di Fabiola Quaranta
Sapete dove si trova quello che da molti esperti e giornalisti viene definito “Il tempio sacro della pizza”? A Forcella, un locale storico e popolare nel ventre di Napoli e a sfornare pizze marinare e margherite solo e soltanto, senza altre tipologie, come vuole la tradizione, è la Antica Pizzeria da Michele – dal 1870, con unica sede a Napoli, in via Sersale.
Michele aprì la sua prima pizzeria nel lontano 1906 e da allora cinque generazioni di pizzaioli continuano l’arte di Michele, custodendone gelosamente le preziose indicazioni. Un albero genealogico particolare, una famiglia di maestri pizzaioli. Peccato che da qualche parte i rami devono essersi intrecciati e l’innesto che si è generato ha creato e, proprio in questi giorni, sta creando un certo clamore.
Sì, perché se è notizia certa che l’unica sede della storica pizzeria è solo a Napoli e che le prossime aperture previste saranno a Roma come seconda sede italiana e a Londra, andando ad allungare la lista dei locali già attivi in Giappone, non è altrettanto chiara la pubblicizzata inaugurazione di una pizzeria a Milano, la pizzeria da Michele – I Condurro.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza; come già scritto la famiglia Condurro è grande e vari membri della stessa continuano la tradizione del bisnonno. Non solo, come nella migliore tradizione meridionale, molti discendenti portano il nome del nonno, sicché di Michele Condurro sembra non essercene solo uno, anzi. Da qui la diatriba familiare sulla titolarità del nome, la cui tutela non esiste e la confusione ingenerata nella clientela che, ahinoi, all’oscuro delle vicende genealogiche a monte del conflitto, si affida alla pubblicità che fa del nome un brand.
Non si tratta di un caso isolato, di omonimie è pieno il mondo, in particolare quello gastronomico, non è colpa di nessuno… Infatti è un fenomeno che accade per molti locali, come bar, ristoranti e hotel. Pensiamo a quanti ristoranti “La Pergola” ci sono in Italia, o quanti “Hotel Miramonti”, e così via. Nella Bergamasca, per esempio, lo storico ristorante La Caprese a Mozzo si è visto aprire a pochi chilometri di distanza, in centro città, la Trattoria Caprese. E lo stesso nome “Da Michele”, ad esempio, esiste in numerose città: Torino, Stezzano (Bg), Genova, Pisa, Quinto di Treviso, Montebelluna (Tv), Racalmuto (Ag), ecc.
L’addetto stampa della storica pizzeria di Forcella, Alessandro Condurro, precisa: «Nessuna nostra filiale apre oppure ha in programma di aprire a Milano. Si tratta di parenti che portano il nostro stesso cognome, certo, ma che non hanno a che fare con la nostra azienda. Il padre di queste persone, Raffaele Condurro, ha lavorato per noi come pizzaiolo per molti anni, questo è vero e sacrosanto. Ma non basta ovviamente questo per poter essere “da Michele”, almeno noi crediamo così. Diversità ovviamente non vuol dire superiorità, il loro prodotto potrebbe benissimo essere superiore al nostro. Ma in questo modo si genera confusione tra la clientela e tra gli addetti ai lavori. Personalmente e a nome della mia azienda, auguro buon lavoro a tutti, ognuno se possibile con una propria precisa identità».
Michele Condurro, l’altro ramo della famiglia, dal canto suo ribatte: «Non abbiamo fatto alcun riferimento al locale di Forcella. Siamo la stessa famiglia e facciamo lo stesso lavoro. I cugini di Forcella hanno ereditato la pizzeria di via Sersale ma non sono proprietari della tradizione di famiglia né tantomeno del nonno. Mio padre è il figlio del fondatore e ha lavorato 50 anni nella pizzeria di Forcella. Anch’io ci ho lavorato negli anni Settanta. Io e mio figlio siamo dietro al banco a sfornare pizze da anni e le nostre pizzerie portano il mio nome, Michele. Sono locali di successo che non screditano la tradizione di famiglia».
Il know-how del capostipite Michele Condurro è nelle mani della sua famiglia, quelle stesse mani che da generazioni impastano seguendo i segreti di famiglia e affidandosi alla tradizione. Ne esistono più rami, adesso lo sappiamo e ci faremo attenzione.
Antica Pizzeria da Michele – dal 1870, con unica sede a Napoli, in via Sersale.
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