Vinicola Palamà
Uva: negroamaro
Fascia di prezzo: 15,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/20 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35
Per quanto mi riguarda preferisco il Negroamaro come protagonista nelle degustazioni ufficiali ed informali sul vino rosso pugliese: a tavola, nei convivi e nei concorsi enologici. La stampa estera decanta in modo entusiastico il vino di questa specie varietale, soprattutto il rosato, tanto è vero che il Metiusco di Palamà è stato proclamato il miglior rosè del mondo dagli stessi media americani! E certamente non si tratta di una boutade, perché questo vino è sempre oggetto di copiosi riconoscimenti ed apprezzamenti da tutto il mondo. Tanto per semplificare, è da sottolineare che durante l’edizione del 2013 di Radici del Sud il Metiusco ha conquistato la prima piazza da parte di entrambe le giurie nazionale ed internazionale! Ma anche la versione rossa del negroamaro di Palamà come il Mavro Salento Rosso Igp 2013, che ho degustato recentemente, è considerato tra i migliori vini di Puglia e come afferma il simpatico proprietario Ninì Palamà: “Questo vino negli anni non mi ha fatto mai mancare premi, amici e soddisfazioni”.
Allevamento delle viti col classico sistema ad alberello, con uve penzolanti che vanno quasi a toccare il terreno e poi guardano il mare a destra e a manca e sono spazzolate costantemente da un vento caldo.
Fermentazione in acciaio, maturazione per un anno in barriques di rovere francese e poi elevazione in vetro. Gradazione alcolica altina di quattordici e mezzo. D’altra parte qui il sole durante l’estate picchia forte.
Che bel colore intravedo nel bicchiere: un rubino scuro, denso ed impenetrabile (mavro appunto!), attraversato da lampi purpurei. Al naso pregiati profumi del sottobosco, bella speziatura e sensazioni floreali, vegetali, empireumatiche e tostate. In bocca il primo impatto del sorso sulla lingua è naturalmente caldo ,poi temperato da un’armoniosa freschezza, levigata tannicità e da una morbida finezza. In appresso si mastica un frutto potente e compatto, per l’ottimo dosaggio del legno e poi si esaltano vibrazioni sapide e minerali, partorite dal particolare terroir. Il vino è bene strutturato, equilibrato, vitale, corposo, rotondo, complesso e profondo. Finale piacevolmente amarognolo come da copione. Durerà ancora per altri sette-otto anni. Prezzo interessante. Per l’abbinamento propongo orecchiette al ragù, grigliata di carne e pecorino murgiano. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Cutrofiano (Le) – Via A. Diaz, 6
Tel. e Fax 0836 542865
info@vinicolapalama.com – www.vinicolapalama.com
Enologo: Cosimo Palamà
Ettari vitati: 12
Bottiglie prodotte: 18.000
Vitigni: negroamaro, malvasia nera e bianca, primitivo, verdeca e bianco d’Alessano