di Adele Elisabetta Granieri
Conosciuto in passato per i vini rossi fermi, il Massif de Saint-Thierry è oggi il territorio vitato più settentrionale per la produzione di Champagne. La “Petite Montagne de Reims” – soprannome storico alquanto infelice, rimandando ad una sorta di inferiorità rispetto alla “Grande Montagne” di Ambonnay, Bouzy, Chigny, Verzy e Verzenay – grazie ai suoli sabbiosi ricchi di silice e di calcare e attraversati da profonde vene gessose, dà vita a vini di grande personalità. Vini dalle spiccate note minerali, come quelli della Maison J.M. Goulard, ospite di un elegante tavolo conviviale organizzato dall’Ais Penisola Sorrentina da Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia.
Jean-Marie e Martine Goulard, guidati dal padrone di casa Emanuele Izzo, hanno raccontato la loro realtà produttiva e il loro vini, abbinati ai piatti dello chef Luigi Salomone.
I Goulard sono vignerons da quattro generazioni. I vigneti di famiglia, condotti con passione e dedizione da Damien, figlio di Jean-Marie e Martine, sono coltivati secondo una viticoltura ragionata, rispettosa della pianta e dell’ambiente. Le vigne si estendono su 7 ettari, piantati per il 50% a Pinot Meunier, vitigno con una particolare predisposizione a quel tipo di suolo, per il 35% a Pinot Noir e per il restante 15% a Chardonnay. Gli champagne prodotti sono frutto di una tradizione familiare e di un lavoro artigianale e appassionato.
Qualche nota sui vini in degustazione, presa quasi furtivamente per non interrompere quel simposio di persone sorridenti, riunite alla stessa tavola dalla passione per il buon vino ed il buon cibo:
Paul Tradition
(70% Pinot Meunier, 30% Pinot Noir): uno champagne che si apre su sottili note agrumate, rinfrescate dalla mentuccia, poi le erbe aromatiche, sotto forma di salvia e rosmarino, come preludio ad un sorso fresco dal finale salino. Dosaggio 9 g/l.
L’Esprit Octavie
(40% Pinot Noir, 30% Pinot Meunier, 30% Chardonnay): profuma di frutti rossi e sottobosco, con una delicata nota di affumicatura a fare da sottofondo. In bocca ha stoffa, è carnoso e sapido. Dosaggio 8 g/l.
Rosé Orphise
(50% Pinot Meunier, 35% Pinot Noir, 15% vino rosso a base di Pinot Meunier): i fiori di campo ed il rabarbaro, accompagnati da una generosa vena di cedro candito, preparano ad un sorso vigoroso e verticale. Dosaggio 9 g/l.
L’Epanouie 2011
(40% Chardonnay, 30% Pinot Noir, 30% Pinot Meunier): note fresche di susina, pesca bianca e fiori d’arancio, poi un tocco di miele di castagno e noce moscata ed ancora un ricordo di scoglio a dare profondità. Il sorso è ammaliante e di carattere, di grande freschezza e mineralità. Dosaggio 6,8 g/l.
La Charme
(100% Pinot Meunier vinificato per il 60% in legno): profuma di nocciola tostata e burro, spezie dolci ed esotiche, marron glacé e, infine, un tocco fumé. In bocca ha forme generose, ma sorprende per il nerbo deciso e la chiusura sapida. Dosaggio 7 g/l.
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