di Marina Betto
Veramente diversi questi sei Verdicchio a dimostrazione che non ne esiste uno solo ma tante sono le facce di questo vino marchigiano. Presso l’Istituto Marchigiano Tutela Vini ( IMT) sei tra i più rappresentativi produttori dei Castelli di Jesi Azienda Socci, Azienda Santa Barbara, Villa Bucci, Azienda Lucchetti, Marotti Campi e Moncaro hanno presentato un’etichetta della loro produzione che aggiunge ognuna il proprio tassello nella composizione dell’immagine del Verdicchio. Uno dei più grandi e originali vini italiani che dopo aver superato un vero momento di down sulla qualità una trentina di anni fa ha saputo riemergere grazie anche alla caparbietà di alcuni grandi e piccoli produttori locali che con un grande sforzo d’intenti hanno dato una svolta qualitativa. Importante è stato il lavoro del IMT, che supporta dal 1999 tutti i produttori di Verdicchio, fatto di 652 aziende dentro 16 denominazioni di origine di cui 4 sono DOCG.
La produzione è contingentata per il Verdicchio dei Castelli di Jesi, la superficie media degli ettari vitati per azienda è triplicata, rinnovato oltre ¼ del vigneto e anche l’imbottigliamento fuori zona è calato del 75% ha detto Alberto Mazzoni direttore IMT < siamo andati oltre l’immagine del vino beverino, che non rende giustizia a questo vitigno versatile, capace di essere stuzzicante , dissetante, agile e nello stesso tempo profondo, multi sfaccettato, strutturato e minerale, capace di invecchiare. Ancora c’è molto da fare, si sta pensando di adeguare il disciplinare di produzione alle nuove esigenze del mercato che vede il Verdicchio al I° posto di vendita negli Stati Uniti e Canada poi viene il mercato giapponese e quello europeo>. Nasce tra le colline che dal mare si alzano verso Cupramontana e Apiro fino a 550 m s.l.m, si nutre delle brezze marine su terreno marnoso argilloso. L’acino verde da cui il nome, ricco in acidità lo facilita per la spumantizzazione, per l’invecchiamento; se raccolto in epoca precoce nei vigneti delle zone più alte vengono fuori vini agili, freschi, floreali e agrumati. Più la maturazione è piena più le sensazioni di mandorla, le percezioni fruttate i ricordi di anice si fanno ampie. Uve surmature offrono accenti di miele, erbe aromatiche e confettura di pesche e albicocche. Un altro elemento che differenzia il Verdicchio è il tempo che gli dona complessità e dopo anni si può trovare nel sorso un’anima balsamica e tratteggi minerali. Versatile, può essere vino da aperitivo, buono con i fritti, vino gastronomico da abbinare al pesce, al brodetto, alla carne, ai funghi e che secondo Nomisma- Wine –Monitor è presente per l’83% nelle carte dell’alta ristorazione con una media di sei etichette.
Con l’azienda Socci siamo a Castelplanio con un vigneto di oltre 40 anni sulla collina di Monte Deserto a 350 m. di altezza. E’ un’azienda piccolissima a conduzione familiare che produce 6 tipologie di Verdicchio: 3 Verdicchio Classico Superiore, un IGT Marche Bianco e 2 Metodo Classico. Affiancano ad una vivificazione tradizionale altre sperimentazioni. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore Bianca 2018 15% vol ha un’anima nuova grazie al sistema Vinooxjgen con il quale viene prodotto che impedisce il contatto del vino con l’ossigeno perché non c’è nessun tipo di travaso. Bianca ha un naso mielato con riconoscimenti di frutta matura, susina e albicocca, sentori quasi di Vermouth. La bocca è ampia, fresca con accenti anche tannici ma che lascia intravedere il frutto integro.
Dell’azienda Santa Barbara il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Stefano Antonucci 2018 13,5% vol. fermenta in acciaio e matura in barrique per un anno e affina sei mesi in bottiglia. Prende il nome dal suo creatore Stefano Antonucci self-made man che in 10 anni ha creato veri tesori enologici con la formula tradizione che si miscela ad un innovativo concetto di produzione. Il profumo è caldo di fiori di campo estivi, una leggera sfumatura di tabacco dolce e camomilla, foglie di limone. Il sapore è fresco e piacevolmente ammandorlato, un vino per intenditori.
La famiglia Bucci lavora in campo agricolo da 200 anni, producendo grano duro, mais, piselli e olio poi dagli anni “70 vengono piantate 7 piccole vigne su terreni calcarei e argillosi a Serra de Conti a Montecarotto. Bucci Classico Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019 13,5% vol. è l’etichetta easy dell’azienda l’altra è Villa Bucci come afferma Ampelio Bucci figura carismatica tra tutti i produttori di Verdicchio. Vino biologico per il quale il grosso del lavoro si fa essenzialmente in vigna per fare in modo che il grado alcolico del futuro vino non superi mai i 14%. La vinificazione avviene in acciaio poi si utilizzano delle botti di Slavonia vecchie e un anno di bottiglia. Sentori floreali e mielati al naso, dolci, fiori di acacia, limone e idrocarburi. Il sorso è fresco in equilibrio tra morbidezza e freschezza, acidità. Vena aromatica, dinamica, originale che si distingue sempre.
L’azienda Lucchetti è portata avanti da una famiglia di vignaioli, Paolo e Loretta sono la III° generazione che coltiva 30 ettari a Verdicchio mentre l’altro vitigno è il Lacrima di Morro d’Alba. Da cinque anni hanno la certificazione biologica e il loro impegno per essere sostenibili salvaguardando la biodiversità è costante. In questa zona che è molto calda, con escursioni termiche minori è importante lavorare sull’ombrello vegetativo della vite. Il Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore Vigna Vittoria 2018 14% vol. matura in cemento 12 mesi a cui seguono sei mesi di affinamento. Il suo profumo ricorda l’albicocca, il miele d’acacia mescolato a sensazioni tostate. La bocca sapida è molto persistente.
Marotti Campi è una fattoria di famiglia di metà “800, 70 ettari di vigneto concentrati tra Verdicchio e Lacrima dove il clima è mediterraneo. Producono 4 Verdicchio e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Volo d’Autunno 2019 13,5 % vol. rappresenta il primo tentativo di una nuova strada, vinificato sulle bucce è in sostanza un macerato. Un vino molto minerale che aggiunge una sfumatura in più alla tipologia. L’etichetta disegnata dal produttore, che è fotografo, vuole rappresentare le sfumature calde, ambrate e ocra che si librano nel vino come il battito d’ali degli uccelli in volo. Volo d’autunno è giallo dorato, propone un profumo goloso con accenti di caramella mou, pere e mele mature, brioches. Il vino è saporito, masticabile con accenti di freschezza e sapidità e lieve tannicità, ciò che lo rende accattivante.
Moncaro – Terre Cortesi Moncaro Soc. Coop. Agricola è formata da 30 cantine con 1200 ettari di vigneti totali. Da tre storici vigneti nell’area classica di produzione nei comuni di Montecarotto, Serra de’ Conti e Castelplanio nasce il Verdicchio Classico Superiore dei Castelli di Jesi DOC Verde Ca’ Ruptae 2020 13,5% vol. La fermentazione avviene in acciaio dopo macerazione a freddo e l’invecchiamento sulle fecce fini. Sue sono sensazioni di foglia di limone e fiori bianchi, salvia. Sorso fresco e molto minerale con un allungo sapido. Può essere un piacevole vino da aperitivo di crudi di pesce.
mariolucchetti.it
www.verdicchio.it socci@verdicchio.it
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