di Tiziano Terracciano
Limatola è conosciuta soprattutto per il suo Castello e per i mercatini natalizi che ogni anno portano tanta gente a gremire lo stesso e l’intero borgo. Il territorio inoltre è disseminato di tanti avamposti del gusto che cercano di accontentare in vario modo ogni tipo di clientela. Da poco l’offerta si é arricchita anche della vera Pizza Napoletana, o meglio dire Casertana visto che comunque qui siamo nell’estremità occidentale della provincia di Benevento confinando in quasi ogni direzione con i comuni casertani, tra i quali spicca sicuramente Caiazzo per la grande influenza che ha dato e sta dando al mondo della Pizza.
Ci troviamo in un agriturismo con alle spalle una reale azienda agricola che fornisce buona parte della materia prima utilizzata nel reparto ristorazione ed in quello pizzeria. Siamo in cima ad una collina da cui è possibile ammirare il paesaggio del Medio Volturno ed il Castello del quale dicevamo prima, e si accede percorrendo un bel viale reso ancor più suggestivo dalla tenue illuminazione notturna collocata ai bordi della strada.
In questa Masseria è possibile mangiare sicuramente una delle migliori pizze della Vallata. Una pizza con spiccate influenze caiatine che vanno ben oltre la vicinanza territoriale in quanto il pizzaiolo, Antonio Verrillo, è originario proprio di Caiazzo e si è formato in quello che può essere considerato a tutti gli effetti uno dei templi della pizza “moderna”.
Antonio impasta ancora a mano nella màdia di legno. Fa un impasto semi-diretto (dando un’oretta all’autolisi) che lievita in circa 12 ore a temperatura ambiente dosando, a seconda della temperatura esterna, in percentuali diverse due farine tipo 0 che differiscono per la loro forza (W). L’idratazione è spinta un po’ oltre il 70% e la puntata è alquanto lunga.
Per il condimento si prediligono i prodotti a metro zero dell’azienda agricola perché, come dice Antonio, sono impareggiabili sia i sapori che i profumi anche solo di una singola foglia di basilico raccolta al momento negli orti dislocati sui pendii della collina, giusto fuori le porte della Masseria.
L’impasto è da lode e, nei cornicioni gonfi d’aria, disegna ed inarca delle meravigliose caverne. I condimenti non sono da meno e lo si capisce facendo un giropizza con gli altri commensali, provando così più proposte scelte tra il menù ed il fuori-menù. Assaggiamo dunque – una classica Parmigiana fatta con le melanzane del proprio orto;
– una stagionale Zucca con appunto la zucca del proprio orto, la pancetta paesana e le scaglie di caciotta di pecora; – una con le Scarole “aperta” ovvero una classica pizza con gli ingredienti che solitamente si mettono nel calzone (scarola a crudo, alici, capperi, olive caiazzane, noci e fiordilatte del caseificio “Il Casolare” di Alvignano).
Questa pizza con le Scarole “aperta” la avevamo già provata alcuni mesi fa ma è talmente buona che diventa irrinunciabile quando si varca la soglia di questa Masseria.
Per concludere non può mancare uno dei dolci artigianali della casa. Oggi è la volta di una deliziosa torta con le Mele Annurca dei propri melèti, le Noci e la Cannella, accompagnata logicamente dal liquore alla Mela Annurca artigianale.
Tra i vini disponibili meritano attenzione sicuramente quelli della cantina “Torre a Oriente” di Torrecuso.
Aperto dal Giovedì alla Domenica
Agriturismo Pizzeria B&B “Masseria Gigli”
SP 119, località Biancano
82030 Limatola (BN)
Tel. 0823 481442
www.facebook.com/MasseriaGigli
https://www.masseriagigli.net/
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