Botte da orbi fra De Luca e la Meloni, a farne le spese il cecatiello di Paupisi
Cecatielli di Paupisi al sugoLo scontro fra il governatore della Campania e il presidente del Consiglio promette bene: si tratta di due professionisti della politica che hanno fatto una lunghissima gavetta e sono in grado di scambiarsi botte e risposte che faranno epoca colorando così questo grigiore tartufesco degli ultimi decenni. Lo ha dimostrato la Meloni che in pratica ha accusato De Luca di dilapidare i soldi pubblici in Putipù e triccheballacche dopo essere stata a a sua volta accusato di affamare il Sud. Non entriamo nel merito della questione se non per sottolineare che in questi casi a pagare sono coloro che c’entrano poco o nulla con la questione in quanto tale. Nel nostro caso, il cecatiello di Paupisi, squisita pasta fatta in casa dalle donne di questo piccolo paese beneventano che è il principe di una sagra vera che richiama migliaia di persone. Sui finanziamenti a pioggia della Regione, direi non solo della Campania, e non da adesso, ma da almeno vent’anni, avrei tanti di quei sassolini nelle scarpe, talmente tanti che alla fine mi sono reso conto che non ne vale la pena parlarne: si può andare avanti benissimo senza soldi pubblici se si ha un progetto serio, i fatti lo hanno dimostrato e hai il grandissimo vantaggio di essere libero dalla terribile burocrazia delle Regioni che è quanto di più ottuso abbia creato la mente umana.
Nel caso del cecatiello, come leggete dalla nota del giovane presidente della Pro Loco, il danno si aggiunge alla beffa perché i soldi manco sono arrivati.
C’è però la cultura dei piccoli paesini resilienti da difendere e una considerazione di base: visto i miliardi di soldi pubblici spesi per la Fiat, davvero non vedo lo scandalo nel sostenere cecatielli di Paupisi, che esistevano prima dell’automobile e che esisteranno anche dopo.
Dichiarazione di Dario Orsillo, Presidente della Pro Loco di Paupisi
“Nelle ultime settimane dalle reti nazionali ci sono giunte notizie di ‘attacchi a distanza’ tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e , nel corso di una lunga intervista rilasciata alla trasmissione Rai “Porta a Porta” di qualche giorno fa, la premier ha lanciato nuove stoccate al Governatore campano sui temi dei Fondi sviluppo e coesione e dell’autonomia differenziata ridicolizzando le tradizioni campane e in particolare anche la nostra Sagra del Cecatiello. La premier nell’intervista ha espresso il proprio disappunto verso il modo in cui la Regione guidata da Vincenzo De Luca gestisce le proprie economie, finanziando iniziative culturali e gastronomiche. Nella diatriba tutta politica tra la premier ed il governatore campano ci sono finite quindi alcune delle tradizioni gastronomiche campane. Sono state citate 6 manifestazioni tra cui la nostra sagra in un totale di 430 eventi che hanno beneficiato, nel 2023, di fondi regionali per poter essere valorizzate in eventi di promozione.
In merito voglio precisare che il contributo regionale 2022 e 2023 per un totale di 20000 euro a causa di errori amministrativi, negligenza politica e per una burocrazia farraginosa non ancora è stato ricevuto. Ma tornando alla questione tutto è migliorabile, soprattutto la gestione di fondi pubblici nella realtà campana come in quella di ogni altra regione, ma la premier Meloni ha dimostrato quantomeno ‘poca eleganza’ nel deridere con sufficienza alcune iniziative che hanno, in primis, ricadute economiche assolutamente positive nei territori perlopiù aree interne nelle quali si svolgono. Il che sarebbe proprio uno degli obiettivi dei Fondi Sviluppo e Coesione: favorire la riduzione degli squilibri economici e sociali sul territorio nazionale, anche spingendo su cultura e turismo. L’intervento della premier ha ridicolizzato tradizioni come la Sagra del Cecatiello che ogni anno richiama migliaia di turisti e visitatori, un’area soggetta, come le altre da decenni, ad un ormai endemico fenomeno di emigrazione che sta portando alla graduale erosione di interi paesi ricchi di storia, cultura ma soprattutto di tradizioni che il governo nazionale, a mio avviso, dovrebbe tutelare anziché sbeffeggiare sulla prima rete della TV nazionale.
Il Cecatiello Paupisano, un prodotto agroalimentare tipico rigorosamente lavorato a mano che nelle prossime settimane, si spera, possa essere inserito tra i prodotti tradizionali riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e che in Regione Campania al momento se ne contano 457, è un’eccellenza del territorio sannita. Negli ultimi anni, grazie ad un discorso di promozione territoriale, il cecatiello paupisano ha superato i confini regionali e ciò è stato possibile soprattutto attraverso la sua sagra giunta nel 2023 alla 50esima edizione che si realizza a Paupisi nella penultima e nell’ultima settimana di agosto. L’evento ha ricevuto nel 2023 anche il prestigioso marchio “Sagra di Qualità” inserendo la manifestazione tra le 65 sagre più belle d’Italia. Nel ringraziare la premier dell’ulteriore pubblicità fatta al nostro Festival, anche se con eccezione negativa in merito alla destinazione dei contributi regionali, invito il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a visitare uno dei 5500 comuni italiani sotto i 5000 abitanti, magari anche Paupisi durante l’evento Sagra del Cecatiello, per rendersi conto che essi sono la vera identità italiana che si affacciano in Europa con qualità e coerenza e che con tanto sacrificio e dedizione conservano tradizione e cultura del popolo italiano”.
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