di Antonella Petitti
“Possiamo ragionare di tante cose, ma alla base della cucina ci dev’essere il rispetto del territorio e la conoscenza della materia prima. Il primo vero passo, dopo aver scelto gli ingredienti, è capirli bene per utilizzarli al meglio”.
Salvatore La Ragione non ha dubbi e si racconta con gioia al pubblico dell’Atelier La Cucina delle Acidità moderato da Pamela Panebianco.
“Il risultato, quello che nel caso degli chef finisce nel piatto, è frutto delle nostre esperienze che si intersecano con i nostri ricordi”. Una riflessione che sottolinea quanto possa essere affascinante leggere – attraverso un piatto – la vita dello chef e si traduce nella sua unicità.
“Io vengo da Capri, il posto più bello del mondo ma anche il più scomodo”, sorride. Anticipa così lo stellato del Mammà Restaurant la scelta del piatto per LSDM 2018.
Il “Ricordo di una impepata di cozze con cialda croccante, ripieno di baccalà ed aceto De Nigris”, un gioco giustificato in partenza dalla distanza, che poi ha preso una strada tutta sua.
Un gioco di equilibri tra acidità e dolcezze, un rimando forte – in termini di immagine – alla cozza ripiena, al palato un altro divertissement fatto di consistenze.