di Gennaro Miele
Ci sono quei racconti la cui meraviglia è insita nel fatto di non essere interamente svelati, alla stregua di personaggi, eroi mascherati, che si rivelano al mondo non per il volto quanto piuttosto per il valore delle loro azioni. Una di queste storie, da sfogliare pagina dopo pagina, o calice dopo calice, è quella del vignaiolo Luigi Tecce, uomo riflessivo e di profonda cultura, tanto schivo alla mondanità quanto attento a che i suoi vini trasmettano un messaggio d’autenticità. Lui rappresenta la quarta generazione di vignaioli e dagli anni 90, quando eredita la masseria di campagna, si immerge in una rivisitazione del lavoro di vignaiolo impregnandolo di cultura e poesia.
Allo stesso modo in cui pregno del mosto è il rovere. Nei piccoli possedimenti in Paternopoli, impreziositi di viti che superano gli 80 anni dà una viscerale interpretazione in rosso della terra irpina, con l’Aglianico. Nella sua gestione vi è il minimo ricorso alla chimica, contenuto è anche l’intervento tecnologico, modus che rapporta i suoi vini ad un’opera scritta con stile antico, scrittore che non utilizza il computer ma bensì carta e penna, dove le sbavature fanno parte di un processo della creazione. Il concetto è che le vendemmie sono irripetibili e vanno lasciate integre, per questo si procede ad una fermentazione spontanea, senza controllo della temperatura, atto d’amore estremo, di rischiosa libertà ben ripagata. Esempio ne è Puro Sangue, Taurasi Riserva annata 2015. La culla in cui nasce è di suolo sabbioso, argilloso di natura calcarea, Il colore di un vivo rubino si riflette in lucenti trasparenze nella roteazione, intensi gli aromi, pietra focaia, erbe aromatiche essiccate, una nota vagamente affumicata, differentemente emerge fresco ed integro il frutto di amarena, di fichi estivi. Complesso alla bocca con una trama tannica vigorosa, fresco con vena sapida ed elegante, frutto lungo ed intenso. Poco più di 6000 bottiglie con un complesso affinamento che prevede 24 mesi, la metà in tonneau e l’altra in botti di rovere ed altri 24 in bottiglia fanno del Puro Sangue un elemento indispensabile per un’esperienza degustativa. Ispirato dalla quiete della campagna, ricorda i versi ‘’Ed ho sentito nel silenzio una voce dentro me’’ del testo La Voce del silenzio nell’interpretazione di Manuel Agnelli e Diodato. Buon Calice.
NOME VINO : PURO SANGUE TAURASI RISERVA DOCG
NOME AZIENDA : LUIGI TECCE
INDIRIZZO : : Via Trinità, 6, 83052 Paternopoli AV
COSTO IN ENOTECA : € 50.00
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