#lsdm #Parigi 2015: Sua Maestà la pizza napoletana

Pubblicato in: Eventi da raccontare
Gino Sorbillo Carmine Caputo e Gennaro Nasti

Per il secondo anno consecutivo nel programma di lsdm Parigi c’è un momento di approfondimento dedicato alla pizza napoletana.

Non sono tante, a dire la verità, le pizzerie della Ville Lumière che propongono un buon prodotto. Fuori dal coro del qualunquismo e della banalità c’è sicuramente Gennaro Nasti che ha ospitato nella pizzeria dove lavora “La Famiglia di Rebellato” la masterclass che lo ha visto protagonista insieme a Gino Sorbillo.

La premessa per spiegare al pubblico le particolarità di questa preparazione unica è stata affidata a Luciano Pignataro che racconta l’evoluzione storica del cibo italiano più famoso al mondo e traccia le linee di una un tradizione che si rinnova grazie alla giovani generazioni che raccolgono il lavoro di chi le ha precedute e allargano lo sguardo a orizzonti più vasti migliorando la qualità, la tecnica, la conoscenza, la volontà artigiana di non voler obbedire alla logica della grande industria che rende tutto uguale e banale.

Durante la serata, moderata da Stefano Palombari di “Italie a Paris”, i maestri pizzaioli Gino Sorbillo e Gennaro Nasti hanno concentrato l’attenzione sulle unicità della pizza napoletana. L’esperienza di un lavoro che richiedere l’aggiustamento continuo in base a molte variabili: l’alta idratazione dell’impasto che porta ad una pizza morbida e digeribile grazie anche all’uso del lievito di birra in minuscole quantità. Gino Sorbillo ha raccontato anche di quanto siano importanti tutte le figure professionali che ruotano intorno alla pizza partendo dai fornai e di come sia necessario scegliere materie prima di qualità per realizzare un grande prodotto.

Proprio per spiegare a fondo il mondo pizza agli ospiti della serata sono stati fatti assaggiare i prodotti che compongono la pizza.

Dai pomodori, San Marzano, Corbarino e Piennolo raccontati da Giuseppe Acciaio, all’olio di Dievole e del Frantoio Muraglia fino alla tante domande per Carmine Caputo sulla farina.

Per scelta e per meglio far apprezzare la purezza dei prodotti, in abbinamento è stata servita solo acqua San Pellegrino e Panna, icona del Made in Italy di qualità.

Una serata allegra con aziende, giornalisti, blogger ed appassionati in un confronto cordiale a tutto campo, dove è emersa la passione sviscerata dei parigini per i prodotti di qualità.

Chiude in dolcezza lo chef Marco Di Martino, in forza nella brigata del Jules Verne Tour Eiffel di Alain Ducasse, originario della Costiera Sorrentina ha presentato una torta Caprese con crema e gelato al latte di bufala, realizzato con l’innovativo Latterì, il latte di bufala concentrato a freddo raccontato agli ospiti da Silvia Mandara.

 

E’ il momento della pizza, non solo in Italia, della véritable pizza: quella napoletana che attira l’attenzione sempre più alta in tutto il mondo, Parigi non fa eccezione.


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