di Antonella D’Avanzo
A Natale il principe è il panettone di Aniello di Caprio
Amore, dolcezza, dedizione e condivisione sono gli ingredienti che raccontano la lunga storia di successo della pasticceria Lombardi di Maddaloni, una famiglia che della professione ne ha fatto un’arte. Un’arte caratterizzata dalla tradizione campana e siciliana partita nel 1948, quando si facevano i conti solo con uova, farina e zucchero. La scelta di materie prime di qualità, una professionalità che non ha limiti, l’esperienza maturata di generazione in generazione e l’innovazione, fanno della pasticceria un solido punto di riferimento in tutto il territorio casertano.
Oggi alla guida ci sono le sorelle Angela e Cira Lombardi con i rispettivi mariti, Aniello di Caprio e Michele Tedesco, dove ognuno ha un ruolo: Angela, manager e wedding designer unitamente alla pasticceria, gestisce la ristorazione di ricevimenti di una delle strutture più ambite nell’ambito cerimoniale, “Il Casale dei Baroni”, suo marito Aniello, maestro pasticciere e fondatore insieme allo chef Giuseppe Daddio della scuola Dolce e Salato, insieme a sua sorella Cira conduce la produzione in laboratorio con l’aiuto di quindici collaboratori. Michele il marito di Cira, è al punto vendita.
L’ingresso in laboratorio del maestro di Caprio è datato 1981, un approccio alla pasticceria nato per caso. Momento in cui, suo suocero subito vede in lui qualità e precisione, tanto da spingerlo a formarsi e a seguire corsi di formazione di pasticceria e di lievitazione naturale. D’ora in poi, inizia la sua grande avventura ed ha il suo primo incontro con il lievitato naturale, formandosi con Antonio Pucci in una delle più prestigiose scuole dell’epoca.
Il suo studio ed avvicinamento al lievitato, uno dei rami più complessi dell’arte dolciaria, prende più consistenza conoscendo maestri di fama internazionale grazie alla scuola Dolce e Salato come: Achille Zoia, Teresio Busnelli e Mauro Morandin.
“Il lievito naturale – spiega di Caprio – è un prodotto a cui bisogna dare affetto tutti i giorni, sempre con il medesimo impegno. Se non c’è abbastanza cura, attenzione e dedizione quotidiana, questa creatura ci pugnala senza risparmiarci. Il nostro lievito è senza additivi, la lista degli ingredienti termina subito a differenza dei prodotti della grande distribuzione, ma per far sì che tutto questo abbia successo, bisogna essere veri esperti della lievitazione. Dire: il mio è un prodotto con lievito naturale non è sinonimo di qualità”.
“Tre cose sono fondamentali per me – aggiunge ancora il maestro – la conoscenza della lievitazione in tutte le sue sfumature; la tecnologia (impastatrice, camera di lievitazione, ferma lievitazione e forni, tutto nel giusto equilibrio); la selezione degli ingredienti con particolar cura di prodotti territoriali”.
Il suo sapere intorno al lievito madre non è finalizzato solo a quello che è il grosso lievitato, ma anche al mondo della prima colazione, in particolare al cornetto. In pasticceria troviamo il briochioso che sposa il gusto napoletano ed il tipico francese che quando si mangia, la sfoglia fragrante sbriciola sporcando a terra. Si può scegliere un cornetto alla crema e amarena, al cioccolato, al caffè e ai frutti di bosco. C’è anche il vuoto. Per chi ama la colazione, il godimento è assicurato.
Le proposte esprimono tradizione, inventiva e gioiosità. Vasto l’assortimento di dessert, di torte, pralineria e cioccolateria. Ottimi i gelati e stuzzicante è l’angolo di squisite chicche salate. Nel periodo natalizio ampio spazio è dato alla tradizione napoletana e italiana, dove tra mustaccioli estremamente morbidi e profumati con una lavorazione di 60 giorni, struffoli, roccocò, susamielli e un dolce chiamato “divino amore” a base di pasta di mandorla e zucchero fondente, a regnare è il panettone artigianale, prodotto con uova e burro fresco e lievito naturale rinfrescato ogni giorno dal 1986. La lavorazione ha ritmi e riti imprescindibili. Un prodotto dalla morbidezza speciale, profumato e seducente, dalla personalità unica. Un’eccellenza che emoziona. Tra le varianti proposte c’è il classico con uvetta e canditi profumato al mandarino, con amarena e frutti rossi gelificati, quello con l’impasto al caffè e cioccolato bianco dal sapore che si avvicina al mou; ancora le versioni territoriali con albicocca “pellecchiella” e un quattro gusti con fichi, albicocca, cioccolato e amarena.
La novità di quest’anno è al gianduia e mandarino, panettone che prende spunto da una pralina di Orion Balaguer, uno dei più grandi pasticcieri spagnoli. Per Aniello: una pralina indimenticabile! Questo è diventato il panettone più amato dal maestro, dove la ricetta del gianduia è nata dalle sue mani e da quelle di Serena Pennetti, sua adorata stagista. Dulcis in fundo, la proposta si arricchisce con un classico della tradizione veneta: il pandoro.
La produzione dei panettoni inizia il 10 dicembre e il costo parte da 25 euro.
Pasticceria Lombardi
Via Forche Caudine
Maddaloni (Ce)
Tel. 0823.202049
http://www.pasticcerialombardi.it
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