cedere alle mode. E nuove aperture in Italia e all’Estero che confermano la leggenda.
La scommessa da vincere: mantenere la qualità in tutte le sedi.
4 – Francesco Martucci
Un grande della nuova pizza napoletana: non solo impasti, ma anche ragionamenti precisi sui condimenti. Sesto in 50 Top Pizza, meravigliosa la sua nuova pizzeria dove ammacca ogni sera personalmente. Sua la migliore pizza dell’anno per la Guida Mangia&Bevi del Mattino.
La scommessa da vincere: più Falanghina e meno Krug.
5 – Roberto Caporuscio
Alfiere della pizza napoletana a New York, insieme alla figlia Giorgia ha aperto un nuovo locale bellissimo, con annessa scuola per giovani pizzaioli. Una vera portaerei dello stile portanopeo negli Stati Uniti.
La scommessa da vincere: resistere alla fusion.
6 – Antonio Starita
A parte le nuove aperture, protagonista come presidente della neonata associazione delle pizzerie Centenarie a Napoli. Una intuizione che fa del tempo un vantaggio e non un handicap.
La scommessa da vincere: non arroccarsi ma essere riferimento per i giovani.
7 – Attilio Albachiara
Una pizzeria di tradizione familiare ad Acerra, balza agli onori della cronaca con video ipercliccati su Facebook e le interviste in televisione in cui chiede equilibrio di visibilità.
La scommessa da vincere: diventare istituzionale senza perdere la spontaneità.
8 – Da Zero
Siamo fuori dalla tradizione napoletana, ma dal lontano Cilento arriva una proposta che rispetta la storia e attinge alle ricchezze ambientali del territorio coniugandole allo stile partenopeo. L’apertura a Milano conferma la formula giusta.
La scommessa da vincere: credere nel Cilento guardando al mondo.
9 – Teresa Iorio
La mattina la trovate al lavoro nella piccola pizzerie alle spalle di Piazza Bovio. La sera frigge da Rossopomodoro. Vincitrice del Trofeo Caputo e del contest “Metti il pizzaiolo nel presepe di Mysocialrecipe”, è sicuramente una immagine sincera del mondo pizza.
La scommessa da vincere: restare sempre se stessa.
10 – Giuseppe Pignalosa
È lui quello che propone la pizza fritta quando viene data la laurea honoris causa a Massimo Bottura. Pizzaiolo dell’anno per la Guida Mamgia&Bevi del Mattino, 39° nella classifica 50 Top Pizza, grande attesa per la nuova apertura annunciata a Salerno.
La scommessa da vincere: mantenere lo stile napoletano classico anche a Salerno
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