di Monica Bianciardi
Secondo la tradizione, la famiglia Gondi discende dalla Consorteria dei Filippi, che Dante, nella Divina Commedia, pone nel Paradiso ed annoverava fra i più antichi abitanti di Firenze. Nel palazzo di famiglia dalle cui finestre si aprono scorci suggestivi con una invidiabile vista su Palazzo Vecchio, sul Duomo e sulla basilica di Santa Croce una degustazione verticale di nove annate tenutasi nelle splendide sale quattrocentesche del Palazzo Gondi nel cuore di Firenze per i 30 anni di Mazzaferrrata dal 1989 al 2019. Il Mazzaferrata è un vino che ha segnato il passo generazionale di Bernardo Gondi, il quale negli anni 80 quando sulla costa Toscana esplodevano i Super Tuscan, convince il padre ad apportare una ventata di cambiamento nella tenuta di famiglia. Decide così di innestare del Cabernet Sauvignon in un vigneto preesistente allo scopo di creare un vino potente e longevo che esprimesse le caratteristiche del vitigno e del territorio tipicamente Chiantigiano. Un ritorno al passato come scommessa per il futuro considerando che Il Cabernet Sauvignon nella Toscana Centrale ha radici molto più antiche che risalgono addirittura alla seconda metà del 1500 quando si erano fatte le prime sperimentazioni con questo vitigno. I Gondi commercianti, banchieri e agricoltori, avevano vincoli di stretta collaborazione con la famiglia dei Medici con la quale avevano anche rapporti di parentela ed in particolare con Caterina de’ Medici figlia di Lorenzo il Magnifico, la quale divenne Regina di Francia sposando Enrico II. La Nobildonna fece importare in Toscana delle barbatelle di Cabernet che localmente vennero ribattezzate con il nome “uva francesa” che ben si adattò alle zone dell’entroterra. La Tenuta Bossi appartiene alla famiglia Gondi fin dal 1592 nel cuore del Chianti Rùfina, a Pontassieve. Con un’estensione attuale di 315 ettari di cui 19 a vigneto la zona risente di forti escursioni termiche, i terreni sono composti da galestro ed argilla con sedimenti calcarei. Il Mazzaferrata 100% Cabernet Sauvignon, prende il nome dallo stemma della famiglia Gondi tra le più antiche famiglie Fiorentine ed è rappresentato da due mazze ferrate a croce di Sant’Andrea.
Tasting Notes
Annate degustate: 1992, 1994, 1997, 1998, 2001, 2003, 2004, 2005, 2011
Il vino 100% Cabernet Sauvignon esegue una fermentazione in tini di cemento poi 24 mesi in botti di rovere e barrique più altri 24 mesi in bottiglia.
Mazzaferrata 1992 12,50 Vol
Colore aranciato con note olfattive lievi in cui si evidenziano le note erbacce del vitigno accompagnate da fiori appassiti e frutto appena accennato, in bocca acidità mantenuta ma chiude velocemente su tannini asciutti e finale sapido.
Mazzaferrata 1994 13 Vol Colore ben mantenuto di un intenso granato. Olfatto determinato da agrumi e frutto rosso, spezie, contornato da note balsamiche ed erbacee. Palato lineare e profondo ben fornito da molta acidità, tessuto tannico definito e puntuale, finale salino.
Mazzaferrata 1997 13,50 Vol 13 Vol
Colore dalla bella tonalità calda granato. Il rovere si svela con immediatezza tra un’iniziale tostatura con note di fumo e sensazioni fresche di menta, frutto nero maturo, agrume rosso, china, rabarbaro. In bocca ampio e potente supportato da un gusto teso, tannini arrotondati e distesi in un finale lungo dalla chiusura elegante.
Mazzaferrata 1998 13,50 Vol
Colore granato dall’intensa luminosità e profondezza. Il Cabernet ha una espressione particolarmente felice con un’apertura floreale di lavanda e note balsamiche mentolate, peperone, tamarindo, sandalo, pepe nero. Il palato potente ha uno sviluppo infiltrante e avvolgente in cui ritorna il frutto nero, fresco sapido con tannini fitti e puntuali.
Mazzaferrata 2001 13,00 Vol
Colore intenso rubino nella parte centrale con sfumature granato. Le note olfattive sono determinate da frutti neri e rossi maturi a cui si uniscono fumo e spezie, pepe nero, erbe aromatiche rosmarino, alloro, peperone. Palato avvolgente pieno ed estrattivo in cui l’equilibrio è dato dall’acidità e dal frutto polposo e da una trama tannica smussata dalla chiusura impeccabile.
Mazzaferrata 2003 13,50 Vol
La componente fruttata è data da prugna e amarena in composta, fumo di tabacco, cacao, spezie nere china. Palato caldo con tannini molto fitti che frenano un finale ingentilito da una vena morbida.
Mazzaferrata 2004 13,00 Vol
Colore ben mantenuto rosso fitto. Olfatto dato da componente fruttata molto matura ciliegia e prugna sotto spirito, note erbacee, balsamici di resina, spezie dolci, tabacco, liquirizia. Struttura e potenza determinano un sorso dai tratti maturi con la vena acida che si avverte ridotta rispetto alla sapidità, finale tannico.
Mazzaferrata 2005 13,00 Vol
Vino dai contorni luminosi che apre con frutti rossi succosi e vitali, lamponi, cassis contornati da mazzi di rose rosse, menta e spezie soffuse. Palato sontuoso ricco di materia con un vero concentrato di aromi caldi ma ravvivato da smagliante vena fresca ed un giusto contrappunto sapido, tannini soffici.
Mazzaferrata 2011 13,50 Vol
Vino elegante e potente determinato da aromi floreali intensi con spunti ferrosi e balsamici. Ingresso morbido che insiste con un palato fitto continuo ed estrattivo, teso da tanta freschezza ed un tannino scalpitante. Saporito e pieno il finale è persistente e polposo.
Fiammae 2016
Sangiovese 100% prodotto dalle uve di un unico vigneto posto a 300 m di altezza.Vino fortemente voluto da Gerardo e Lapo Gondi figli di Bernardo Gondi, che attraverso il Sangiovese cercano interpretare il territorio ed il dualismo delle loro personalità così diverse ma complementari. Fiammae nato con l’aiuto dell’enologo Fabrizio Moltard unisce austerità e potenza con profumi e freschezza.
Appassimento del 50% delle uve per un mese ed il restante vinificato subito. Fermentazione ed affinamento in barrique di rovere separate, al termine del quale il vino viene assemblato ed imbottigliato. Solo 500 le bottiglie prodotte.
Vino vibrante denso di erbe aromatiche, arancia rossa, e dolci sensazioni di gelatina di ribes, lamponi, resina di pino, gesso e pietra, pepe rosa. Il palato è teso e vivace con volume ben distribuito, sorso bilanciato da tannini austeri e acidità succosa, chiude agrumato e sapido.
La degustazione è stata condotta dall’enologo Dott. Fabrizio Moltard e da Massimo Castellani delegato Ais di Firenze.
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