di Tiziano Teracciano
Ritorniamo a Cervinara, un paese dell’Irpinia, dove nell’ultimo periodo si è assistito alla nascita di nuove interessanti aperture di locali operanti nell’attività ristorativa. Siamo in una locanda ai confini tra Avellinese, Beneventano e Napoletano, dove i piatti delle tre province si fondono con interscambio di ricette ed ingredienti. Dalla terrazza sulla collina del Quercino si può godere di una stupenda vista sulla Valle Caudina con di fronte i monumenti di Montesarchio che risplendono nella notte.
La cucina è incentrata, come dicevamo, sul territorio ma non solo, poiché c’è la volontà di offrire prelibatezze provenienti anche da altre regioni al fine di deliziare i propri ospiti con le proprie selezioni di prodotti di qualità. La carta dei vini è ancora in costruzione ma, guardando le tante bottiglie dislocate per il locale, già si capisce che non sarà certo minuta. Il vino della casa è un buon Aglianico del vicino Taburno.
Anche il menù è in fase di aggiornamento, quindi, prima di ordinare, ci si fa una chiacchierata con le ragazze che servono ai tavoli. Ci consigliano di non perderci l’Antipasto della Casa (16 euro p.p.) e così ci lasciamo tentare.
Si parte con dei favolosi Crocchè di patate con baccalà e dei Gattoncini con funghi champignon (ma poiché è tempo e luogo di porcini ci saremmo aspettati di trovare questi ultimi al posto del comune e meno nobile fungo proposto).
Si prosegue con altre deliziose proposte calde come la Parmiggiana di Melanzane, i Peperoni imbottiti ed il tegamino di Salsiccia paesana e Friarielli.
A completare un bellissimo Tagliere con Pancetta, Soprressata e Crudo (tagliato al coltello sul banco a vista) del Prosciuttificio Ciarcia di Venticano. Dal lato formaggi ci sono il Pecorino Toscano Dop (unico intruso della serata!), uno stracchinato locale ed un Pecorino semi-stagionato al Tartufo. Dulcis in fundo due pezzetti di Caciocavallo stagionato di Castelfranco in Miscano.
Volevamo continuare con le carni cotte sulla brace a carboni ma la disponibilità del Tartufo fresco locale ci ha fatto cambiare idea soprattutto quando dalla cucina hanno accettato di modificare un piatto da loro proposto. Così abbiamo chiesto i Fusilli Avellinesi con il solo Baccalà, senza aggiunta di altri ingredienti, al fine di sentire al meglio lo scorzone locale grattugiato sopra a lamelle (12 euro). L’accostamento tra Baccalà e Tartufo ci piace un sacco e quando troviamo la disponibilità di entrambi difficilmente ce li facciamo scappare e dobbiamo dire che ci hanno accontentato a dovere, con una preparazione degna di nota!
Un altro primo a cui difficilmente rinunciamo, quando è disponibile, è la Genovese (10 euro).
E quindi non ci abbiamo rinunciato! Ottima la cottura delle Candele del Pastificio Graziano di Manocalzati (AV) e del ragù in cui le cipolle si fondono con la tenerezza della carne. Un ragù però un pochino troppo dolce al punto che abbiamo ipotizzato e riferito di aver pensato che ci fosse stata l’aggiunta del fantomatico cucchiaino di zucchero di cui di tanto in tanto si è sentito parlare in alcune ricette in rete. Ci hanno però rassicurato che la dolcezza era dovuta solamente al tipo di cipolla utilizzato. Un tipo di cipolla che probabilmente sarà cambiato a breve in quanto non siamo stati i primi a mostrare questa piccola perplessità.
MAMMARE’ – LOCANDA, RISTORANTE E PIZZERIA –
Via Variante (sul navigatore impostare Villa Casale a Cervinara)
83012 Cervinara (AV)
Tel. 338 928 2971
Pagina Web MAMMARE’
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