Maffini
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Ettari vitati: 12 (4 a Castellabate e 8 a Giungano)
Enologo: Luigi Maffini
Agronomo: Luigi Maffini
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 3.500 – 5.000 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: calcareo-argilloso
Produzione Kg/pianta: 1,8
Esposizione vigne: Sud-ovest
Epoca di impianto delle vigne: Nel 1971 la più vecchia a Castellabate. Nel 2007 la più giovane a Giungano
Altezza media: A Castellabate 50 metri. A Giungano 300 metri
Lavorazione del terreno: Trinciatura
Conduzione: Biologica
Lieviti: Indigeni e selezionati
Mercati di riferimento: Campania, Italia 30%, Giappone, Usa e Olanda
Bottiglie totali prodotte: 100.000
Percentuale di uve acquistate: 15%
Uve coltivate: aglianico e fiano
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LA STORIA
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Parliamo di storia, appunto, e la storia della viticoltura cilentana punta il dito su poche aziende che, pur non potendo contare su lungo background alle spalle, hanno comunque orientato e segnato la svolta del comparto vitivinicolo territoriale, esportando un modello di eccellenza in tutta Italia e facendo scoprire una terra fino a poco tempo fa sconosciuta. Ecco qui tracciato proprio l’identikit di Luigi Maffini di Castellabate, che con i suoi pregevoli vini ha conquistato i palati più esigenti e mietuto copiosi e meritati riconoscimenti anche a livello internazionale. E’ stato il padre di Luigi, l’agronomo Pietro, di origini emiliane, che nel 1971 ha impiantato il primo vigneto in località Cenito di Castellabate. Allora il vino prodotto non era imbottigliato, ma venduto sfuso. Nel 1995 il giovane Luigi, fresco laureato in Enologia e seguito dai preziosi consigli del professore Luigi Moio, di comune accordo col padre prese in mano le redini aziendali e da quel momento è stata un’escalation di successi. L’anno dopo c’è stato il primo imbottigliamento con il Fiano Kratos e subito dopo gli altri vini. Nel frattempo nella vita di Luigi è comparsa una figura determinante: la moglie Raffaella con la quale ha condiviso in tutto e per tutto l’amore viscerale per il Cilento e la sua viticoltura. Raffaella è una persona schiva, gentile, premurosa ed attenta che riesce ad orientare in senso positivo le scelte della cantina.
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LE VIGNE
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La prima vigna è stata impiantata dal padre di Luigi nel 1971 a Castellabate a due passi dal mare ed un’altra sempre a Castellabate nel 1994, per cui gli ettari vitati sono complessivamente quattro. Da alcuni anni Luigi ha comprato otto ettari di terreno sulle colline tra Giungano e Trentinara.
Alcuni sono andati già in produzione, mentre altri lo saranno a breve. A questi vanno aggiunti altri cinque ettari in affitto, più altre uve acquistate da conferitori di fiducia, per una produzione globale in conduzione biologica di oltre centomila bottiglie annue. La composizione del terreno è quella classica cilentana calcareo-argillosa.
La marna calcarea è particolarmente adatta per la produzione di eccellenti vini bianchi secchi, proprio come ci conferma l’esperienza di Maffini.
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I VINI
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Kratos Igt Paestum Fiano
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 50.000
Prezzo: 14,00 euro in enoteca
Classico Fiano cilentano che riesce sempre a conquistare i palati più allenati ed esigenti. Colore giallo paglierino. Purezza di delicati profumi di flora, frutta e fiori territoriali. Grande energia e immediatezza gustativa, con un approccio palatale ruffiano ed intrigante che delizia le papille, con morbidezza, sapidità, freschezza, succosità e ritorni fruttati e floreali. Persistente e godibile il finale.
Pietraincatenata Doc Cilento Fiano
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 8.000
Prezzo: 25,00 euro in enoteca
Vino straordinario che è ormai diventato un must di tutta l’enologia meridionale. Colore dorato e luccicante. Bella tensione aromatica armonica con note di mirto, menta, salvia, ginestra, biancospino e di frutta nostrana ed esotica e che s’incrocia poi con rimandi sapidi, speziati, minerali e tostati. Il sorso regala preziose sensazioni succose, eleganti, idrocarburiche e salmastre e ritorni fruttati, floreali e vegetali. Retrogusto lungo e persistente.
Denazzano Igt Paestum Rosato
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 5.000
Prezzo: 11,00 euro in enoteca
Nel bicchiere si scruta un colore rosato purpureo. Al naso sale un bouquet riccamente floreale e fruttato, insieme con spruzzi sapidamente minerali. Il registro gustativo è ampio, succoso, fresco aggraziato e gentile, in cui predominano ricordi di visciola, di melograno e di macchia mediterranea. Il finale è piacevole e coinvolgente.
Kleos Igt Paestum Aglianico
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie. 30.000
Prezzo: 14,00 euro in enoteca
Splendido colore rubino. Profumi intensi di viola, erbe mediterranee, frutti del sottobosco, spezie e goudron. In bocca il sorso è piacevolmente tannico, cui pone rimedio una fresca nota acida. Il vino è polposo, strutturato, elegante, vibrante e connotato da un input iodato e mineralizzante. Finale modulato ed irradiante che appaga persistentemente la beva.
Cenito Doc Cilento Aglianico
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 5.000
Prezzo: 32,00 euro in enoteca
Un fuoriclasse della vitienologia cilentana, che ben rappresenta il territorio. Veste di gala rubino scuro, con riflessi purpurei. L’impatto olfattivo mette in mostra tutto un campionario odorosamente prelibato di marasca, prugna, mirtillo, timo, salvia, pepe nero, chiodi di garofano e cioccolato. E poi ancora note empireumatiche, tostate e vanigliate. In bocca il sorso è tannico, etereo, caldo, austero, carnoso, opulento, equilibrato, corposo, fresco e con un frutto serrato e godibile. Finale armoniosamente persistente.
Passito Igt Paestum Fiano
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 1.200
Prezzo: 25,00 euro in enoteca bottiglia da 375 ml
Colore oro brillante. Inebrianti profumi della campagna e del mare del Cilento: fichi secchi, uva passa, mandorla tostata, miele di castagno, ciclamino, ginestra e odori salmastri. Gusto dolce e fresco, che non stanca la bocca. Ritornano poi le percezioni di frutta secca, insieme con quella candita. Il retrogusto è deliziosamente morbido ed appagante.
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CONCLUSIONI
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Luigi Maffini è un personaggio caratteriale e carismatico, connotato da un temperamento risoluto e determinato; tira diritto per la sua strada senza inseguire le mode. Sei etichette senza mai spostarsi che spesso sono stati dei veri e propri capolavori. Il suo pregio è quello di avere uno stile personale senza tradire l’anima del territorio . In pochi anni è riuscito a fare conoscere, attraverso le sue magnifiche etichette, una terra negletta che fino a poco tempo fa non brillava certamente per l’alta qualità dei propri vini. Invece adesso quando si parla del Cilento enoico fuori dal territorio subito viene in mente il nome di Maffini e di pochi altri produttori. A Luigi va ascritto il merito di aver intuito tra i primi la grande potenzialità dei due vitigni diventati simbolo del Cilento, l’aglianico ed il fiano. E così nel corso degli anni egli ha abbandonato tutte le altre specie varietali, per dedicarsi soltanto all’utilizzo di questi due. E questo serve di più ad identificare il territorio cilentano, dandogli quel marchio di riconoscimento e di qualità. E poi la riconversione al biologico e la nuova proprietà a Giungano hanno apportato un valore aggiunto, oltre che più responsabilità, a tutto il lavoro di Luigi.
I suoi vini hanno una longevità assoluta e forse l’unica cosa che veramente manca è la disponibilità di vecchie annate che, in più verticali, hanno dimostrato di saper trasportare nel cerchio dell’emozione anche i più smaliziati degustatori. Proprio il tempo fa la differenza tra i viticultori e quelli che sapranno affrontarlo meglio non potranno mai essere raggiunti dagli altri.
Maffini ha il grande merito di aver regalato eleganza e longevità ai vini cilentani e resta, da questo punto di vista, un riferimento non solo per questo territorio ma per tutto il Sud.
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
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