
di Giancarlo Maffi
Serata di grandi cuochi alla CITTA’ DEL GUSTO, lunedì sera in onore delle tre forchette. Invitati da LORENZO VIANI, che ha riavuto la massima valutazione dopo qualche anno , il sottoscritto e l’ormai famoso notaio TUMBIOLO (si commuoverà quando la deliziosa CLARA BARRA gli dirà che legge i suoi commenti sul blog del Pigna) si siedono al tavolo nr 1, vicino all’ingresso delle cucine, dove il vostro cronista farà alcune incursioni.
Certo per fare fotografie, ma soprattutto per procurarsi supplementi dei piatti preparati dagli chef, che nel caso nostro sono :
VILLA CRESPI –CANNAVACCIUOLO con

Non indimenticabile piatto . Anch’io non ne posso più di pesce in abbinata a formaggi a vario titolo. Qui l’aggravante è quel truciolo di pane e acciughe ,dichiarato dal cuoco “pane di fieno “ che a me è parso , più terra terra , a retrogusto stranamente glutammatico. Fare da mangiare per centcinquanta persone resta un bell’azzardo, sempre.
COMBAL . ZERO: PATATA ORIZZONTALE

Tralasciando la solita inevitabile battuta sul fatto che a Maffi le patate piacciono sempre verticali, bisogna dire che il NOSTRO ci diverte alquanto, fra patata cruda, liquida ma soprattutto con uno gnocco fantasmagorico, di cui avrò, dopo pianto cinese, addirittura una porzione di ben cinque.
Grazie SCABIN !
Poi i fantasmagorici TORTELLINI CLASSICI MODENESI IN CREMA DENSA DI PARMIGIANO REGGIANO DI COLLINA, DELL’OSTERIA FRANCESCANA
che il buon LORENZO VIANI si sbaferà in dose massiccia come da foto, smoccolando ,a ragione, sul fatto che il parmigiano gli pare di montagna e quindi ancor più buono . Confermato da BOTTURA , al telefono, cinque minuti dopo . INEVITABILMENTE PIATTO DELLA SERATA , OTTIMO E RUFFIANO !
Di LORENZO ci tocca un TOURNEDOS DI BACCALA’ IN CROSTA DI SFOGLIA SPEZIATA SU VELLUTATA DI FAGIOLI DI SORANA E LEGGERA SALSA ALL’AGLIO
Ironicamente pare un piatto da “cerimonia “ quale in effetti è questa serata. Ma, come dice il GUARDIANO DEL FARO, a che serve la proteina animale quando il fagiolo è così buono ?
Quando ho letto che il dolce l’avrebbe fatto il MIRAMONTI L’ALTRO ho sperato. Mi è andata buca. Il LEVEILLE’ ha ritenuto che sarebbe stato banale fare il più buon gelato da ristorante che si possa mangiare in Italia ed è andato per una SFERA DI ZABAIONE CON BABA’ TIEPIDO AL RUM E MANGO CARAMELLATO.
Va riprovato in quel di Concesio. Qui le temperature della cucina lo hanno mortificato mica poco, esaltando troppo l’alcool, ovunque esso fosse. Peccato.
Complessivamente una bella serata, illuminata da Clara Barra!
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