di Tommaso Esposito
Succede anche questo su 2.0
Che dal digi si passi al real.
E tutto può accadere.
Questa volta è andata bene, anzi molto bene.
Il gruppo su Facebook La Botte fondato da Peppe Picardi si è interrogato su quale vino potesse accompagnare il carciofo.
Quello arrostito sulla brace con olio evo, prezzemolo, aglio e pepe.
Su due piedi si è organizzata la cosa e si è chiesto ad alcuni amici come Marina Alaimo, Tonino Petrella, Antonio Coppola e chi scrive di organizzare un panel giocoso e amicale: il Mammarella Wine 2012 Edizione Zero.
Via via hanno aderito la Poteca della Cerra, la Civica Scuola di Musica di Acerra, l’Associazione Acerra Nostra.
Ha ospitato la Casa dell’Umana Accoglienza di Acerra.
Hanno partecipato le Cantine Rao, la Fattoria Colle Sasso, i Viticoltori Migliozzi, le Cantine Iovino Monte Spina, il Panificio Russo, il Salumificio Fumagalli, il Pastificio le Gemme del Vesuvio.
Del carciofo leggete qui.
Del vino ha parlato Marina Alaimo, leader e conduttrice della serata.
Impeccabile, essenziale, netta, come sempre, la sua parola.
Un breve, ma efficace excursus sull’abbinamento ideale.
Queste le ipotesi:
non solo acqua su questo ortaggio, ma anche vino.
Che però non sia un rosso.
Che sia invece un bianco, non giovanissimo.
Tra i convenuti forse il Pallagrello Bianco.
Nessuna bollicina.
E questa la prova:
Carciofo arrostito, pane, acqua.
E i vini.
Cantine Rao Caiazzo:
Silvaura Terre del Volturno Bianco Igt (Pallagrello e Fiano) 2010
Silvanigra Terre del Volturno Rosso Igt 2008 (Aglianico, Casa Vecchia, Cabernet Sauvignon, Pallagrello Nero)
Viticoltori Migliozzi Carinola:
Rampaniuci Falerno del Massico Doc 2008
Fattoria Colle Sasso:
Aglianico Roccamonfina Igt 2008
Falanghina Roccamonfina Igt 2011
Iovino Monte Spina Pozzuoli:
Grande Farnia Falanghina dei Campi Flegrei 2010
Gruccione, Piedirosso Campi Flegrei DOP 2010.
Il responso:
Confermata la non affinità dei rossi con il carciofo.
Bello il Pallagrello, ma troppo docile versus la Mammarella.
Grande Farnia Falanghina campi Flegrei 2010, un po’ meglio di Roccamonfina, invece tiene bene. Buon equilibrio e Mammarella non prevale.
Va d’amore e d’accordo.
Si può fare lo sposalizio.
E si fa con il tripudio di tutti, mentre giungono le mezze maniche di Gemme del Vesuvio con carciofi preparate dallo chef Cuono De Chiara.
Ve ne daremo ricetta.
Intanto: Musica, Maestri.
Con Valentina Masciandaro, Alessio Ianniello, Peppe Renella e Modestino De Chiara.
Alla prossima vera Prima Edizione.
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