di Marina Betto
Il Pinot Nero fratello maggiore del Grigio gode di una gran bella fama. Suadente, fine, altezzoso gli viene dedicato sempre un trattamento particolare soprattutto in cantina quello che la famiglia Butussi ha deciso di fare con il Pinot Grigio riservandogli grandi attenzioni soprattutto al momento della vinificazione per ottenere un vino dalle caratteristiche ben precise, riconoscibile e piacevole. L’uva Pinot Grigio a metà strada tra quella bianca e la rossa permette la nascita di un vino naturalmente rosato forse dovremmo dire il solo rosato naturale perché derivante dall’unica uva rosa esistente. In Italia il Pinot Grigio arriva a metà “800 importato dalla Francia la Borgogna e trova il clima ideale nel Nord Est Lombardia, Veneto Trentino Alto Adige e Friuli.
Coltivato anche in Alsazia e Germania dove è chiamato Rulander ha caratteristiche molto diverse tanto da dare vini secchi dall’aspetto chiaro e dorato e vini dolci succosi e morbidi. Le caratteristiche di questo vitigno di nicchia sono quindi molteplici. In Friuli in particolare si predilige far sostare il mosto sulle bucce molto a lungo determinando così quell’autunnale color ramato del vino che è una caratteristica in quella regione. Il Pinot Grigio vuole il freddo per diventare un vino corposo e morbido lì dove invece prevale una certa escursione termica viene fuori con sfumature floreali e fruttate piene e complesse note di erbe e accenti nocciolati peculiari. La famiglia Butussi a Corno di Rosazzo tra Udine e Gorizia e vicinissimo al confine con l’Austria lo ha sempre coltivato facendo oggi esperienza di quattro generazioni che si sono susseguite. Ventidue ettari divisi in vari appezzamenti a Prà di Corte fatti di marne e arenarie sono coltivati con Sauvignon, Ribolla Gialla,Friulano, Chardonay e Pinot Grigio mentre le bacche rosse sono quelle del Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Refosco e Merlot. Si entra in una terra dove le vigne esistono da tempo immemore che danno vini all’apparenza leggiadri e chiari di colore ma che esplodono in profumi aromatici e beva corposa, vini storici come il Refosco o preziosi e rari come il Picolit prodotto già nel “200 e confezionato in bottiglie di Murano. I Pinot Grigio è sparso nelle varie vigne che si trovano su un crinale collinare con marne in profondità e gravi e ciottoli calcarei in superficie, una valle protetta dall’arco alpino con al fondo valle il torrente Corno che favorisce l’escursione termica. Tutto viene fatto a mano e in modo naturale, la raccolta dell’uva, la torchiatura, la fermentazione è indigena e non vi è nessun controllo della temperatura tutto viene fato in maniera delicata per rispettare la materia avendo come unico obbiettivo quello di fare un vino di grande eleganza che si identifichi con il territorio.
Vengono per esempio utilizzate le botti a doga grossa piegate a vapore e non tostate per rispettare la tradizione friulana, l’uva viene lasciata macerare con le bucce per estrarre colore cioè quella lieve tinta rosa contenuta nella buccia che con la fermentazione alcolica si fisserà nel vino. Dopo una decantazione statica che dura un giorno intero il vino viene messo in botti friulane da 700 itri per 8/10 mesi.
Butussi- Friuli Colli Orientali DOC Pinot Grigio Ramato Madonna D’Aiuto 2018 esterna profumo di fiori e di rosa in particolare ricordi fruttati di mela rossa. Il sorso ha un ingresso caratterizzato da una lieve astringenza tannica con nuances che ricordano la nocciola, freschezza e morbidezza in netto equilibrio e una grande scia sapida. La 2018 è un’annata di grandissimo equilibrio che forgia un vino longevo che acquisterà complessità con il tempo. Vino da pasto è in perfetta compagnia con i formaggi freschi, il prosciutto crudo, il pesce in carpione e in pastella. Costo sullo scaffale in enoteca 45/50 euro.
Azienda Agricola Valentino Butussi
Via Prà di Corte 1 33040 Corno di Rosazzo (UD)
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