di Marina Betto
Lunae è il nome dell’azienda ligure che ha appena inaugurato la nuova modernissima cantina situata nella piana del comune di Luni, vicina all’antico anfiteatro romano e i borghi di Ortonovo, Nicola, Castelnuovo Magra (SP) dove si stagliano le ultime propaggini delle Alpi Apuane.
Il nome evoca i Colli di Luni, la Lunigiana e quel fazzoletto di mondo ligure dove cresce il Vermentino uno dei vitigni bianchi più rappresentativi del Mediterraneo. La famiglia Bosoni, giunta alla quarta generazione, ha saputo dare un grande valore a queste uve facendosi portavoce di un territorio, interpretandolo, sperimentando e aprendosi con spirito imprenditoriale al futuro. Nel 2010 aveva iniziato a prendere forma questo progetto della nuova cantina, che potesse essere luogo della storia, del ricordo, del rispetto per la vigna e il lavoro di coloro che li avevano preceduti per offrire un prodotto di pregio e di qualità.
Affidato il progetto agli architetti dell’AT Studio nel 2015, dal 2019 la cantina è operativa e solo a giugno 2023 è stata inaugurata. Si ha veramente l’impressione che da Lunae si coltivi il futuro, aggirandosi tra i meandri di quella che sembra un’astronave dove l’estetica è coniugata alla praticità e al design dove tutto riporta all’uva, ai contadini che hanno permesso con il loro antico lavoro di valorizzare la terra e i frutti che sapeva offrire, accogliendo allo stesso tempo tecnologie contemporanee. Attraverso linguaggi visivi si assiste al processo produttivo, si incontrano le persone che compiono il miracolo del vino scindendo il reale dall’irreale attraverso percorsi che ci avvicinano e immergono nel passato proiettandoci nel futuro, un po’ come fa una bottiglia di vino che magari viene da un tempo lontano e un’altra che invece è dell’annata corrente. E’ così che il concetto di tempo si dilata permettendoci di capire meglio la sua importanza. La cantina si trova al centro di alcuni vigneti di proprietà nella piana in prossimità del mare e le parcelle collinari e pedemontane in triangolazione con altre due imprese della famiglia Bosoni: Ca’ Lunae un centro per la valorizzazione della cultura del vino e l’antica liquoreria Ligure Essentiae.
Attraverso la degustazione in verticale di alcune etichette rappresentative di questa azienda della Lunigiana si evidenziano subito due aspetti cioè la cura, la pulizia produttiva per l’ottenimento di vini netti nel sapore e l’obiettivo di far raggiungere agli stessi una lunga vita in bottiglia.
Un aspetto che mi piace sottolineare è che il Vermentino lo si può apprezzare oltre che nella sua giovinezza anche nel tempo che accentua certi caratteri del vitigno.
Siamo di fronte ad un vino non solo da bere giovane quando offre tutta la sua freschezza ma anche quando il tempo ha dialogato con la sua essenza, quando le sue peculiari note più mature di fiori ed erbe scaldate al sole si integrano con il suo substrato salino e il sorso diviene omogeneo e saporito, minerale, con echi di mare e agrumi. Queste note appena accennate troviamo nell’Etichetta Nera 2021 figlia di un’annata calda terminata i primi giorni di settembre, frutto di una selezione in vigna, prediligendo le uve provenienti dagli appezzamenti collinari molto ben ventilati dove sono presenti argilliti e macigni. Solo acciaio per questo vino che rimane sulle fecce fini per qualche mese.
Cavagino è un Cru con bellissima esposizione e con viti di circa 40 anni, tutti elementi per esprimere qualcosa di interessante. Il vino Cavagino nasce 2021 alla fine degli anni “90, epoca di barrique e botti ma la sua ricetta produttiva non le ha mai prese totalmente in considerazione, ha invece cercato di preservare l’identità del vitigno. In equilibrio tra legno e acciaio Cavagino 2021 fermenta in barrique per una parte e il restante in acciaio, in modo che emergano solo le note pertinenti al vitigno. Fresco e agrumato, di un bel colore oro brillante su sfondo mielato. Bocca salina con echi fruttati maturi con ottima integrazione e morbidezza.
Etichetta Nera 2019 è espressivo, complesso, con note di legno e vanigliate ma l’agrume è disciolto in esso. Bocca sempre sapida che sa di agrume e scorza, chiude con una leggera nota amaricante.
Numero Chiuso 2019 è un altro tipo di Vermentino nato per sfidare il tempo che ha affrontato un periodo di riposo abbastanza importante in cantina. Nasce da due parcelle situate tra Castel Nuovo e Luni. La fermentazione in acciaio e il riposo in botte grande per un anno, un’ulteriore affinamento in bottiglia per un anno danno un corredo aromatico floreale e ampio, elegante, ricco di sfumature di fiori estivi e miele e mele golden. Bocca morbida con punte rinfrescanti e mutevoli. Un sorso che è sorprendentemente tonico ed emozionante.
Diego Bosoni riesce a dare volto e struttura a diverse sfaccettature del Vermentino. Si tratta di leggere le differenti annate, per esempio andando all’annata 2018 con il Vermentino Etichetta Nera troviamo un vino più introspettivo che propone al naso pennellate di vernice ma sempre si vede affiorare l’agrume giallo e le erbe aromatiche. La bocca è però esile, sottile ma persistente e fine.
Numero Chiuso 2018 ha buon profumo, netto, floreale e bocca molto integrata, ammandorlata ma elegante.
Numero Chiuso 2017 figlio di un’annata calda ma regolare. Le uve non hanno sofferto tanto che si è deciso di fare questo vino che non viene prodotto tutti gli anni. Giallo dorato, è intenso con evidenti richiami agli agrumi, si sente la scorza di cedro e limone, gli echi di erbe, maggiorana e timo insieme a sentori evoluti di nocciola e vernice. Un sorso ampio e integrato.
Numero Chiuso 2015 si presenta con note di nocciola, fiori gialli, ginestre, un po’ di frutta disidratata. In bocca predomina l’alcool e la parte più morbida e rotonda.
Numero Chiuso 2011 esce bene dalla competizione con i fratelli più giovani. Il vino ha tenuto il tempo con un bell’impatto sia al naso con ricordi raffinati di camomilla e fiori sia in bocca con sensazioni minerali, saline, marine e agrumate con finale rotondo e complesso.
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