di Adele Elisabetta Granieri
Le bollicine sono il must-have delle feste, perché si abbinano con tutto, non impegnano e fanno molto chic. Ma cosa scegliere per la propria tavola o per un regalo?
In tempi di scalata ostile di Vivendi a Mediaset e di acquisizione della storica azienda toscana Biondi Santi da parte dei francesi, un po’ di sano orgoglio nazionalista non guasta. Così, dopo i dieci Champagne, attraversiamo le Alpi.
Il divario in valore dell’export italiano rispetto a quello francese rimane ancora elevato, ciò nonostante, la crescita delle esportazioni del vino italiano risulta sempre costante. L’80% riguarda spumanti Dop e il ruolo da protagonista spetta al Prosecco, lo sparkling italiano indiscutibilmente più venduto, ottenuto con il metodo Charmat – che per nazionalistica coerenza chiameremo Martinotti, nome del suo italianissimo inventore – che prevede la rifermentazione controllata in grandi autoclavi. Per le feste più attese dell’anno, però, è d’uopo concedersi un buon Metodo Classico – analogo del francese champenoise utilizzato per lo champagne – che prevede la rifermentazione in bottiglia ed una sosta di diversi mesi sui lieviti. Questo procedimento dà vita a vini più complessi e strutturati, con perlage più fini e persistenti. Le denominazioni con la migliore tradizione e vocazione spumantistica sono Trento Doc, Franciacorta e Oltrepò Pavese, ma ormai in tutto lo stivale non c’è territorio che non si sia cimentato nella difficile arte della spumantizzazione. Eccovi dieci ottime etichette, che non vi faranno rimpiangere le bollicine d’oltralpe:
Trento Doc Giulio Ferrari Riserva del Fondatore
Nel 1902 Giulio Ferrari trasferì la tradizione della Champagne in Trentino. Oggi è il nome dell’unica etichetta italiana e forse mondiale che può permettersi di competere ad armi pari (o quasi) con le grandi bolle transalpine. Uno Chardonnay vinificato in purezza, con una sosta decennale sui lieviti, prodotto solo nelle annate migliori. Preziosi riflessi dorati e perlage finissimo e persistente, profumi intensi di burro, nocciola e agrumi canditi, arricchiti da una nota minerale; sorso pieno e materico, ricchissimo. Inossidabile.
Trento Doc Bellaveder Brut Nature Riserva
Stessa denominazione, ma azienda di tutt’altra stazza, a regime biologico. Da uve 100% Chardonnay, profuma di pesca bianca, agrumi e cipria, su un sottofondo minerale di grande finezza. La bocca è tesa, precisa, dal sorso ritmato e leggiadro ed un bel ritorno salino.
Trento Doc Zeni Giorgio Brut
Trento Doc da uve Chardonnay in purezza, profuma di frutti esotici, salvia e fiori bianchi, con un leggero sottofondo di gesso. In bocca è elegante, ricco e dinamico, con una piacevole vena salina.
Trento Doc “Paladino” Revì
Ancora Chardonnay, da coltivazione biologica, dai profumi di mela verde, rosa canina e crosta di pane e dal sorso pieno e succoso, ben consistente e strutturato. Una bella vena sapida e una freschezza ricca di nerbo ne rendono gradevolissima la beva.
Franciacorta Ca’ del Vent Pas Operé
Metodo Classico naturale da uve Chardonnay, frutto di numerose vinificazioni separate, fermentazioni con lieviti indigeni, senza filtrazioni e stabilizzazioni. Al naso sa di crosta di pane e gelsi, con accenni minerali che si ritrovano nel sorso, drittissimo e verticale. Un vino autentico messo a nudo nella sua elegante essenzialità.
Franciacorta “Il Contestatore” Pas Dosè Il Pendio
Franciacorta “sui generis” che nasce sulle alte colline coltivate con passione da Michele Loda. Un vino naturale, 100% Chardonnay, che profuma di gelsomino, limone e pan brioche con una bella nota di nocciola. Il sorso è elegante e ben calibrato tra freschezza e sapidità.
Franciacorta Satèn 1701
Blanc de Blancs biodinamico, ottenuto dalla vinificazione di sole uve Chardonnay. Il naso si esprime sulle note di crosta di pane, fiori bianchi e grafite, al palato è succoso e cremoso, dinamico nel finale di mandorla tostata.
Olptrepò Pavese “Pinot 64” Brut Calatroni
Un bel Pinot Nero dai profumi di frutti di bosco, fiori secchi, fieno ed erbe aromatiche. Il sorso è pieno, cremoso e vibrante.
Cantine della Volta Rosè
Lambrusco di Sorbara vinificato con Metodo Classico, profuma di lampone e fragolina di bosco, con note di rosa canina e scorza d’arancia. Il sorso è vigoroso, quasi irruente, dalla freschezza tagliente, ma sempre inquadrato e coerente.
“Ubaldo Rosi” Riserva Colonnara
Un Metodo Classico da uve Verdicchio, che matura 60 mesi sui lieviti. Evoca note di ginestra, mela cotogna, cedro e anice, offrendo un sorso dinamico, verticale, dal finale sapido e leggermente ammandorlato.
Alè, buon anno a tutti!
Dai un'occhiata anche a:
- Castello Bonomi, il pioniere dell’Erbamat. Cuvée 1564 Franciacorta Brut Nature Millesimato 2017 Docg | Degustazione in anteprima
- Aphrodite Ischia Bianco Spumante, La Pietra di Tommasone
- La Genisia bollicine d’Oltrepò
- Passione Metodo Classico: Eva Roberto e Francesca Carannante
- Abruzzo in Bolla: L’Ascesa delle Bollicine Abruzzesi con il Trabocco
- 72 Spumante Dosaggio Zero Coppola