di Marco Contursi
Maiale…….che bella parola.
Parafrasando Totò nel film Miseria e Nobiltà, mi sono fiondato in un locale che del caro suino porta il nome: Maialumeria.
Siamo a Mugnano del Cardinale, e da poco ha aperto i battenti questo bel locale che ha scelto il nobile animale come suo testimonial.
C’è l’area wine bar, per un aperitivo veloce ma di qualità, lo shop per chi vuole portare a casa qualche specialità e la zona ristoro vero e propria.
Ambiente caldo e luminoso. Personale attento e cordiale.
Ci ritornerei, ci ritornerò.
Faccio questa premessa, poiché non mancheranno note critiche al mio scrivere, ma sono quelle che faccio quando un posto mi convince e vorrei fosse quasi perfetto.
Vediamo insieme.
Arrivato in anticipo, rispetto agli altri miei sodali, mi faccio un giro nella coreografica sala di affinamento, con un calice di prosecco millesimato, gentilmente offertomi. Qui una prima imprecisione: c’è un cartello che dice “patanegra”, ma la denominazione può andare solo agli jamon del bellota 100% etichetta nera, ossia animali di razza pura, ingrassati a ghiande. Quelli esposti erano tutti “cebo de campo”, ossia alimentati a mangime di campagna, non bellota. Probabilmente, il cartello si riferiva a degli joselito che pur qui sono passati come testimonia un video sulla pagina face book del locale, che francamente rimuoverei visto che le informazioni in esso contenute non sono corrette ( “gli animali vengono massaggiati ogni giorno….” ).
Vabbè, ci sediamo e anche consigliati dall’ottimo maitre, scegliamo un tagliere misto di salumi (ci sarebbero anche ottimi formaggi ma io non ne mangio) che prevede una buon prosciutto crudo di parma, una decente pancetta e due salami ma soprattutto la rara spalla cruda di palasone, salume della bassa parmense che davvero merita di essere conosciuto. Peccato che la nostra fetta fosse ossidata sul bordo (come si evince dal colore marroncino della fetta in foto) e non fosse stata rifilata a dovere. Pazienza, la rifilo io al tavolo e me la godo tutta.
Capitolo vino: le bottiglie ci sono ma la carta va ordinata (rossi di varie regioni mischiati..), va indicata l’annata e il grado alcolico.
Continuiamo poi con un piacevolissimo uovo con tarallo sbriciolato, a cui mancavano le lamelle di tartufo per carenza momentanea, e un ottimo pacchero col pomodorino del piennolo. Cotto perfettamente e ben presentato (la foto è di una mezza porzione).
Ma è sulle carni che siamo al top. Eccellente la pluma iberica (taglio suino tra il lombo e il collo) accompagnata dai friarielli, e squisitissima la bistecca, senza osso, di black angus, 500 grammi di puro piacere carnale. Le patate che l’accompagnano potevano essere migliori e soprattutto la carne 30 secondi in meno cotta, ma restava un secondo piatto di incredibile bontà.
Un amaro offerto e via per prendere il dolce in una pasticceria famosa, con esito infausto (babà e pastiera inedibili, e fatti pagare nonostante la palese impresentabilità del prodotto, riferita al personale di sala). Ma questa è un’altra storia.
Conto sui 35-40, posto godibilissimo, personale all’altezza. Magari qualche salume e formaggio in più campano non guasterebbe, oltre alle osservazioni di cui sopra. Ma al netto di ciò, resta un posto tra quelli da consigliare. E da ritornarci.
Maialumeria
Corso Europa 4
83027 Mugnano del Cardinale
tel 081 825 7268
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