di Virginia Di Falco
Michael Caines è uno degli chef imprenditori più famosi del Regno Unito. 45 anni, da ben 15 due stelle Michelin prese la prima volta nel suo ristorante Gidleigh Park nel Devon. Poi, alla velocità della luce, la svolta manageriale: in società con il magnate degli alberghi Andrew Brownsword firma tutti i ristoranti (ne è anche il Food & Beverage manager) del marchio ABode; è stato executive chef anche del Priory a Bath, fa programmi televisivi, pubblica libri di successo.
Il suo ristorante più ‘cittadino’ della catena ABode si trova a Manchester, a pochi passi dalla stazione di Piccadilly, in un ex magazzino tessile riconvertito, che mantiene al pianterreno lo stile Art Nouveau, con molti decori d’epoca in maiolica.
Tutt’altro look, invece, nel ristorante – anche Champagne bar – del seminterrato. Ambiente moderno, semplice, lineare, luci soffuse (anche di giorno). Colori scuri, con qualche sprazzo d’arancio grazie alle belle gerbere sui tavoli; mise en place essenziale, servizio molto professionale e puntuale, forse un po’ freddino.
A pranzo, il tasting menu di primavera prevede due portate (a 16 sterline e 95, e a 26.95 con l’abbinamento vini) oppure tre portate (a 22.95, a 37.95 con i vini), con una scelta ristretta a tre opzioni ciascuna per antipasto, piatto principale e dessert. Insomma, la prima notizia è che qui con 30 euro mangi a pranzo in una cucina stellata. E non a caso, Jay Rayner, critico gastronomico del Guardian, lo considera tra i 10 ristoranti del Regno Unito con miglior rapporto qualità prezzo. Una combinazione semplicemente impensabile da noi in Italia.
Dopo un cocktail molto rinfrescante, che viene offerto (anche nella versione analcolica, volendo) si comincia con uno starter che è davvero un bell’omaggio alla stagione primaverile: una mousse di piselli servita con burro olandese, funghi selvatici, piselli freschi e piccolissimi ravanelli. Molto equilibrato ma, allo stesso tempo, ricco e non monocorde grazie soprattutto al passaggio tra le diverse consistenze. Molto meno leggero l’altro starter, con il maccarello affumicato avvolto nel lardo di Colonnata (si, anche qui!) e accompagnato da cubetti di barbabietola.
Portata principale del giorno sicuramente il merluzzo arrostito: cottura perfetta, quasi rosa, compatto alla vista ma con una sfogliatura notevole. Un piatto delicato, anche nei vegetali di accompagnamento, dai piccoli porri, serviti interi, alle patate novelle, alla lavanda. Con la sapidità che non viene dal mare ma dalla riduzione di pollo.
L’altra portata principale, invece, è un vero classico del menu tradizionale del Regno Unito: ‘pork belly’, la pancetta di maiale, servita con barbabietole e carote disidratate e fritte. Il grasso buono ha un sapore immediatamente riconoscibile, qui si può pensare solo alla sugna, non ci sono scappatoie. Il risultato finale è appagante e, last but not least, con questo piatto si ha l’opportunità di fare pace con le carote. Per sempre.
Si chiude con un dessert molto fresco, corroborante: una zuppetta al rabarbaro con un purée di arancia confit e una granita di cioccolato bianco. Oppure, per i più golosi, il tradizionale pudding con gelato al caramello, bomba calorica ma golosissimo.
Il pane, fuori carta, appena sfornato e servito con dell’ottimo burro si lascia mangiare mentre vi dimenticherete facilmente della carta dei vini.
Insomma. Nel non ricco panorama della ristorazione di Manchester un punto di riferimento sicuro e affidabile: l’executive chef Robert Cox – qui dal 2012 – alterna in maniera diligente, con qualche segno di vivacità, le proprie esecuzioni ai classici British di Michael Caines. Il risultato è una cucina leggibile, immediata, molto moderna che parla un linguaggio europeo. Il che, di questi tempi, non è davvero poco.
Michael Caines at ABode
107 Piccadilly
Tel. +44 161 247 7744
www.abodemanchester.co.uk
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