
di Santa Di Salvo
Il mito narra che Neapolis sia stata fondata su un uovo, posto al centro dell’omonimo castello dal mago Virgilio a protezione della città. E su un uovo si può ripartire per festeggiare i 2500 anni di una lunga storia condita da una vivace umanità. Una sequenza di eventi, artisti, luoghi, gemellaggi, musica e teatro partita il 25 marzo con la “Napoli milionaria” di Eduardo e ora pronta a celebrare la Pasqua con il magnifico maxiuovo di Gay Odin, che come ogni anno presenta la sua imponente scultura pasquale.
Quest’anno l’opera è speciale come il compleanno a cui è dedicata. Al centro dell’uovo gigante c’è la sirena Parthenope, sul retro molti simboli e tanti figli illustri della città. Gigantesca l’opera, 350 chili per due metri e venti di altezza. Cioccolato fondente e inebriante, grazie alle miscele di cacao democraticamente divise tra l’Africa e il Sudamerica. Capolavoro artistico del decoratore Fabio Ceraso, che ha disegnato sulla superficie una sinuosa figura femminile arenata sull’isolotto di Megaride, dove sorge Castel dell’Ovo. Alle sue spalle San Gennaro, Virgilio, Maradona, Pulcinella, Pino Daniele, Eduardo, Totò, il teatro San Carlo, il corno di corallo e la pizza. Simboli della città che ci piace.
“La città di ieri e di oggi – sottolinea Sveva Maglietta, membro del Cda dell’azienda e della famiglia che porta avanti la tradizione dello storico opificio di vico Vetriera a Chiaia – Certo, molti di questi protagonisti non ci sono più, ma essi restano l’anima e l’essenza della città e come tali continuano a rappresentarci”.
A fronte dei due millenni e mezzo, 133 anni non vi sembrino pochi. Gay Odin, nata nel 1892 dall’estro e dalla passione di due giovani piemontesi, Isidoro Odin e Onorina Gay, è un’azienda storica con un legame profondo con la città. Un brand in continua evoluzione che ha riaperto di recente la sede storica di via Chiaia 237 e rinnovato logo, sito e packaging in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Dopo la scomparsa di Marisa Del Vecchio, una nuova generazione s’avanza. Con Sveva e i fratelli Davide e Dimitri ci sono ora anche Giuseppe e Francescopaolo, il futuro sostenibile di una identità ultracentenaria.
Un mese di lavorazione per i due gusci a forma di barca ottenuti spennellando a mano stampi di dimensioni record, poi la saldatura dei due gusci di circa 10 centimetri di spessore, infine la decorazione realizzata con glassa di zucchero e coloranti alimentari naturali. “Il risultato straordinario è questo oggetto gigante che ben rappresenta la città – dicono i Maglietta – Perché, proprio come questa azienda, trasmette gioia, passione e amore. L’uovo è il nostro grazie simbolico, che estendiamo a tutti i napoletani per il grande affetto che ci dimostrano ogni giorno”. Quantificare sentimenti così profondi non si può, comunque ci azzardiamo a chiedere una valutazione del golosissimo manufatto d’arte: il costo dell’uovo gigante si aggira sui 12mila euro.
A un altro anniversario è stato dedicato l’uovo gigante del 2024: gli 800 anni dell’Università Federico II. Mentre il 2023 ha ricordato i settant’anni di Massimo Troisi e festeggiato il terzo scudetto del Napoli, e il 2022 ha celebrato Procida capitale della Cultura.
E’ toccato al sindaco Gaetano Manfredi e al presidente dell’Unione Industriali Costanzo Iannotti Pecci il “disvelamento” dell’opera all’anteprima. “I Maglietta sono un esempio del fare impresa – hanno detto entrambi – perché continuano a crescere con la stessa filosofia da oltre un secolo: qualità, artigianalità e rispetto della propria storia”.
Tant’è che nella storica sede di vico Vetriera, inondati dal profumo del cacao, è possibile ancora oggi visitare il laboratorio di lavorazione artigianale del Criollo, cacao importato crudo e tostato a legna, considerato tra i migliori al mondo. Tutto viene ancora prodotto interamente a mano, senza conservanti, dai maestri cioccolatieri.
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