AZIENDA AGRARIA DUCA CARLO GUARINI
UVA: MALAVASIA NERA
FASCIA DI PREZZO: 8,00-10,00 EURO
FERMENTAZIONE E MATURAZIONE: ACCIAIO
VISTA 5/5 – NASO 24/30 – PALATO 24/30 – NON OMOLOGAZIONE 31/35
Dopo un breve periodo trascorso lontano da questi luoghi per altri impegni, ecco che ritorno a parlare molto volentieri dell’amato Salento e mi soffermo presso l’azienda agraria Duca Carlo Guarini di Scorrano. Una famiglia, questa, che trasuda storia e nobiltà e che ha alle spalle circa 950 anni di frequentazione sul territorio. Si racconta, infatti, che Ruggero Guarini, cavaliere normanno che prese parte alla prima crociata, giunse in Terra d’Otranto, cioè l’attuale Salento, intorno al 1065 e d’allora con lui è iniziato quel percorso eno-agricolo che è giunto fino ai giorni nostri, con l’attuale patròn Giovanni. L’azienda Guarini, infatti, possiede 700 ettari di proprietà che si estendono tra le province di Lecce e Brindisi, di cui un decimo è destinato ai vigneti con varietà quasi tutte autoctone e tutto il resto riguarda l’agricoltura in generale e l’olivicoltura in particolare. La sede di Scorrano ospita la vecchia cantina di fine ‘700 con la barricaia, situata in un ipogeo del ‘500, e il frantoio dei primi anni dell’800. Qui maturano lentamente pregiati vini, alcuni dei quali ricordano nel nome gli illustri ospiti che hanno fatto visita ai Guarini nel corso dei secoli: il Boemondo, un Primitivo dedicato al Principe di Taranto e primo figlio di Roberto il Guiscardo, che scelse proprio Ruggero Guarini come compagno nella sua spedizione in Terra Santa; il Murà, un bianco ottenuto da uve Sauvignon blanc in onore di Gioacchino Murat, il re di Napoli. A tal proposito, si conserva ancora uno specchio con cornice dorata, su cui il cognato di Napoleone incise il suo nome italianizzato con un anello.
Qui si pratica anche un’accoglienza enoturistica per gruppi che possono visitare la cantina, fare acquisti gastronomici e godere a pranzo delle prelibate squisitezze locali: pasta fatta in casa, formaggi freschi e stagionati, ortaggi di stagione, frutta, maiale al Primitivo, olio extravergine di oliva e, ovviamente, i pregiati vini della Casa. E poi nel palazzo settecentesco, immerso in un sontuoso giardino con piante di agrumi, palme esotiche e antico roseto, sono a disposizione degli ospiti due eleganti e spaziose camere e due suites per chi desidera soggiornare qui per un’intensa vacanza a 360 gradi.
La gamma dei vini proposti è molto varia e qualitativa. Per la mia degustazione ho voluto privilegiare un vino del tutto singolare: il Malìa 2009 con Malvasia nera al 100%, un vitigno che è stato introdotto in Puglia addirittura nel 1700 a.C. dalle popolazioni Cretesi-Micenee e che poche aziende osano produrlo in purezza.
In Puglia, d’altronde, viene proposto quasi esclusivamente in combinazione col Negroamaro per la produzione del Salice Salentino. Il Malìa, dopo la fermentazione, sosta sei mesi in acciaio e altrettanti in boccia per l’elevazione. Il grado alcolico di questo vino è di 14 gradi.
Il colore è rubino carico, con sfumature purpuree. Al naso si concedono nuances delicate di frutta rossa in abbondanza. Riesco a scorgere, tra le altre, amarene, ciliegie e confettura di prugna, subito seguite da effluvi speziati di chiodi di garofano, eucalipto e pepe nero. In bocca il sorso si distende mollemente sulla lingua ed è suadente, progressivo, corposo, giustamente tannico e stupisce poi per una godibile freschezza, quasi da vino bianco. Chiude la beva con un lungo retrogusto piacevolmente carezzevole. Ottimo vino da abbinare a primi di pasta, carne alla brace e formaggi semistagionati. Prosit!
Enrico Malgi
Sede a Scorrano (LE) – Largo Frisari, 1 – Tel. e Fax 0836 460288 – info@ducacarloguarini.it – www.ducacarloguarini.it – Ettari di proprietà: 700, di cui 70 vitati. Enologo: Giuseppe Pizzolante-Leuzzi – Bottiglie prodotte: 200.000 – Vitigni: Primitivo, Negroamaro, Malvasia nera, Bombino, Sauvignon blanc.