di Luciana Squadrilli
Da Napoli, dove è nato, a Gallarate dove ha il suo ristorante, con diverse tappe professionali in Italia e all’estero, Ilario Vinciguerra sul suo sito dichiara il suo stile “orgogliosamente italiano” ma mantiene un legame particolare con Paestum, e con la mozzarella. Per questo, dichiara, torna sempre volentieri al congresso e si diverte a proporre novità, provocazioni e ragionamenti sopra a questo splendido prodotto, unendo l’aspetto ludico a quello serio, e di business.
Così il fantasioso antipasto L’isola che non c’è – una nuvola di zucchero filato che, al ristorante, propone con gelatina di aceto balsamico, arachidi, pomodori essiccati, basilico o briciole di Parmigiano, servita agli ospiti specificando di arrotolare lo zucchero prendendo tutti gli ingredienti – per l’occasione viene proposta con acciughe sottolio, polvere di olive, capperi croccanti, pomodori canditi, pesto liofilizzato, olio extravergine e piccole sfere ghiacciate di latte di bufala, in un omaggio a Paestum e ai prodotti del territorio.
Ma la vera rivelazione della serata, messa a punto con Raffaele Barlotti e presentata in anteprima al congresso, è la Mozzybag: le ciliegine di mozzarella, appena filate in maniera tradizionale, vengono lavorate formando un piccolo incavo che può essere farcito a piacere, diventando un goloso contenitore ideale per aperitivi e finger food. Lo chef lo ha proposto in tre assaggi con un battuto di acciughe e pesto, con dei gamberi crudi e pinoli e con fragole e origano. Ma non c’è nessun limite alla fantasia. Che sia la volta buona per portare la vera Mozzarella di Bufala Campana Dop negli aperitivi milanesi e di tutta Italia?