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Sostenibilità, Etica Ed Estetica al centro della due giorni che verrà chiusa da Alain Passard
Sostenibilità, etica ed estetica, tematiche sempre più attuali nel mondo dell’alimentazione, saranno al centro del dibattito nella prossima edizione di LSDM, il congresso internazionale di cucina d’autore in programma martedì 1 e mercoledì 2 ottobre presso il Savoy Beach Hotel di Paestum (SA). Un appuntamento ormai di rito, che da ben 12 anni riunisce il meglio del panorama gastronomico italiano e mondiale.
Un’edizione densa di novità, durante la quale non verrà richiesto ai cuochi coinvolti, come di consueto, di esibirsi nel classico cooking show, ma di partecipare a dei veri e propri “tavoli di lavoro”.
«Una scelta – sottolineano Barbara Guerra e Albert Sapere, ideatori e curatori di LSDM – che nasce dall’esigenza di porre sotto la lente di ingrandimento gli aspetti culturali e per così dire “umanistici” dell’alimentazione. Un gesto a nostro avviso necessario per comprendere appieno “l’universo” che si nasconde dietro al piatto, andando oltre la tecnica del singolo interprete».
Per questo motivo, per la prima volta, a fare da relatori non saranno solo grandi chef di calibro internazionale, decani della cucina e giovani promesse, ma anche una serie di studiosi e professionisti del settore, figure essenziali per un approccio interdisciplinare all’argomento cibo.
Interverranno dunque personaggi come Cesare Cunaccia, giornalista e trendsetter, Marco Malaguti, esperto di nutraceutica, la scienza che indaga sui principi nutritivi contenuti negli alimenti e i relativi effetti benefici per la salute. E ancora Lucia Galasso, antropologa dell’alimentazione, lavoro che la porta a studiare le dinamiche culturali connesse alla produzione, preparazione e consumo degli alimenti nelle diverse società umane, con particolare riguardo alla storia e ai significati socioculturali e simbolici del cibo. A Nicoletta Poliotto, specialista in food marketing, il compito di rivelare i segreti di questo strumento ormai essenziale per tutti i ristoratori del nuovo millennio.
Saranno presenti anche alcune tra le più prestigiose firme del giornalismo enogastronomico, per un focus sull’editoria e sul corretto ruolo dell’informazione. Riflettori puntati inoltre sulla formazione, con Matteo Lorito, Direttore del Dipartimento di Agraria della Federico II e del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche Mediterranee, e Andrea Sinigaglia, General Manager di ALMA (La Scuola Internazionale di Cucina Italiana). Non mancherà un approfondimento sulla pizza, con alcuni dei protagonisti più all’avanguardia della Penisola premiati da 50 Top Pizza e una sessione dedicata al ruolo del pizzaiolo contemporaneo a Napoli.
E poi le riflessioni da parte di chi il Paese ha deciso di lasciarlo (come gli chef Umberto Bombana e Mario Gamba), aiutando però a diffondere la cultura gastronomica italiana all’estero.
Continua il percorso intrapreso negli ultimi due anni, quello di approfondire gli aspetti dell’alimentazione mediterranea attualizzando gli studi avviati negli anni ’50 da Ancel Keys. A tal fine vari gli ospiti che discuteranno di questo con il contrappunto di degustazioni tecniche di vino, pasta di Gragnano IGP, olio extravergine d’oliva, caffè.
La chiusura sarà affidata ad Alain Passard, tristellato francese – vincitore dello Chef’s Choice Award per 50 Best Restaurants 2019 – celebre anche per aver aperto le porte al mondo vegetale e ai temi moderni come nessun altro prima.
«In sostanza – concludono i due curatori Guerra e Sapere – un momento di aggiornamento, scambio e confronto che riteniamo di fondamentale importanza per chiunque faccia parte del settore alimentare e gastronomico. Per la prima volta inoltre, in linea con le tematiche che verranno affrontate, LSDM 2019 sarà un evento completamente eco-friendly, con l’uso di soli materiali riciclabili e plastic free. A questo aggiungiamo il fatto che le donazioni, di 50 euro, fatte per accreditarsi, saranno effettuate direttamente sul conto corrente del Parco Archeologico di Paestum. Un’iniziativa che vuole sottolineare ancor più la visione culturale e globale di questa edizione del congresso».
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