di Marco Bellentani
Luigi Pucci è un bel ragazzotto massese che fa di dedizione a famiglia e vigna il suo vessillo. Da sempre, infatti, i Pucci, guidati dal nonno contadino producevano vino sfuso per le proprie esigenze e a livello amatoriale: una pratica molto diffusa in Candia nei decenni passati. Pratica che è stata sia la glori anche il cruccio della zona: tante produzioni soddisfacenti come tanti folli avventori che pur di dimostrare di avere il vinello migliore mettevano sul mercato locale vere e proprie ciofeche. Non era il caso della famiglia di Luigi che, lavorando qua e la, per le vigne di questo patrimonio non riconosciuto dell’umanità, appunto il Candia, acquista volere e passione. Nel 2001 parte quindi un’altra avventura che sfocia oggi in una vigna a dir poco meravigliosa, arrampicata in una delle colline più ripide e belle della zona: 2 ettari per 15000 bottiglie.
“La crescita” – ci confessa Luigi – “è consentita dall’uso delle tecnologie, altrimenti difficilmente fai un salto del genere e dall’organizzazione lavoro” – in effetti la cantina di Le Canne (nome ispirato alle piantagioni di bambù che circondano la proprietà) spicca per un ordine e una pulizia maniacali .
Entrare in cantina a Le Canne significa entrare in casa Pucci: salta fuori il padre, una battuta sul tempo, il fratello giocare, eppure tutto è preciso, al millimetro, in cantina, in vigna. Manco servirebbe sprecare il fiato sui metodi di lavorazione estremamente manuali e artigianali, cui spicca, come detto la mania della precisione, della salubrità. Nascono ORA, il classico blend del Candia (vermentino, albarola e malvasia) che assume una gradazione abbastanza elevata (14°) spinto dalla sapidità del vermentino con un retrogusto intrigantemente aromatico. Saltando ai rossi, Le Canne produce anche CrestaGallo, maturato in botte grande, per un blend di Sangiovese, Massaretta e merlot a dir poco possente, ma, non ce ne vogliate, l’attenzione viene completamente coinvolta dalla punta di diamante della produzione a tre etichette di Le Canne: La. LA vuol dire Luigi e Andrea e forse anche tante altre cose in un gioco simbolico che sembra piacere non poco ai Pucci.
E’ un vermentino in purezza che si affina in acciaio per sei mesi per poi conoscere minimo due mesi di bottiglia. Siamo di fronte a un vermentino eccezionale, sapido, minerale, potente ma dotato di grip e acidità più che eccelsi. La dimostrazione che la zona più vicina al mare del Candia si adatta benissimo, con i suoi scisti, alla messa in mostra delle qualità di potenza e di invecchiamento del vermentino, donando freschezze e emozioni sin dai primi colpi. Il cuore del Candia è qui, storicamente, vicino a Romagnano, tra piccoli cucuzzoli baciati dalla fortuna che non a caso attrasse l’interesse delle poche aziende storiche. La forza della terrà, qui, è ricca di materia e concentrazione che riecheggiano nel corpo di un vino davvero magistrale. Sublime la magnum renana 2019, lungo missile di fierezza in cui degustare al meglio questo piccolo capolavoro. Davvero LA, rappresenta uno dei 3-4 esempi massimi del vermentino di questi colli: sempre contrapposto ad una nomea generale foraggiata da ditte non certo di questa zona che lo vuole declassare a bevanda per apericena. No qui stiamo parlando del grande vitigno internazionale che tale non è considerato: il Vermentino. Che grazie al Candia (e alle vette più alte della vicina Colli di Luni), alle sue incredibili differenze tra una casata e l’altra, ci fa balenare in mente parole come zonazione o cru che però siccome siamo italiani – ancor peggio toscani – ce la prendiamo in saccoccia con nostro silente compiacimento.
Qui la storia si deve fare, per lo meno a livello nazionale, ma il timido Luigi Pucci, ragazzo della porta accanto, di poche parole e di nessuna smargiasseria, ci regala una produzione piccola e di ottimo livello, con un campione dal nome corto ma dal futuro musicalmente infinito, LA.
Prezzi: dagli 8 ai 14
Le Canne
Via Luigi Vaccà, 49, 54100 Massa MS
3271841784
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