Di Carmen Autuori
Al centro della Piana del Sele, nel comune di Eboli, all’ombra della antica chiesa di San Vito in Destra Sele, edificata su un piccolo tempio risalente al VIII secolo a.C. e dedicato alla divinità fluviale Silarus, spicca una macchia dal delicato colore verde pallido, tra la distese del famoso carciofo di Paestum Igp, sono i carciofi bianchi della specie Green Triumph, una varietà che dà il meglio di sé nella trasformazione.
Di dimensioni ridotte rispetto ai ‘cugini’ violetti, si distingue per il cuore molto tenero e per questo particolarmente adatto alla conservazione. Proprio questa varietà rappresenta l’ultima sfida di Luca De Martino ed Annachiara Bisogno, giovanissima coppia di sposi che dell’agricoltura di qualità ha fatto la sua filosofia di vita.
Luca, originario di Pontecagnano, è parte integrante, insieme al padre Carmine ed al fratello Cristian dell’azienda di famiglia, Azienda Agricola De Martino – 1945, che da più di settant’anni è specializzata nella produzione soprattutto di spinaci, dallo spinacino baby allo spinacione, a cui nel corso degli anni ha affiancato rucola selvatica, lattughino e in estate una vasta gamma di orticole. Quindici ettari dislocati nei comuni di Pontecagnano, Eboli e Capaccio, ogni appezzamento con una sua specifica identità di prodotti che assecondano la vocazione naturale del suolo.
Tra i campi ci è nato e cresciuto, e immediatamente dopo il diploma da perito agrario ha apportato nuova linfa vitale all’assetto aziendale soprattutto in termini di agricoltura sostenibile perché ha compreso molto presto che alla natura si può comandare solo ubbidendole. Bando dunque a pesticidi, colture intensive e a tutto ciò che danneggi l’ecosistema.
Ad affiancarlo dal 2012 Annachiara, conosciuta sui banchi di scuola, appassionata di cucina e di animali (voleva fare la veterinaria) che dopo i primi anni in cui ha messo in pratica in azienda ciò che aveva imparato a scuola, è responsabile della trasformazione dei prodotti aziendali sempre in un’ottica virtuosa: qui conserve di pomodoro, zucca, fagiolini, carciofini, broccoli, peperoncino piccante, melanzane sott’olio hanno un’etichetta con pochissimi ingredienti, sale, aceto, erbe aromatiche, olio evo, gli stessi che caratterizzano le produzioni casalinghe.
Il primo progetto, ideato ai tempi dell’istituto agrario, messo in pratica da Luca ed Annachiara è stato quello delle mini – insalate (baby leaf) imbustate senza lavaggio.
<< Luca ed io ci siamo sempre chiesti cosa voler lasciare ai nostri figli, soprattutto ora che siamo genitori. La risposta è stata univoca: il rispetto per Madre Terra – racconta Annachiara Bisogno -. La nostra è un’agricoltura a lotta integrata che va dall’ abolizione totale dei pesticidi e dei fertilizzanti chimici, all’irrigazione regimentata per evitare gli sprechi di una delle risorse più importanti del pianeta, con acqua sterilizzata con lampade UV per scongiurare ogni contaminazione batterica alle colture.
I nostri ortaggi, inoltre, sono curati in ‘nutroprotezione’, in pratica vengono rafforzati gli anticorpi della pianta stessa con l’uso di funghi antagonisti, alghe, insetti ‘buoni’ che arginano i danni ad esempio degli afidi, coccinelle che vanno a proteggere l’ecosistema. Nel cammino che abbiamo intrapreso di primaria importanza è il supporto di Antonio Ronca, perito agrario di lungo corso e nostro consulente, che ci fornisce tutti gli strumenti adeguati pere portare avanti la nostra filosofia aziendale che da sempre è orientata al rispetto della natura>>.
Parte dell’azienda è destinata alle colture sotto serra, il cui impatto ambientale è ingentilito da filari di ulivi, siepi di rosmarino, di alloro ed altre erbe aromatiche che, oltre a delimitare le colture, hanno anche la funzione di fare da barriera agli insetti nocivi perché trovando nutrimento su di essi non attaccano le coltivazioni. Queste piante sono anche un valido ostacolo alle derive di agenti chimici inquinanti provenienti, eventualmente, dai terreni limitrofi.
Dal 2021, dopo lunghi ed attenti esperimenti, i De Martino hanno destinato parte della loro produzione alla trasformazione: principalmente sottoli.
Ma dimenticate vasetti che possono restare anche tre anni sugli scaffali dei supermercati: qui la shelf life è di soli undici mesi perché, come dicevamo, la lista degli ingredienti riportati in etichetta è davvero corta, come il tempo che intercorre tra la raccolta e la lavorazione. A gestire il piccolo ma attrezzatissimo laboratorio è Annachiara Bisogno, la cui passione per la cucina non si è mai sopita.
Fiore all’occhiello dell’offerta, che rimane comunque di nicchia, sono i cuori di carciofo bianco che provengono dall’azienda di Eboli.
<< È da circa un anno che scommettiamo su questa varietà – ci spiega Annachiara -, perché questo carciofo è particolarmente adatto alla trasformazione in quanto presenta un cuore particolarmente tenero, poco incline a diventare spinoso, richiede un tempo di cottura brevissimo che ne preserva tutto il gusto e pure i valori nutrizionali. Abbiamo realizzato anche dei patè a base di carciofo che sono un ottimo condimento per la pasta per un primo veloce e gustoso>>.
Patè e pesti non solo di carciofo, ma anche di melanzane, zucca e di spinaci. Ci sono, poi, i taralli allo spinacino, pensati e realizzati dopo infinite prove, e tanto altro ancora, perché la passione non conosce ostacoli. Ed Annachiara e Luca ne hanno da vendere.
Azienda Agricola De Martino a Pontecagnano
Via Como 60
Tel 3404139523
Carciofini sott'olio
Di Annachiara Bisogno
Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di cottura: 4 minuti
Ingredienti per 10 persone
- 1 kg di cuori di carciofo bianco
- 2 limoni non trattati
- 4 cucchiai di sale grosso
- 1 l di aceto di vino bianco
- Pepe nero in grani
- Olio evo
Preparazione
Portate a ebollizione l’acqua, l’aceto ed il sale.
Cuocetevi i carciofini per 3 o 4 minuti o fino a quando saranno sufficientemente teneri da poterli infilzare con una forchetta.
Scolateli e disponeteli a testa in giù su un canovaccio pulito e fateli asciugare bene.
Trasferite i carciofi nei vasetti precedentemente sanificati, sistemandoli l’uno accanto all’altro il più vicino possibile.
Condite con il pepe in grani tra uno strato e l’altro. Coprite con abbondante olio evo e conservate al riparo della luce.
Dai un'occhiata anche a:
- Passione conchiglioni
- Lasagna d’autunno
- Non chiamatelo Tiramisù
- Torta all’arancia e cioccolato
- Ad Eboli la Farinata di Nunziatina Vignes, il piatto della condivisione
- I calzoni cilentani del Venerdì Santo
- Pan di Spagna, crema e zucchero fondente: il ritorno della torta nuziale autentica
- ‘O Spass e il tempo sospeso del Natale con la ricetta di Angelina de ‘E Curti a Sant’Anastasia