LA SIBILLA
Uve : marsigliese 60% olivella 20% piedirosso 20%
Fascia di prezzo : dai 10 ai 15 euro
Fermentazione e affinamento: 12 mesi in botti di primo secondo e terzo passaggio.
Su in alto in collina si vede il lago vulcanico d’Averno e poi, risalendo tra le vigne sparse qui e lì, riesci ad avere una vista su Bacoli, manifesto poetico di un territorio di ossimori strutturali.
Le vigne sono quelle della Cantina La Sibilla. Restituta e Luigi Di Meo ti accolgono come una persona di famiglia nella loro azienda e a sentir parlare di vino e lavoro scopri che sono in fondo passione e sacrificio di costante dedizione. E’ un legame, il loro, che pone le radici nella terra con indissolubile forza ormai da cinque generazioni. Tra le prime vigne trovi degli orticoli che ancora testimoniano la presenza degli anziani abituati a sfruttare ogni angolo di terra, compresa quella tra i filari.
Poi si risale ed il lavoro della nuova generazione è evidente, con belle vigne in piccoli terrazzamenti strappati all’incuria, così, pian piano, fin su in cima alla collina. Lì, con stupore, ti riscopri poco distante da reperti dell’epoca romana . I Di Meo guardano sempre con rispetto ed orgoglio la loro terra della Sibilla con lo spirito di chi, con la propria presenza vuole migliorarla e mai abusarne. Le vigne sono molto eterogenee e su quei terreni vulcanici con ceneri e lapilli, trovi piante centenarie, altre di 40 -50 anni e poi delle nuove sfide. Hanno, infatti, recuperato varietà minori come l’olivella, aglianichella e marsigliese.
Ci troviamo di fronte ad un’azienda a conduzione familiare sì, ma ad alta specializzazione: uno dei figli, Vincenzo, è enologo e spesso si affianca in cantina all’enologo dell’Azienda Roberto Cipresso; l’altro, Salvatore è sommelier. Entrambi sono intensamente coinvolti negli affari di famiglia. Colpisce dell’azienda una certa personalità.
I vini rispecchiano il territorio ma hanno un’impronta caratteriale ben definita. Ho scelto per la mia degustazione una vera chicca, Il Marsiliano 2007 (la prima annata prodotta è una 2006). E’ un Campania IGT che viene da uve marsigliese al 60% piedirosso e olivella parimenti al 20 %. Trascorre 12 mesi in legno di primo secondo e terzo passaggio e a me è piaciuto.
Il colore è un rubino così vivace e luminoso. Il naso è verticale, intenso e pronto a proporre erbe di campo, macchia mediterranea, un che di fiori ed il geranio. La bocca è di frutti croccanti, fiori intensi e ancora macchia mediterranea. Bello! E’ un vino unico, fresco, agile, che lascia la bocca pulita. Interessante. Ha una dicotomia formale in cui nell’immediato si svela quasi di facile comprensione e poi ti stupisce inaspettato. Gradisco!
Questa scheda è di Sara Marte
Sede in via Ottaviano Augusto, 19, Bacoli. Tel 081 8688778.Sito : www.sibillavini.it Enologo: Roberto Cipresso. Bottiglie prodotte: 70.000. Ettari vitati: 9. Uve: piedirosso, aglianichella, olivella, marsigliese, falanghina.
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