Lungomare Restaurant a Castellammare, la cucina semplice ed efficace di Vincenzo Vaccaro. Ma c’è anche un’ottima pizza

Lungomare Restaurant a Castellammare Vincenzo Vaccaro
Corso Giuseppe Garibaldi 142
Tel. 081 391 4694
Sempre aperto
www.lungomarerestaurant.com

Vincenzo Vaccaro con il fratello Giuliano e il maitre

Eccoli di nuovo, i giovanissimi fratelli Vincenzo e Giuliano Vaccaro, 30 e 24 anni, stavolta nel cuore di Castellammare. Li avevamo conosciuti in una serata invernale di quattro anni a Gragnano e la cucina di Vincenzo, dopo il diploma dell’Alberghiero esperienze da Cannavaciuolo e dai Cerea, in Costiera a Palazzo Avino, ci era piaciuta per la concretezza.

Gragnano, nonostante la fama mondiale della sua pasta e il suo vino, non è purtroppo una piazza facile per la ristorazione. Così le esperienze nate dall’entusiasmo del successo del nome degli ultimi venti anni sono naufragate di fronte alla realtà. La cucina di Vincenzo Vaccaro ci era piaciuta perché aveva la tecnica di chi è stato a scuola e ha fatto esperienza in grandi cucine e presentava un menu semplice con alla base la pasta secca.
Decidiamo così per un pranzo estivo con cari amici, nel bellissimo locale affacciato ad angolo sul lungomare di Castellammare, una città che si sta finalmente riprendendo il suo ruolo centrale dopo gli anni della crisi industriale e quelli terribili degli anni ’80. L’arredamento è di stile marinaro, luminoso, tavoli sistemati come bistrot. C’è anche la pizza di buona scuola perché il pizzaiolo Alessio Chierchia si è formato da Daniele Ferrara e Valerio Iessi, i due ragazzi dei I Borboni che stanno facendo i buchi a terra.

Il locale ha due ingressi perché ad angolo. Uno dal lungomare e l’altro dalla traversa dove è anche facile trovare parcheggio.

Lungomare Restaurant a Castellammare Vincenzo Vaccaro

Alla fine cosa ci si aspetta in riva al mare? Grande materia prima poco manipolata, idee classiche e qualche proposta leggermente più ragionata, fritture perfette, antipasti divertenti. La successione del pasto all’italiana è una metafora dell’amplesso: un po’ di petting, il momento clou e le coccole finali, uno spartito musicale in cui deve esserci sempre un’acuto.
La successione infinita di tapas e piattini secondo la moda spagnola e nordeuropea, una sorta di democratizzazione delle portate in cui si segue solo la legge freddo/caldo, vegetale/proteine, è una filosofia diversa che nel momento in cui si applica nel nostro paese deve tenere per forza conto della realtà costituita dal 99% dei clienti se vuole pareggiare i conti.
C’è poi la questione carta/menu degustazione. anche in questo caso il cliente italiano ha sempre voglia di scegliere, per lo meno avere l’impressione di farlo. Le cose stanno così, e prima se ne prende atto, prima arriva il successo di pubblico. Attenzione, non sto esprimendo una gerarchia di valori sui modelli. Va bene anche chi abbandona il mestolo per impugnare il cellulare e diventare una star di Instagram dopo essersi tatuato il braccio e ‘nzognati i capelli. E in ogni caso, qualunque sia la strada, serve tanta scuola e tanta gavetta, altrimenti non si è credibili.
Torniamo a Lungomare Restaurant a Castellammare di Vincenzo Vaccaro, ragazzo giovane ma di vecchia scuola, prima il cliente e i conti devono tornare. Il risultato è che se avete voglia di mangiare una cucina bene eseguita, con ottimi spunti tecnici (esempio il calamaro e le zucchine, o il baccalà in tempura con il peperone), scegliere una bella carta dei vini. Beh, questo è il posto giusto, anche perché la spesa difficilmente supera i 50 euro e avete il Golfo di Napoli in tutta la sua magnificenza anche con i due percorsi di terra e di mare a 30 euro vini esclusi
La sala è rafforzata dalle esperienza di Giuliano Vaccaro, che ha lavorato anche a Londra. C’è attenzione, istintiva simpatia al tavolo. Niente menu di carta ma un wifi che funziona perfettamente e dei fuori menu recutati a voce, come è normale che sia quando la cucina è a base di pesce.
Castellammare aveva bisogno di un ristorante così perché ha dimostrato di essere un’ottima piazza quando i progetti sono portati avanti con serietà (ogni riferimento a Piazzetta Milù è voluto e non casuale) e questa iniziativa dei fratelli Vaccaro è sicuramente destinata al successo di pubblico se si mantiene.
Vincenzo ha poi  una dote che noi amiamo molto nei cuochi: l’istintiva sensibilità per la pasta (come Marianna Vitale, Luigi Salomone, Peppe Guida, Giovanni Sorrentino senza voler scomodare modelli ristorativi più complessi). E lo si vede nella batteria di primi che abbiamo provato il cui clou, secondo il mio gusto, è il mischiato con ceci e vongole che fa il verso al più famoso fagioli e cozze.
Vincenzo ha una grande mano anche per i dolci, per i prodotti da forno e lievitati in genere.

CONCLUSIONI
Un luogo della gioia, dove si mangia e si sta molto bene. Vaccaro non solo ha una buona mano, ma, come tutti i veri cuochi, sa anche fare la spesa.
Con un costo contenuto vi potete godere un bel mangiare su uno dei lungomari e affascinanti d’Italia

Lungomare Restaurant Castellammare


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