di Antonio Di Spirito
Ho appena letto in anteprima un interessantissimo libro, l’ultimo scritto dal noto giornalista e scrittore americano Robert Vince Camuto, dedicato ai vini del Sud dell’Italia.
Il libro sarà presentato giovedì 8 settembre in Irpinia, durante lo svolgimento di “CAMPANIA STORIES – SPECIAL EDITION”, presso la cantina Villa Raiano di San Michele di Serino (Avellino), e, nell’occasione, sarà intervistato da Luciano Pignataro.
Nel prologo spiega le ragioni del suo amore viscerale per il cibo ed il vino Sud Italia.
Raffaele Cioffi (classe 1895) e Concetta Guidone (1909), nonni materni di Robert, da Vico Equense emigrarono a New York alla fine degli anni ’20 dello scorso secolo ed aprirono una gastronomia in stile italiano, chiamata Ralph’s, nella First Avenue. I sapori e gli aromi del cibo che sua nonna preparava giornalmente (carciofi al forno, sugo alla genovese napoletana, filanti parmigiane di melanzane e, naturalmente, i vini italiani) hanno rappresentato il suo imprinting gustativo. Il colpo di grazia è avvenuto, poi, nel 1968, a dieci anni, quando la nonna lo portò in viaggio a Vico Equense.
Dopo ripetuti viaggi in Francia ed in Italia, nel 2001 si stabilisce a Nizza, nel sud della Francia, e, dopo quindici anni si trasferisce a Verona.
Questo libro è uno spaccato dell’Italia del Sud, in particolare del comparto enogastronomico, visto con occhi oggettivi, ma benevoli, come può essere uno straniero di origini italiane e che vive in Italia.
Talvolta impietoso, anche se bonario e garbato, con quattro pennellate descrive in maniera fedele, direi verista, i personaggi scelti.
E’ impressionante quanto sia mirata ed azzeccata la scelta dei produttori: quasi tutti incarnano la tradizione e la storia dei territori vitivinicoli del Sud Italia. Storia che spesso viene rievocata.
Quasi mai descrive i vini assaggiati durante le visite effettuate; essi si evincono dalle descrizioni, molto azzeccate, dei loro autori; dei veri personaggi.
Tutto il libro è permeato da una sottile “filosofia contadina” e da un “umorismo malizioso tipico dei ragazzini”. Si passa dalla descrizione delle bellezze naturali ed uniche alle inefficienze sociali e strutturali; da cantine ben attrezzate e pratiche maniacali, a cantine ricavate in garage, molto disordinate e con pochissime attrezzature.
Eppure si producono vini spettacolari, distribuiti in tutto il mondo!
Spesso, durante la lettura, sono tornato indietro nel tempo, quando, componente di un team di una azienda informatica, andammo a lavorare presso una grossa compagnia aerea per rinnovare vecchi programmi e correlarli in un unico sistema. Vedere tanta arretratezza, spreco di spazi e di risorse per una gestione molto inefficiente, ci faceva esclamare in coro: “Eppure volano”!!
I produttori prescelti, suddivisi per regione, sono i seguenti:
Calabria
L’esuberante Giuseppe Ippolito ed il purista Cataldo Calabretta.
Abruzzo
Due pietre miliari della tradizione abruzzese, quali Emidio Pepe e Francesco Paolo Valentini, insieme a “giovane” Stefano Papetti Ceroni, che al pari dei precedenti, ha abbracciato tradizione e biodinamica.
Umbria
L’eclettico e bizzarro Giampaolo Tabarrini.
Campania
Il giovane tradizionalista Giovanni Ascione, l’autodidatta Sabino Loffredo e l’eretico Luigi Tecce.
Non poteva mancare di ricordare Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo.
Sicilia
Il giovanissimo Alberto Aielli Graci, il pragmatico Frank Cornelissen, la sapienza siciliana di Salvo Foti ed il “nuovo” Ciro Biondi.
Basilicata
Una schiera di giovani Lucani che si sono messi in bella evidenza: Elena Fucci, Viviana Malafarina e Andrea e Lorenzo Piccin.
Puglia
Giovani leve che hanno abbracciato la tradizione di famiglia: Marianna Annio e Mariangela Plantamura.
Lazio
Nel Lazio la scelta è caduta sul purista Anton Maria Coletti Conti ed il guru biologico Marco Carpineti.
Robert V. CAMUTO
ALTROVE AL SUD
Il vino, il cibo, l’anima dell’Italia
EDIZIONI AMPELOS
ISBN 978-88-31286-08-4 Euro 23,00
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