di Marina Betto
La storia delle donne coraggiose, intraprendenti con spirito di iniziativa è spesso dimenticata Madri Leone vuole ricordarla attraverso i suoi vini. Marilia e Linda Leone sono sorelle di Trinitapoli ( provincia di Barletta – Andria – Trani) in Puglia fondano l’azienda Madri Leone con l’intento di dare risalto ai vitigni tradizionali Primitivo e Nero di Troia e Bombino bianco rivestendo il ruolo imprenditoriale femminile con creatività e mettendo in pratica i loro ideali di donne madri, che lavorano che si impegnano in mille attività.
Donne che dedicano il loro lavoro ad altre donne raccontando attraverso il vino, le etichette i nomi femminili di signore illustri. L’azienda sorge a Cerignola vicino le Saline di Santa Margherita dove si estendono i venti ettari di proprietà. Vicino scorre l’Ofanto e siamo poco distanti da Bari, dalla Capitanata tra la Murgia, il Gargano e la Bassa Daunia siamo quindi in un territorio privilegiato, vicino al mare, bacino di sale e di vento che favorisce escursioni termiche. L’uva viene conferita da vari vignaioli seguiti nel loro processo produttivo in ogni fase per puntare alla qualità e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni senza conformarsi. Il fine è ottenere vini freschi che tendono al fruttato e al floreale, fini e leggeri per questo si vinifica solo in acciaio rinunciando al legno così spiega l’enologo di Madri Leone Leonardo Palumbo. Le prime due etichette in uscita sono Valla 1936 Puglia IGT 2018 Nero di Troia 100% e Busa Puglia IGT 2019 da Primitivo in purezza, altri tre vini il Sanna Sulis Puglia IGT, il Delia a.C Puglia IGT Bombino Bianco e il Saline Rosa Puglia IGT usciranno prossimamente.
Busa Puglia IGT Primitivo 2019 14% vol. viene dedicato a Paulina Busa nobile romana vissuta nel III sec. a.C antesignana crocerossina dei Romani che proprio nella zona dove sorge l’azienda subirono la disfatta di Canne patita contro i Cartaginesi. Paolina Busa li accolse nella sua casa prestandogli soccorso chiamando a raccolta i medici del tempo per aiutarli. Nel colore rosso vermiglio e porpora del Primitivo si vuole intravedere il sangue di quella carneficina e nello stesso tempo la dolcezza, la calma , il conforto femminile di Busa. In etichetta sono rappresentati antichi mosaici di epoca romana. Il profumo ricorda i dolci e freschi ribes, le more e le prugne settembrine con tenui richiami di tabacco biondo e di erbe aromatiche. E’ un sorso morbido e vellutato e insieme molto fresco tanto da favorire la salivazione.
La lunghezza lo rende avvolgente senza essere un Primitivo opulento e ruffiano con una specifica nota salina finale, un sorso non banale perchè mostra varie sfaccettature che lo distinguono per esempio dai Primitivo di Manduria più corposi e quelli di Gioia del Colle notoriamente più fini. Con le orecchiette di grano arso alle cime di rapa trova una certa quadra gustativa ma suggerisco anche la carne di maiale e di agnello, le melanzane alla parmigiana. Ma qui siamo soprattutto nella terra del Nero di Troia e Valla 1936 Puglia IGT 2018 13,5 % vol è un Nero di Troia in purezza. Ondina Valla ostacolista e velocista fu la prima donna a vincere una medaglia Olimpica a Berlino nel 1936. A soli venti anni divenne la più giovane atleta con un record rimasto imbattuto fino al 2004. L’etichetta di Valla 1936 riporta il motivo di un tessuto damascato in voga negli anni “30, il colore del vino è rubino fitto con unghia porpora, il naso è floreale con accenti smaltati ed echi sottili di cenere e incenso. Succoso e dolce al naso quanto salino e ammandorlato in bocca, scattante come la donna a cui è dedicato. Madri Leone produce circa 15 mila bottiglie, 3 mila per ogni etichetta. Busa e Valla 1936 hanno un costo al pubblico di circa 12 euro.
www.madrileone.com
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