Una traccia, quella sulla alimentazione proposta agli esami di maturità 2011 che hanno preso il via oggi, che rappresenta un «segno dei tempi», poichè fa riferimento a tematiche cruciali come la fame nel mondo e gli sprechi, ma anche al ruolo delle sane abitudini alimentari per la prevenzione di tante malattie, a partire da quelle cardiovascolari. Il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ed il cardiologo dell’Università La Sapienza di Roma Massimo Volpe, entrambi direttamente citati nella documentazione allegata alla traccia, plaudono alla scelta di questa tematica.
«È un tema economico-sociale, ed è un segno dei tempi. È importante – commenta Petrini – che in questo particolare momento, cioè
proprio all’esame di maturità, i giovani siano chiamati a riflettere sul sistema alimentare che ha diverse incongruenze, anzi, è
insostenibile». Ed è anche «molto importante – aggiunge – che ci sia questa sensibilità proprio in un tema di maturità; e non c’è dubbio che dai giovani arriveranno risposte di buon senso, risposte che non arrivano da molti politici». Del resto i giovani, rileva Petrini, «hanno già espresso attenzione verso il bene comune negli ultimi referendum, e questo è un elemento fondamentale per capire come le nuove generazioni rispondano alla crisi, e abbiamo uno sguardo diverso dai loro genitori e da tanti politici».
Si tratta di una traccia «intelligente e tempestiva» anche secondo Volpe: «È importante – afferma – spronare i ragazzi, in questa fase, a
pensare a cosa mangiano, rendendo loro chiaro il nesso tra una sana alimentazione e la possibilità di prevenire numerose malattie, da
quelle cardiovascolari al diabete». Attirare l’attenzione dei giovani su un problema di questa portata, in occasione di un appuntamento
come quello della maturità, commenta il cardiologo, «si rivela dunque un’opzione importante».
Ma, certamente, non basta una traccia d’esame a cambiare le abitudini: «È cruciale dare ai ragazzi i principi di sani stili di vita quanto
prima possibile. Per questo – è la proposta che Volpe rivolge al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini – sarebbe opportuno che nei
programmi scolastici, soprattutto nelle materie scientifiche, si riservasse un maggiore spazio all’educazione alimentare e motoria come
strumenti di prevenzione»
Ecco il testo di Petrini
“La politica alimentare […] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intesivi altamente insostenibili, e dell’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. é per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. in una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.” Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” – 9 giugno 2010.
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